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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8156 del 10 agosto 1990
«L'inesistenza della sentenza è configurabile, oltre che nella ipotesi espressamente prevista dall'art. 161, comma secondo, c.p.c. (mancanza della sottoscrizione del giudice), in tutti i casi in cui la sentenza stessa manchi di quel minimo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8399 del 18 agosto 1990
«La sentenza con cui il giudice dichiara l'improponibilità della domanda per essere stata la controversia deferita in forza di clausola compromissoria ad arbitrato irrituale, è una pronuncia di merito, non sulla competenza, come tale non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8755 del 27 agosto 1990
«Ai sensi dell'art. 214 c.p.c. il disconoscimento di scrittura privata, pur non richiedendo l'uso di formule sacramentali o speciali, postula che la parte contro la quale la scrittura è prodotta in giudizio, impugni chiaramente l'autenticità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12606 del 23 novembre 1991
«L'art. 95, terzo comma, della legge fallimentare, nel prevedere la necessità dell'impugnazione della sentenza non passata in giudicato ove si voglia impedire l'ammissione al passivo del credito da essa risultante fa riferimento all'intero sistema...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1374 del 9 febbraio 1991
«Il momento della pronuncia della sentenza, nel quale il magistrato deve essere legittimamente preposto all'ufficio per potere adottare un provvedimento giuridicamente esistente, va identificato con quello della deliberazione della decisione – il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6101 del 30 maggio 1991
«Il cliente è sempre obbligato a corrispondere gli onorari e i diritti all'avvocato ed al procuratore da lui nominati ed il relativo ammontare viene stabilito dal giudice nei suoi specifici confronti a seguito del procedimento monitorio (art. 636...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7402 del 4 luglio 1991
«Nell'ambito delle controversie previdenziali di cui all'art. 442 c.p.c. rientrano anche le ipotesi nelle quali non si discuta propriamente di obblighi contributivi ma di obblighi intercorrenti fra enti previdenziali e datori di lavoro in base a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12747 del 28 novembre 1992
«In presenza di irregolare funzionamento di uffici giudiziari, dovuto a sciopero del personale ad essi addetto, come la ricognizione dell'impedimento, con apposito decreto ministeriale, secondo le modalità del D.L.G. 9 aprile 1948, n. 437, preclude...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5506 del 8 maggio 1992
«La rinuncia all'azione, che è efficace anche senza accettazione delle controparti, e che impone declaratoria di cessazione della materia del contendere, è ammissibile, quale espressione del principio dispositivo, in qualunque controversia civile,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6809 del 4 giugno 1992
«Nella controversia promossa dal lavoratore licenziato per superamento del periodo di comporto, la deduzione, da parte del lavoratore medesimo, di un numero di giorni di assenza inferiore a quello indicato dal datore di lavoro convenuto configura...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10079 del 12 ottobre 1993
«La titolarità, da parte di un geometra, della carica di direttore tecnico di una società, ove sia stata finalizzata solo a permettere l'iscrizione di quest'ultima nell'albo dei costruttori e non abbia implicato lo svolgimento, da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10771 del 29 ottobre 1993
«Quando la qualificazione giuridica dei fatti costituisce esclusivamente una premessa logica della decisione di merito e non una questione formante oggetto di una specifica ed autonoma controversia, l'oggetto della pronuncia del giudice è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12517 del 17 dicembre 1993
«Nell'arbitrato rituale, ove le parti non abbiano vincolato gli arbitri all'osservanza della procedura ordinaria, è consentito ai compromettenti, nell'ambito dei termini della clausola compromissoria, di modificare ed ampliare gli iniziali quesiti,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1617 del 9 febbraio 1993
«Al procedimento instaurato con ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, proposto in relazione a controversia di lavoro, è applicabile la deroga alla sospensione dei termini del cosiddetto periodo feriale, prevista per le controversie...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2078 del 20 febbraio 1993
«La dichiarazione con la quale taluna delle parti, in relazione a trattative intercorse con i contraddittori e agli accordi raggiunti con gli stessi in corso di lite, assuma l'impegno di «abbandonare la causa», in mancanza di un formale atto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2620 del 4 marzo 1993
