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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3558 del 7 aprile 1998
«Nel caso in cui, nel corpo di una stessa sentenza, siano contenute autonome statuizioni, ciascuna delle quali sottoposta ad un proprio, peculiare e diverso regime di impugnazione, ognuna di esse può formare oggetto di impugnazione esclusivamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16930 del 8 luglio 2013
«...contenzioso personale tra le parti in quanto insuscettibile di subire effetti giuridici dall'esito del processo per comportamento antisindacale, in applicazione dell'anzidetto principio, ha ritenuto inammissibile il ricorso per cassazione).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 520 del 16 gennaio 2012
«La qualità di parte legittimata a proporre appello o ricorso per cassazione, come a resistervi, spetta ai soggetti che abbiano formalmente assunto la veste di parte nel previo giudizio di merito, con la conseguenza che va dichiarata inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9319 del 17 aprile 2009
«Poiché la rappresentanza, negoziale o processuale, non attribuisce nel giudizio al rappresentante la qualità di parte sostanziale, non è nulla l'impugnazione - nella specie, ricorso per cassazione - proposta nei confronti del rappresentato, invece...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10208 del 13 luglio 2002
«In applicazione del principio per il quale è legittimato a ricorrere in appello soltanto colui che sia stato parte del giudizio di primo grado, nel caso di sentenza resa nei confronti di una società di persone è inammissibile il ricorso in appello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13685 del 13 giugno 2006
«Il soggetto che proponga appello — non diversamente da chi proponga ricorso per cassazione — nell'asserita qualità di erede di colui che ha partecipato al precedente grado del giudizio deve allegare la propria legitimatio ad causam per essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13265 del 16 dicembre 1992
«...del terreno espropriato. La Suprema Corte, enunciando i suddetti principi, ha ritenuto inammissibile il ricorso per cassazione proposto dalla cooperativa edilizia contro la determinazione dell'indennità di espropriazione, non impugnata dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2989 del 29 aprile 1986
«La prova del non passaggio in giudicato della sentenza di secondo grado per effetto della proposizione contro di essa del ricorso per cassazione non è data dalla sola produzione della copia del ricorso notificato, essendo a detto fine necessario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2113 del 14 febbraio 2012
«Nell'ipotesi in cui il giudizio d'appello si sia svolto nella contumacia di una parte, ancorchè erroneamente dichiarata, la notifica della sentenza conclusiva del relativo giudizio, ove sia avvenuta nelle mani della parte personalmente, è idonea a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2320 del 1 febbraio 2011
«A seguito della sentenza n. 477 del 2002 della Corte costituzionale - secondo cui la notifica di un atto processuale si intende perfezionata, per il notificante, al momento della consegna del medesimo all'ufficiale giudiziario - la tempestività...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17079 del 3 agosto 2007
«Qualora il giorno di scadenza del termine breve per proporre ricorso per cassazione, previsto dall'art. 325 c.p.c., sia il 29 giugno, la scadenza viene prorogata al giorno seguente non festivo, a norma dell'art. 155, ultimo comma, del codice di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11394 del 19 dicembre 1996
«Ove ciò non avvenga — in quanto l'appello sia proposto nei confronti della parte deceduta, dopo che il procuratore di questa abbia notificato la sentenza di primo grado senza specificare se a nome degli eredi della predetta parte e, comunque,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18867 del 20 settembre 2004
«L'esame della ricorrenza, in concreto, dell'una o dell'altra ipotesi di successione, di cui rispettivamente agli artt. 110 e 111 c.p.c., con conseguenze ed esiti differenti, infatti, non può trovare ingresso nel giudizio per cassazione ai sensi e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5208 del 25 maggio 1998
«In materia di impugnazioni, la proroga di sei mesi del termine lungo annuale per la loro proposizione, prevista dall'art. 328, terzo comma, c.p.c., in caso di verificazione negli ultimi sei mesi del suo decorso della morte della parte o di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15734 del 13 luglio 2007
«Allorquando il giudice d'appello abbia pronunciato l'estromissione di una parte dal giudizio, il soccombente è legittimato a proporre il ricorso per cassazione, oltre che nei riguardi dell'altra parte, anche contro la parte estromessa, soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7308 del 26 marzo 2007
