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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 433 del 17 gennaio 1981
«Ai sensi dell'art. 34 c.p.c., affinché una questione pregiudiziale debba essere decisa con effetto di cosa giudicata, non basta l'esplicita richiesta di una delle parti, ma è necessario che l'istante abbia un interesse a far valere l'accertamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3619 del 13 aprile 1999
«In base al combinato disposto dell'art. 34 con gli artt. 35 e 36 c.p.c., quando la domanda riconvenzionale ecceda la competenza per materia e per valore del giudice adito con la domanda principale, la remissione dell'intera causa al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 697 del 31 gennaio 1979
«Quando il convenuto, eccedendo i limiti della domanda attrice, proponga un'eccezione o una domanda riconvenzionale che ampli l'oggetto della controversia, il thema decidendum è quello che risulta dal complesso delle istanze delle parti, e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14650 del 5 luglio 2011
«In tema di giurisdizione sullo straniero, la domanda risarcitoria è l'unica da prendere in considerazione, allorché - proposta l'azione di responsabilità extracontrattuale contro colui che, pur non avanzando pretese di natura reale sul bene, abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13659 del 13 giugno 2006
«Nel sistema normativo conseguente alla legge 21 luglio 2000, n. 205, in tema di tutela giurisdizionale intesa a far valere la responsabilità della P.A. da attività provvedimentale illegittima, la giurisdizione sulla tutela dell'interesse legittimo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 7160 del 9 maggio 2003
«La controversia, proposta anteriormente al 10 agosto 2000, inerente ai compensi e al rimborso delle spese erogate per prestazioni sanitarie rese in regime di convenzione stipulata tra un'azienda (unità) sanitaria locale e un'istituzione privata,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4399 del 10 maggio 1996
«Allorché il provvedimento contingibile ed urgente, che il sindaco può emanare per ragioni di igiene, di edilizia e di polizia locale a norma dell'art. 15 del R.D. n. 148 del 1915 (nella specie, occupazione di un fondo adibito dall'ente locale a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 94 del 4 aprile 2000
«La sanzione pecuniaria irrogata dall'amministrazione al proprietario di un immobile di interesse artistico e storico, a norma dell'art. 59 legge n. 1089 del 1939, per l'esecuzione di opere pregiudizievoli del bene, ha carattere alternativo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10370 del 19 ottobre 1998
«Il conferimento, da parte di un ente pubblico, di un incarico ad un professionista non inserito nella struttura organica dell'ente medesimo (e che mantenga, pertanto, la propria autonomia organizzativa e l'iscrizione al relativo albo) costituisce...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5803 del 11 giugno 1998
«A norma dell'art. 11 D.P.R. n. 393 del 1959 (applicabile per il periodo anteriore all'entrata in vigore del nuovo codice della strada, privo di efficacia retroattiva), la provincia ha il potere di autorizzare l'installazione di cartelli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 4284 del 21 febbraio 2013
«Non sussiste la giurisdizione italiana in relazione alla domanda risarcitoria promossa nei confronti della Repubblica federale di Germania con riguardo ad attività "iure imperii" lesive dei valori fondamentali della persona o integranti crimini...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19600 del 17 luglio 2008
«Il giudicato sulla giurisdizione (nel caso di specie nei confronti dello straniero o dello Stato estero) non può spiegare effetto in un successivo processo inerente al medesimo rapporto, ma coinvolgente effetti diversi rispetto a quelli fatti...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9316 del 9 aprile 2008
«Pur essendo possibile eccepire l'incompetenza territoriale del giudice adito invocando l'operatività di una clausola attributiva di competenza esclusiva, senza contestare l'operatività degli altri criteri di collegamento generali che discendono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10532 del 25 ottobre 1997
«In tema di competenza territoriale nelle cause relative a diritti di obbligazione, l'art. 38 del c.p.c., come modificato dall'art. 4 della legge 26 novembre 1990, n. 353 (che, innovando il testo previgente, dispone che l'incompetenza per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10943 del 11 maggio 2006
«In tema di litispendenza, nel caso in cui la stessa causa, in ragione di un'incertezza dell'indicazione dell'ufficio giudiziario adìto nella citazione e, quindi, della sua nullità, venga iscritta a ruolo avanti a due giudici diversi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12995 del 6 settembre 2002