«Una controversia non intercorrente fra datore di lavoro e lavoratore costituisce controversia di lavoro, come tale devoluta alla competenza del pretore ai sensi degli artt. 409 e 413 c.p.c. se abbia ad oggetto diritti sorti in dipendenza diretta —...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 728 del 21 gennaio 1993
«Nel rito del lavoro sia l'attore che il convenuto sono tenuti – a pena di decadenza – a specificare nei rispettivi atti introduttivi della controversia i mezzi di prova dei quali intendono avvalersi ed in particolare, quando si tratta di prova...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7290 del 3 luglio 1993
«Il provvedimento relativo al rilascio dell'immobile locato, ex art. 665 c.p.c., non è impugnabile con regolamento di competenza, trattandosi di provvedimento provvisorio che non decide alcun punto della controversia, né contiene, per sua natura o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11357 del 30 dicembre 1994
«Ricorre l'arbitrato irrituale, anziché quello rituale, quando si affida agli arbitri il compito di definire in via negoziale le contestazioni insorte o che possono insorgere tra le parti in ordine a determinati rapporti giuridici mediante una...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1159 del 4 febbraio 1994
«L'imprenditore agricolo debitore che deduca, nei confronti dello Scau, l'esorbitanza della pretesa contributiva dello Scau medesimo — per avere questo, in conformità a decreto del Ministero del lavoro illegittimo ai sensi dell'art. 28 del D.P.R....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2707 del 22 marzo 1994
«Con riguardo al giudizio già pendente in vita del defunto, e nel quale questi faceva valere crediti verso terzi, la legittimazione (dopo la sua interruzione) spetta a norma dell'art. 110 c.p.c. esclusivamente agli eredi del defunto, senza alcuna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3110 del 30 marzo 1994
«Viola il disposto dell'art. 384 c.p.c., sulla vincolatività del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione, il giudice di rinvio che si attenga, per la nuova decisione, non già a tale principio, ma allo jus superveniens costituito da...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3328 del 9 aprile 1994
«La questione di competenza – intesa questa come frazione o misura della giurisdizione – ha posizione logicamente successiva e conseguente a quella di giurisdizione e presuppone, quindi, che sia stata preventivamente risolta in senso affermativo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3354 del 11 aprile 1994
«La sospensione del giudizio civile ex art. 295 c.p.c. è necessaria solo quando la previa definizione di altra controversia civile, penale o amministrativa, pendente davanti allo stesso o ad altro giudice, sia imposta da una espressa disposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3409 del 12 aprile 1994
«La parte, che denuncia la necessità della sospensione del giudizio a norma dell'art. 295 c.p.c., deve fornire anche la prova circa la ricorrenza di tutti indistintamente gli estremi per l'adozione del relativo provvedimento ed innanzitutto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3718 del 19 aprile 1994
«Per il disposto dell'art. 704 c.p.c. le domande relative al possesso per fatti che avvengano durante la pendenza del giudizio petitorio devono proporsi al giudice di questo ultimo ed essere decise nello stesso processo, avendo i provvedimenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4716 del 14 maggio 1994
«In tema di provvedimenti di urgenza, nel caso di rigetto dell'istanza ex art. 700 c.p.c. la pronuncia in ordine alle spese processuali può essere emessa dal giudice adito anche successivamente all'ordinanza contenente la decisione cautelare con un...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 51 del 20 gennaio 1994
«Il deposito presso la Corte di cassazione della richiesta, ex art. 369, ultimo comma c.p.c., al giudice a quo di trasmissione alla Corte stessa del fascicolo di ufficio relativo alla controversia conclusasi con la sentenza impugnata, non deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5932 del 20 giugno 1994
«Il principio, sancito dall'art. 3 della L. 7 ottobre 1969, n. 742, secondo cui nelle cause di lavoro, soggette al rito speciale previsto dagli artt. 409 ss. c.p.c., i termini processuali, ivi compreso il termine annuale per l'impugnazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6416 del 7 luglio 1994
«Il secondo comma dell'art. 416 c.p.c., disponendo che il convenuto in una controversia di lavoro deve, a pena di decadenza, proporre nella memoria di costituzione (anche tardiva) le eccezioni processuali e di merito (oltre che le eventuali domande...»