«Nel caso di responsabilità solidale tra coobbligati si verte in una ipotesi di causa scindibile (prevista dall'art. 332 c.p.c.), cosicché l'appello proposto da uno soltanto dei condannati in solido non impedisce il passaggio in giudicato della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18243 del 3 luglio 2008
«Per stabilire se sia ammissibile una impugnazione tardivamente proposta, sul presupposto che l'impugnante non abbia avuto conoscenza del processo a causa di un vizio della notificazione dell'atto introduttivo, occorre distinguere due ipotesi: se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2773 del 24 marzo 1999
«La disposizione dell'art. 334 c.p.c. — secondo cui la parte contro la quale sia stata proposta l'impugnazione può proporre a sua volta impugnazione incidentale, anche quando per essa sia decorso il termine, oppure abbia fatto acquiescenza alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5817 del 24 maggio 1993
«...e non è, pertanto, applicabile all'impugnazione incidentale di tipo adesivo (che è quella diretta a chiedere la cassazione della sentenza per le stesse ragioni già fatte valere con il ricorso principale), che resta soggetta ai termini ordinari.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7517 del 16 luglio 1999
«Ne consegue che, proposto ricorso per cassazione da uno dei condebitori solidali, gli altri non possono giovarsi dell'impugnazione incidentale tardiva, ai sensi dell'art. 334 c.p.c., se è per loro già decorso il termine di cui all'art. 325 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9323 del 5 settembre 1995
«...lo stesso ricorrente principale), mentre il ricorso incidentale adesivo, quello cioè rivolto a chiedere la cassazione della sentenza per le stesse ragioni già fatte valere dal ricorrente principale, deve essere proposto nei termini ordinari.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12888 del 3 dicembre 1992
«La legittimazione all'impugnazione incidentale tardiva è attribuita esclusivamente, anche quando si tratti di ricorso per cassazione, alle parti contro le quali è stata proposta l'impugnazione principale o a quelle cui debba essere esteso il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8925 del 19 aprile 2011
«In tema di ricorso per cassazione, la norma dell'art. 334, secondo comma, cod. proc. civ. - secondo cui, ove l'impugnazione principale sia dichiarata inammissibile, l'impugnazione incidentale tardiva perde efficacia - non trova applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4739 del 30 marzo 2001
«Qualora la sentenza di appello contenga una pluralità di statuizioni, l'eventuale ricorso per cassazione può giovare solo alla parte che abbia esercitato il diritto di impugnazione, per rimuovere quelle ad essa sfavorevoli, mentre le altre, se non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1409 del 24 febbraio 1990
«Pertanto nel caso di sentenza non definitiva, impugnata immediatamente con ricorso per cassazione, e di sentenza definitiva, emessa successivamente alla proposizione di detto ricorso e passata in giudicato per mancata tempestiva impugnazione, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4362 del 13 aprile 1993
«La cassazione o la riforma con sentenza passata in giudicato della sentenza non definitiva si estendono alle parti, da questa dipendenti, della successiva sentenza definitiva, con la conseguenza che, ove sopravvengano in pendenza dell'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1589 del 1 marzo 1990
«La riforma o la cassazione della sentenza non definitiva pone nel nulla le pronunce rese con la sentenza definitiva, in quanto dipendenti dalla sentenza riformata o cassata (art. 336 secondo comma c.p.c.). Pertanto, in pendenza di ricorso contro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10765 del 24 aprile 2008
«In tema di omessa pronuncia sulla specifica domanda di restituzione delle somme pagate dall'appellante in esecuzione della sentenza di primo grado, in caso di accoglimento dell'appello senza che si dia atto nel relativo provvedimento della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10027 del 19 giugno 2012
«Il ricorso per cassazione basato su un consolidato orientamento della Corte di legittimità non può ritenersi "manifestamente fondato", ai fini dell'applicabilità della procedura prevista dall'art. 360 bis c.p.c., quando il controricorrente adduca...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12495 del 19 luglio 2012
«La disposizione di cui all'art. 338 c.p.c., che disciplina la sorte del giudizio in cui venne emessa la sentenza impugnata nei casi previsti dai numeri 4 e 5 dell'art. 395 c.p.c., laddove il procedimento di revocazione si estingua, esplica i...»