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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34655 del 28 settembre 2005
«Quando sia stato aperto un procedimento riguardante gli stessi fatti e la stessa persona per i quali, su iniziativa dello stesso ufficio del pubblico ministero, già si proceda nella medesima sede giudiziaria (anche se in fase o grado diversi), la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36642 del 11 ottobre 2005
«È censurabile per difetto di motivazione la sentenza di assoluzione pronunciata ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., nella quale non si indichino ragioni atte a giustificare il mancato accoglimento della sollecitazione rivolta dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9357 del 13 agosto 1998
«In presenza di una sentenza di assoluzione recante, nel dispositivo, la formula «il fatto non è previsto dalla legge come reato» ma caratterizzata, nella motivazione, anche dalla presenza di ampie ed analitiche argomentazioni volte a dimostrare,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23627 del 13 giugno 2011
«Il pubblico ministero ha interesse al ricorso per cassazione contro la sentenza d'appello che, in riforma di quella di condanna di primo grado, abbia assolto con la formula "il fatto non costituisce reato" pur in presenza di una sopravvenuta causa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11462 del 15 dicembre 1997
«I componenti del consiglio di amministrazione di un ente ospedaliero rivestono la qualifica di pubblico ufficiale ai sensi dell'art. 357 c.p. quando concorrono a formarne le deliberazioni nelle materie ad esso riservate da norme di diritto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2151 del 23 febbraio 2000
«In tema di falso, gli statini di esame universitario rivestono natura di atto pubblico (e dunque ricadono nella previsione legislativa sanzionata dall'art. 476 c.p.), in quanto provengono da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19538 del 27 aprile 2004
«In tema di impugnazioni, in presenza di specifica richiesta della parte civile, la pronuncia sulle domande di restituzione o di risarcimento del danno non può essere omessa per il solo fatto che la sentenza assolutoria dell'imputato non sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30327 del 11 settembre 2002
«Il giudice di appello, che su gravame del solo pubblico ministero condanni l'imputato assolto nel giudizio di primo grado, deve provvedere anche sulla domanda della parte civile che non abbia impugnato la decisione assolutoria.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17279 del 23 luglio 2009
«...delimitata da strutture destinate a regolare l'accesso dei veicoli (sbarra di ingresso) - è da ritenere aperta all'uso da parte del pubblico e ordinariamente adibita al traffico veicolare, considerato che chiunque ha la possibilità di accedervi.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9441 del 11 giugno 2012
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge n. 990 del 1969 (applicabili "ratione temporis"), l'azione diretta nei confronti dell'assicuratore del responsabile spetta al danneggiato quando il sinistro sia avvenuto in un'area che, sebbene privata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 25 agosto 1989
«Ai fini dell'applicabilità della L. n. 990 del 1969, che ha istituito l'obbligo dell'assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sono da equipararsi alle strade di uso pubblico anche quelle aree di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8846 del 12 agosto 1995
«Per il disposto dell'art. 1 legge 24 dicembre 1969, n. 990 e 2 del D.P.R. 24 novembre 1970, n. 973, ai fini dell'applicazione della normativa della assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1877 del 15 febbraio 1992
«La responsabilità del Fondo di garanzia per le vittime della strada si estende, ai sensi dell'art. 19 lett. b) della L. 24 dicembre 1969, n. 990, anche alle ipotesi di danni derivanti dalla circolazione su strada pubblica di veicolo a motore,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6026 del 13 giugno 1996
«...che la conclude — ha il fine di verificare e di certificare l'esatta esecuzione dell'opera in conformità al progetto ed al capitolo: conseguentemente compete a tutti i membri della commissione di collaudo la qualifica di pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 851 del 27 gennaio 1996
«Allorché l'appello si sia svolto con le forme previste dall'art. 599 c.p.p., e cioè in camera di consiglio, la lettura del dispositivo in udienza, imposta dall'art. 545 stesso codice solo per i processi che si svolgono in dibattimento pubblico, è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3005 del 26 marzo 1993
«...non la forma dell'ordinanza bensì quella della sentenza, tra i cui requisiti, peraltro, non vi è quello della lettura del dispositivo in udienza, che è previsto solo per i processi che si svolgono con dibattimento «pubblico» (art. 545 c.p.p.).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1960 del 22 febbraio 1995
«...sono collegati all'interesse pubblico che giustifica il regime di obbligatorietà (oltre che al generale obbligo di documentazione del rapporto posto dall'art. 1888, secondo comma) e non attengono alla posizione delle parti in sé considerate.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2042 del 5 marzo 1997
«...condizionale della pena già riconosciuta in primo grado, pur mancando una impugnazione del pubblico ministero e pur avendo la stessa Corte, nel dispositivo, riducendo la pena principale, confermato nel resto sul punto la sentenza impugnata).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2389 del 14 ottobre 1992
«... Spetta, infatti, all'autorità giudiziaria — in primo luogo al pubblico ministero e quindi al giudice — individuare l'esatto inquadramento giuridico dei fatti portati al suo giudizio. Quale possa essere, poi, la qualificazione ad opera del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23958 del 25 maggio 2004
«È abnorme, in quanto incompatibile con i principi generali dell'ordinamento e causa di una stasi del procedimento non altrimenti superabile se non con la risoluzione del conflitto, l'ordinanza del Tribunale monocratico che, investito della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19494 del 27 aprile 2004
«Nel caso di rigetto della richiesta di archiviazione, con ordine di formulazione dell'imputazione, spetta al pubblico ministero, una volta adempiuto a tale incombente, emettere il decreto di citazione a giudizio, ove trattisi di reati per i quali...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31036 del 18 settembre 2002
«Non è qualificabile come abnorme, e non è pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con cui il tribunale, in sede di convalida dell'arresto, ha ritenuto la nullità della delega conferita dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11916 del 23 marzo 2002
«Il provvedimento con il quale il giudice monocratico dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio per l'erroneità delle indicazioni relative alla facoltà dell'imputato di ricorrere ai procedimenti speciali, disponendo la restituzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38186 del 14 novembre 2002
«Deve ritenersi nullo, ai sensi dell'art. 552, comma 2, c.p.p., il decreto di citazione a giudizio emesso dal pubblico ministero nel quale l'avviso all'imputato della possibilità di avvalersi di riti alternativi o di presentare domanda di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4090 del 5 febbraio 2002
«Non è abnorme il provvedimento con cui il giudice annulla — con restituzione degli atti al Pubblico ministero — il decreto di citazione a giudizio emesso dopo l'entrata in vigore della legge 16 dicembre 1999, n. 479 e recante l'indicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39687 del 7 novembre 2001
«Non è abnorme e, quindi, non può essere autonomamente impugnata l'ordinanza con cui il giudice del dibattimento, nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, constatata la mancata comparizione dell'imputato e verificata la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34613 del 24 settembre 2001
«Non è qualificabile come abnorme, ma è, al contrario, legittimo il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio — emesso e depositato dal pubblico ministero in cancelleria, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45818 del 23 novembre 2012
«La mancata sottoscrizione del decreto di citazione a giudizio da parte dell'ausiliario del pubblico ministero costituisce mera irregolarità e non comporta alcuna nullità, in quanto non é espressamente prevista dall'art. 552, comma secondo, c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1604 del 23 maggio 1994
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento (nella specie pretore) che dichiari la nullità dell'ordinanza con cui il Gip abbia rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero restituendogli gli atti e imponendogli la...»