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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 26522 del 17 dicembre 2014
«È valida ed esistente la notificazione indirizzata ad una società ove il plico, pur recando solo il nominativo di chi la rappresenta senza riportare alcun riferimento alla qualità di rappresentante legale del destinatario, né alla ragione sociale...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 3261 del 18 febbraio 2015
«In tema di notificazioni a mezzo posta, il relativo servizio si basa su di un mandato "ex lege" tra colui che richiede la notificazione e l'ufficiale giudiziario che la esegue, eventualmente avvalendosi, quale ausiliario. dell'agente postale,...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 19563 del 17 settembre 2014
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, costituendo la relata momento fondamentale del procedimento notificatorio, sia ai sensi del codice di rito che delle norme speciali del processo tributario, la mancata apposizione della stessa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13758 del 17 giugno 2014
«In caso di notificazione eseguita a mezzo posta da un avvocato ai sensi della legge 21 gennaio 1994, n. 53, la carenza sulla busta con cui è spedita la raccomandata, e nel rigo appositamente dedicato, di ulteriore e separato segno grafico di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15973 del 11 luglio 2014
«In tema di notificazione a mezzo del servizio postale, eseguita mediante consegna dell'atto a persona di famiglia che conviva, anche temporaneamente, con il destinatario, il rapporto di convivenza, almeno provvisorio, può essere presunto sulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 4891 del 11 marzo 2015
«In tema di notificazioni a mezzo posta, il notificante deve provare il perfezionamento della notifica nei confronti del destinatario mediante la produzione dell'avviso di ricevimento della raccomandata, unico documento idoneo ad attestare la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 15347 del 21 luglio 2015
«In tema di notificazione a mezzo posta, la riserva in via esclusiva prevista dall'art. 4, comma 5, del d.lgs. n. 261 del 1999, a favore del fornitore del servizio universale, volta a garantire l'attestazione fidefacente della puntualità e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17742 del 6 agosto 2014
«In tema di notificazione per pubblici proclami, qualora il giudice abbia disposto l'affissione di una copia dell'atto nella casa comunale, anziché il deposito previsto dall'art. 150, terzo comma, cod. proc. civ., la notifica effettuata per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6329 del 23 aprile 2012
«La notificazione per pubblici proclami (nella specie, dell'atto di integrazione del contraddittorio, ai sensi dell'art. 371 bis cod. proc. civ., in un regolamento preventivo di giurisdizione), consistente nella mera pubblicazione sulla Gazzetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27520 del 19 dicembre 2011
«La mancanza dei presupposti di fatto in forza dei quali è autorizzata la notificazione per pubblici proclami è sindacabile dal giudice del merito, la cui delibazione non deve arrestarsi alla verifica del compimento delle formalità prescritte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4587 del 25 febbraio 2009
«Alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, il principio generale secondo cui, qualunque sia la modalità di trasmissione, la notifica di un atto processuale, quando debba compiersi entro un determinato termine, si intende...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6507 del 3 luglio 1998
«In tema di notificazioni per pubblici proclami (art. 150 c.p.c.), la mancata specificazione delle generalità dei destinatari comporta l'inesistenza dell'atto, e della relativa vocatio in ius (nonché la mancata integrazione del contraddittorio, ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7705 del 21 agosto 1996
«Nel giudizio di appello la notificazione per pubblici proclami, prevista dall'art. 150 c.p.c. per l'ipotesi in cui la notificazione nei modi ordinari si presenti di grande difficoltà per il rilevante numero dei destinatari o per la difficoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4274 del 16 maggio 1990
«Il decreto, con cui il capo dell'ufficio giudiziale procedente neghi l'autorizzazione a procedere alla notificazione per pubblici proclami, ex art. 150 c.p.c., non è impugnabile con ricorso per cassazione, ai sensi dell'art. 111 Cost., trattandosi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14570 del 22 giugno 2007
«Le ambasciate sono organi esterni dello Stato cui appartengono ed i loro titolari hanno la funzione di rappresentare ad ogni effetto ed in ogni campo, compreso quello privatistico, il proprio Stato presso quello straniero dove sono accreditati,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13868 del 24 settembre 2002
