-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4554 del 29 gennaio 2008
«L'ordinanza con cui il giudice del dibattimento, in pendenza del processo, provvede sull'istanza di dissequestro, proposta da un terzo che non è parte del giudizio, è impugnabile esclusivamente mediante l'appello previsto dall'art. 322 bis c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28060 del 23 luglio 2002
«In tema di sequestro preventivo eseguito presso un terzo, il provvedimento di restituzione a favore di altri non deve essere preceduto dalla convocazione del terzo in camera di consiglio, come previsto per il sequestro probatorio dall'art. 263,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7673 del 28 febbraio 2012
«Nel procedimento di riesame, il divieto assoluto di revoca del sequestro previsto dall'art. 324, comma settimo, cod. proc. pen. nei casi di confisca obbligatoria di cui all'art. 240, comma secondo, cod. pen., non può essere esteso automaticamente...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6597 del 21 febbraio 2006
«In tema di riesame di misure cautelari reali, l'omessa o tardiva trasmissione degli atti al tribunale non comporta la inefficacia sopravvenuta della misura impugnata, posto che il richiamo del comma settimo dell'art. 324 al comma decimo dell'art....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34576 del 15 ottobre 2002
«In tema di riesame avverso provvedimenti di sequestro, la mancata trasmissione degli atti al tribunale entro il termine stabilito dall'art. 324, comma 3, c.p.p., non è causa di inefficacia della misura cautelare.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29493 del 14 luglio 2003
«Il termine per proporre istanza di riesame del provvedimento di convalida del sequestro eseguito di sua iniziativa dalla polizia giudiziaria, decorre dalla data di notifica del decreto di convalida ovvero dalla data in cui l'interessato ha avuto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6551 del 17 febbraio 2000
«Ai fini della decorrenza del termine previsto dall'art. 324, comma 1, c.p.p. per la proposizione della richiesta di riesame, la conoscenza dell'avvenuto sequestro non è soltanto quella legale, realizzabile tramite i mezzi formali previsti dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5447 del 11 febbraio 2002
«In tema di procedimento di riesame di misure cautelari reali, la fissazione dell'udienza di cui all'art. 324, comma 6 c.p.p., non implica un vaglio positivo dell'ammissibilità dell'istanza, con l'effetto che il provvedimento de plano con il quale,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6360 del 2 dicembre 1997
«Quando il ricorso per cassazione è consentito solo per violazione di legge (come è previsto, in materia di misure cautelari reali, dall'art. 325 c.p.p.), non possono essere dedotte come motivo a sostegno del medesimo la “mancanza” o la “manifesta...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40355 del 13 novembre 2001
«È configurabile il reato di calunnia anche nel caso, espressamente previsto dall'art. 368 c.p., in cui la falsa incolpazione sia contenuta in una denuncia anonima, in quanto, pur dopo l'entrata in vigore dell'art. 333 c.p.p. che esclude qualsiasi...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11009 del 27 settembre 1999
«Il termine per l'espletamento delle indagini preliminari, previsto dall'art. 405 c.p.p., deve ritenersi decorrere, in modo autonomo, per ciascun indagato dal momento della iscrizione del relativo nome nel registro di cui all'art. 335 c.p.p. e, per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2818 del 25 gennaio 2007
«La tardiva iscrizione del nome dell'indagato nel registro previsto dall'art. 335 c.p.p. non incide sulla utilizzabilità delle indagini svolte prima della iscrizione. (Mass. redaz.).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2683 del 11 luglio 1997
«Non è impugnabile il provvedimento con il quale il pubblico ministero dispone la trasmissione all'archivio di un documento pervenuto al suo ufficio ed iscritto nel registro «mod. 45» (denominato «degli atti non costituenti notizia di reato») di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4784 del 11 maggio 1993
«A mente dell'art. 369, primo comma, c.p.p., l'informazione di garanzia, la quale deve contenere l'invito ad esercitare la facoltà di nominare un difensore di fiducia, non deve necessariamente precedere le perquisizioni ed i sequestri, tipici atti...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6984 del 14 luglio 1993
«Per la proposizione da parte del P.M. della richiesta di autorizzazione a procedere è previsto un duplice termine: uno, di carattere strutturale, esige che la richiesta detta intervenga prima dell'esercizio dell'azione penale, l'altro è di...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 giugno 2000