«La nozione di continenza di causa ai sensi dell'art. 39 c.p.c. comprende anche quelle situazioni caratterizzate dalla pendenza di cause in cui le questioni dedotte con la domanda, ed anche con le eccezioni, anteriormente proposte, e da risolvere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12694 del 12 dicembre 1995
«Il giudice successivamente adito, al fine di stabilire la litispendenza ai sensi dell'art. 39 c.p.c., deve fare riferimento alla situazione processuale esistente al momento della sua pronuncia, e, quindi, deve escludere la litispendenza ove a tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7883 del 22 agosto 1997
«Sussiste un rapporto di continenza fra la causa promossa dal preponente nei confronti dell'agente per far accertare la legittimità del proprio recesso e l'assenza dell'obbligo di corresponsione dell'indennità, e quella proposta dal secondo nei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2458 del 4 marzo 2000
«Il regolamento facoltativo di competenza (ex art. 43 c.p.c.), proposto dalla parte nei confronti della sentenza del pretore del lavoro, che abbia deciso nel merito la causa affermando la propria competenza per materia (competenza che la parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8061 del 31 marzo 2007
«Ai fini della legittimità dell'esecuzione forzata, è sufficiente che il titolo esecutivo sussista quando l'azione esecutiva è minacciata o iniziata e che la sua validità ed efficacia permangano durante tutto il corso della fase esecutiva, sino al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12528 del 22 settembre 2000
«Il giudizio instaurato dopo il regolamento di competenza della Suprema Corte, ma oltre il termine stabilito dall'art. 50 c.p.c., pur non essendo prosecuzione del precedente, non esclude che la sentenza della Cassazione conclusiva del giudizio per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7528 del 8 luglio 1995
«La statuizione emessa dalla Corte di cassazione in sede di regolamento di competenza esaurisce la relativa questione con riguardo a tutti i profili ipotizzabili, anche se concretamente non esaminati, poiché la funzione peculiare di tale istituto è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6206 del 18 novembre 1982
«Il termine per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 50 c.p.c., decorre dalla data di comunicazione della sentenza, che abbia dichiarato l'incompetenza, o, in mancanza, da quella della notificazione, ma non già dal momento del passaggio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15699 del 13 dicembre 2000
«Il solo dispositivo della sentenza con cui il giudice adito in una controversia soggetta al rito del lavoro abbia dichiarato la propria incompetenza è inidonea a far decorrere il termine previsto dall'art. 50, primo comma, c.p.c. per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19892 del 13 ottobre 2005
«L'elencazione delle controversie per le quali è stabilito che il tribunale giudica in composizione collegiale, quale contenuta sia nell'art. 48, secondo comma, del r.d. n. 12 del 1941, nel testo modificato dall'art. 88 della legge n. 353 del 1990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9968 del 28 agosto 1992
«L'ordinanza di sostituzione del custode di beni sequestrati (art. 66, terzo comma c.p.c.), anche con riguardo ai presupposti, quale la competenza del giudice a pronunciarla secondo i criteri di cui all'art. 65, secondo comma c.p.c., è priva di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7995 del 8 agosto 1990
«La notificazione dell'atto introduttivo del giudizio di impugnazione, in tanto deve essere fatta al P.M. presso il giudice a quo, in quanto detto organo abbia il potere di impugnativa del provvedimento ed al fine dell'esercizio dell'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23324 del 18 dicembre 2012
«La rinuncia al mandato da parte del procuratore - come la revoca da parte del conferente - è dichiarazione recettizia a forma libera, che produce effetto nei confronti dell'altra parte quando sia avvenuta la sostituzione del difensore, sicché il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16121 del 9 luglio 2009
«Competente ad accertare e liquidare il danno derivante dall'uso di espressioni offensive contenute negli atti del processo, ai sensi dell'art. 89 c.p.c., è di norma lo stesso giudice dinanzi al quale si svolge il giudizio nel quale sono state...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10643 del 29 ottobre 1997
«Le vicende della «procura alle liti» sono disciplinate, dall'art. 85 c.p.c., in guisa diversa dalla disciplina della procura al compimento di atti di diritto sostanziale, perché, mentre nella disciplina sostanziale è previsto che chi ha conferito...»