«In tema di forme di notificazione autorizzate dal giudice, l'art. 151 c.p.c, applicabile, data la sua formulazione, anche alla notificazione degli atti di parte, lascia al giudice un'ampia libertà di apprezzamento in ordine alla individuazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12292 del 5 ottobre 2001
«Oltre all'ipotesi espressamente prevista dall'art. 161, secondo comma, c.p.c. (mancanza della sottoscrizione del giudice), è possibile configurare altri casi di inesistenza della sentenza, tutte le volte che la stessa manchi di quel minimo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13506 del 8 giugno 2007
«Il termine di impugnazione per far valere, ai sensi dell'art. 161, primo comma, c.p.c., la nullità della sentenza pronunciata in un giudizio proseguito nonostante l'automatica interruzione conseguente alla morte del convenuto, verificatasi dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4275 del 24 marzo 2003
«L'errore sulle generalità del destinatario contenuto nell'atto di citazione in appello e nella notifica di esso può comportare la nullità di entrambi gli atti solo nel caso in cui l'errore stesso sia tale da determinare, in concreto, una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10223 del 29 novembre 1994
«Non pregiudica la validità di un atto di citazione l'inesatta indicazione del nome del soggetto convenuto nella parte dell'atto relativa alla vocatio in iudicium, se il complessivo contenuto dell'atto e la sua notificazione all'effettivo convenuto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6803 del 4 maggio 2012
«La partecipazione al giudizio di società erroneamente o inesattamente indicata nella ragione sociale che ne specifichi erroneamente la forma (nella specie, di s.n.c. anziché di s.a.s.) non comporta la nullità né della citazione (tanto in primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4825 del 30 maggio 1997
«È nulla la vocatio in ius in grado di appello (con conseguente invalidità di tale intera fase processuale), e va, conseguentemente, dichiarato, in sede di legittimità, il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, qualora si accerti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7999 del 18 luglio 1991
«La mancante indicazione o l'assoluta incertezza della data della udienza di comparizione nelle copie notificate dell'atto di citazione (al quale va parificato l'atto con il quale, nel caso di mancata costituzione di entrambe le parti, dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1987 del 29 gennaio 2014
«Nel caso di notifiche effettuate al difensore, l'erronea indicazione del prenome di questi non è causa di nullità della notificazione, se nonostante l'errore debba escludersi qualsiasi possibilità di equivoco circa l'effettivo destinatario dell'atto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13546 del 11 giugno 2009
«La notificazione della sentenza alla parte presso il procuratore costituito è equivalente - siccome in grado di soddisfare l'esigenza di assicurare che la sentenza sia portata a conoscenza della parte per il tramite del suo rappresentante...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1893 del 9 febbraio 2001
«In tema di notificazione di atti al difensore che eserciti fuori distretto, non può dichiararsi la nullità della notifica al procuratore costituito effettuata nel suo domicilio, ancorché non a mani proprie, invece che nel domicilio eletto nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12064 del 22 novembre 1995
«L'art. 82, comma 2, R.D. 22 gennaio 1934, n. 37 (applicabile anche dopo l'entrata in vigore dell'attuale codice di rito) stabilendo che se il procuratore che esercita il proprio ufficio in un giudizio svolgentesi fuori della circoscrizione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10109 del 26 novembre 1994
«Qualora una parte sia costituita in giudizio a mezzo di due procuratori, con uguali poteri di rappresentanza, ciascuno di essi è legittimato a ricevere la notificazione degli atti della controparte. (Nella specie, deceduto uno dei due procuratori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19297 del 8 novembre 2012
«L'art. 170, secondo comma, c.p.c., secondo cui se il procuratore è costituito per più parti è sufficiente, ai fini della valida notificazione o comunicazione, al medesimo, di atti del procedimento, la consegna di una sola copia di essi, opera, in...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 10961 del 13 maggio 2009
«In tema di contenzioso tributario, la consegna a mani proprie della parte rappresenta una modalità di comunicazione e notificazione di atti e provvedimenti alla quale si può sempre ricorrere, in tal senso dovendosi interpretare l'art. 17 del...»