«Poiché, in sede di incidente di esecuzione, l'accertamento del giudice di merito è limitato al controllo dell'esistenza e della legittimità del titolo esecutivo e poiché, dunque, rimane preclusa, per la avvenuta formazione del giudicato, ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11526 del 11 marzo 2004
«Le dichiarazioni spontanee rese alla polizia giudiziaria rientrano nel regime di utilizzabilità limitata previsto dall'art. 350, comma settimo c.p.p. non solo se provengono da chi ha acquistato la qualità di persona sottoposta ad indagini in senso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 183 del 19 febbraio 1992
«Nel caso in cui, nell'ambito di procedimento condotto nell'osservanza del codice di rito previgente, il giudice abbia dato pubblica lettura oltre che del dispositivo, anche della motivazione della sentenza (così come è previsto solo dall'art. 545...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2301 del 2 marzo 1992
«L'eccezione, formulata per la prima volta in sede di appello, circa la nullità per violazione del diritto di difesa, dell'accertamento presso il servizio di polizia scientifica relativo al prelievo del guanto di paraffina e alla lettura degli...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2390 del 12 ottobre 1995
«È abnorme l'ordine dato dal pubblico ministero alla polizia giudiziaria di procedere ad un sequestro di iniziativa della stessa polizia giudiziaria.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3229 del 10 agosto 1990
«Il sequestro previsto dall'art. 354 c.p.p. può essere eseguito solo da ufficiali di polizia giudiziaria, e pertanto non dai vigili urbani che sono solo agenti di polizia giudiziaria. L'eventuale esecuzione di detto sequestro da parte dei vigili...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 342 del 7 dicembre 1995
«Il sequestro operato di propria iniziativa dalla polizia giudiziaria non perde efficacia se, nonostante il relativo verbale sia stato trasmesso al pubblico ministero oltre il termine di quarantotto ore previsto dall'art. 355 c.p.p., la convalida...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1706 del 22 aprile 1994
«Il termine di quarantotto ore previsto dall'art. 355 c.p.p. per la convalida da parte del P.M. del sequestro probatorio operato dalla polizia giudiziaria è ordinatorio, non già perentorio, e, pertanto, non è produttivo, in caso di inosservanza, di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1708 del 14 aprile 1995
«I «motivi nuovi» a sostegno dell'impugnazione, previsti dall'art. 585, comma quarto, c.p.p. e 167 att. c.p.p., debbono consistere in ulteriore illustrazione delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono la richiesta rivolta al...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40970 del 5 dicembre 2002
«In tema di sequestro preventivo, non è previsto da alcuna disposizione di legge l'obbligo del previo avviso al difensore di fiducia dell'indagato della esecuzione del sequestro, né sussiste l'obbligo per la polizia giudiziaria di avvisare...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3124 del 13 ottobre 1992
«La polizia giudiziaria, quando procede, d'iniziativa, al compimento di taluna delle attività alle quali, a norma dell'art. 356 c.p.p., ha diritto di assistere, senza preavviso, il difensore della persona sottoposta a indagini, non ha, a differenza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8219 del 24 giugno 1999
«Il verbale previsto dall'art. 357, comma 2, c.p.p. (documentazione dell'attività di polizia giudiziaria) si distingue dalla semplice annotazione di cui al precedente comma 1 essenzialmente per la contiguità spazio temporale fra quanto è oggetto di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34022 del 11 ottobre 2006
«L'obbligo di redazione degli atti indicati dall'art. 357 comma secondo, c.p.p., tra i quali rientrano le operazioni e gli accertamenti urgenti, nelle forme previste dall'art. 373 c.p.p., non è previsto a pena di nullità od inutilizzabilità. Per le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4453 del 12 aprile 2000
«L'espressione usata nell'art. 360 c.p.p. circa l'avviso del compimento di accertamenti tecnici non ripetibili alle parti private e ai loro difensori da parte del pubblico ministero identifica un meccanismo di comunicazione semplificato e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«Qualora il pubblico ministero proceda ad un accertamento tecnico irripetibile senza dare il previsto avviso alla persona indagata ed al suo difensore, non si realizza un'ipotesi di inutilizzabilità del mezzo, ma di nullità ai sensi dell'art. 178...»