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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8242 del 24 maggio 2003
«Nel processo di esecuzione forzata, il deposito del titolo esecutivo in originale o in copia autentica costituisce un presupposto processuale, la cui mancanza non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, ma deve essere fatta valere con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3976 del 18 marzo 2003
«In tema di esecuzione mobiliare presso terzi, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art. 553, c.p.c., assegna in pagamento al creditore procedente la somma di cui il terzo pignorato si è dichiarato debitore nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6264 del 20 aprile 2012
«È nullo l'atto di pignoramento immobiliare privo della sottoscrizione del difensore, comportando tale vizio altresì l'invalidità dell'ordinanza di vendita, in quanto atto collegato al pignoramento. Tale nullità, tuttavia, resta sanata, senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12429 del 16 maggio 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, il rigetto da parte del giudice dell'esecuzione, dell'istanza di vendita proposta ai sensi dell'art. 567 c.p.c., a causa dell'erroneità dei dati contenuti nella trascrizione del pignoramento relativamente al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6344 del 6 dicembre 1979
«Il pignoramento immobiliare può essere eseguito anche mediante la notifica ai sensi dell'art. 143 c.p.c., giacché la legge processuale, prescrivendo forme e modalità del pignoramento e, quindi, quelle della relativa notificazione, non distingue...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6426 del 17 marzo 2009
«In tema di esecuzione forzata, il deposito del titolo esecutivo, prescritto dall'art. 557, secondo comma, cod. proc. civ., è volto a consentire al giudice dell'esecuzione di accertare che la parte istante, come affermato nel precetto e nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13202 del 31 maggio 2010
«In tema di espropriazione immobiliare, ai sensi del terzo comma dell'art. 560 c.p.c. (come sostituito dall'art. 2, comma terzo, lett. e), n. 21, del d.l. n. 35 del 2005, conv., con modif., nella legge n. 80 del 2005), al giudice dell'esecuzione è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9237 del 25 giugno 2002
«Il decreto con il quale il giudice dell'esecuzione dispone che i canoni di locazione dell'immobile pignorato siano versati al custode del bene, essendo emesso in funzione strumentale alla procedura coattiva, spiega i suoi effetti soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6549 del 20 dicembre 1985
«In tema di espropriazione forzata immobiliare su bene indiviso, in forza di pignoramento limitato alla quota di spettanza del debitore, il potere-dovere del giudice dell'esecuzione di adottare i provvedimenti contemplati dall'art. 600 c.p.c. e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 14 gennaio 1965
«L'intervento, predisposto per consentire ai creditori iscritti o privilegiati di partecipare alla distribuzione delle somme conseguite dalla vendita dei beni espropriati, è valido ed operante se spiegato prima dell'udienza prevista dall'art. 596...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5539 del 5 aprile 2012
«Poiché l'estinzione del processo esecutivo per omesso deposito della documentazione di cui all'art. 567, comma secondo, c.p.c. (ovvero del certificato notarile sostitutivo) può essere dichiarata anche d'ufficio, la relativa statuizione può essere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18366 del 6 agosto 2010
«In tema di esecuzione forzata, nel caso in cui l'istanza di vendita venga depositata fuori termine, al fine di far dichiarare l'inefficacia del pignoramento e l'estinzione dell'esecuzione, il debitore non ha l'onere di proporre opposizione agli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1691 del 2 maggio 1975
«Il valore dell'immobile pignorato può essere determinato dal giudice, ai sensi dell'art. 568, ultimo comma, c.p.c., anche con l'ausilio di un esperto (la cui nomina è un atto preparatorio). Salvo che non vi sia specifica opposizione nelle forme e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5341 del 5 marzo 2009
«In tema di espropriazione forzata, pur in assenza di un vero e proprio obbligo giuridico di notificazione dell'ordinanza di vendita, sono nulle la vendita immobiliare e la successiva aggiudicazione in caso di omessa notifica al debitore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18513 del 25 agosto 2006
«Il debitore deve essere convocato per l'udienza in cui il giudice dell'esecuzione autorizza la vendita dell'immobile ma, poiché il processo esecutivo non è caratterizzato dal principio del contraddittorio, la sua omessa audizione, non è, di per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 25 febbraio 1994
«L'opposizione ex art. 617 c.p.c., con la quale si faccia valere la mancata comunicazione al debitore esecutato del decreto che fissa l'audizione delle parti e contestualmente detta, ex art. 569, stesso codice, disposizioni da osservarsi a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1984 del 10 marzo 1990
«L'ordinanza del giudice dell'esecuzione immobiliare che fissa l'udienza per l'autorizzazione della vendita, avendo natura preparatoria e di atto di direzione del processo, non è impugnabile, con l'opposizione agli atti esecutivi, per il mancato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23683 del 15 settembre 2008
«In tema di espropriazione immobiliare, la violazione delle procedure di vendita (nella specie apertura delle buste nella vendita senza incanto fuori e prima dell'udienza), non costituisce un vizio che determina una nullità insanabile, rilevabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7267 del 11 maggio 2012
«La previsione di cui all'art. 572, terzo comma, c.p.c., la quale vieta al giudice dell'esecuzione di procedere alla vendita se, in presenza di un'offerta inferiore al valore dell'immobile, vi si opponga il creditore procedente, è dettata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5526 del 23 ottobre 1982
«La norma del primo comma dell'art. 579 c.p.c., per la quale, nel sistema di vendita forzata all'incanto, soltanto il debitore esecutato non è ammesso a fare offerte, è di carattere eccezionale e pertanto, non è analogicamente applicabile ad altre...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 2 febbraio 1982
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, la previsione dell'art. 579 c.p.c. denegativa per il debitore esecutato dalla legittimazione di fare offerte all'incanto — che non integra un divieto dell'acquisto da parte del debitore — costituendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4407 del 23 luglio 1979
«L'art. 579 c.p.c. vieta, con una disposizione di stretta interpretazione, la partecipazione all'asta pubblica del solo debitore esecutato; pertanto, la partecipazione alla predetta asta di un soggetto, nella qualità di persona interposta del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10684 del 13 ottobre 1995
«Nell'esecuzione per espropriazione immobiliare, la caducazione dell'aggiudicazione provvisoria non è conseguenza dell'offerta del terzo (atto di parte soggetto a verifica giudiziale), ma del provvedimento del giudice dell'esecuzione, che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 11 giugno 1990
«In tema di espropriazione immobiliare, il debitore esecutato è carente di interesse — la cui sussistenza è accertabile d'ufficio nel giudizio di cassazione — a proporre opposizione agli atti esecutivi contro i provvedimenti con i quali il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 413 del 18 gennaio 1983
«Il provvedimento, con il quale il giudice dell'esecuzione dichiari la «estinzione» del procedimento esecutivo, a seguito dell'accertamento del sopravvenuto soddisfacimento del creditore istante e dei creditori intervenuti, con il conseguente venir...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5327 del 4 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, con riguardo alla vendita all'incanto l'art. 590 c.p.c. stabilisce che, decorsi dieci giorni dal primo incanto andato deserto, il giudice dell'esecuzione dispone l'audizione delle parti e dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2701 del 22 marzo 1994
«Nell'espropriazione immobiliare, qualora dopo il primo incanto andato deserto il prezzo della vendita dei beni pignorati sia determinato nella misura di un quinto di quello originariamente fissato, anziché in quella inferiore di un quinto dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18184 del 5 agosto 2010
«Nell'espropriazione immobiliare, quando le operazioni di incanto, delegate ad un notaio, debbano essere rinviate per mancanza di offerte, il notaio non è tenuto a dare avviso del rinvio al debitore esecutato, ove questi sia stato già ritualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16370 del 4 agosto 2005
«Nell'espropriazione immobiliare, per poter procedere alla distribuzione del ricavato della vendita forzata, è necessario che non vi siano contestazioni in ordine all'esistenza o all'ammontare del credito, perché in tal caso il progetto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2396 del 14 aprile 1980
«Nell'espropriazione immobiliare, l'azione promossa dall'aggiudicatario di un immobile (nella specie, fondo rustico) al fine di sentire dichiarare il diritto a conseguire il prezzo di un bene facente parte per accessione dell'immobile aggiudicato...»