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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5525 del 19 maggio 1995
«...non determinabile nel suo preciso ammontare, in via equitativa e, in particolare, ove gli interessi astrattamente applicabili sull'importo non rivalutato dell'obbligazione eccedano l'ammontare della rivalutazione, in misura pari a tale eccedenza.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14660 del 29 dicembre 1999
«La valutazione equitativa dei danni non patrimoniali è rimessa al prudente apprezzamento del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, se ha soddisfatto la esigenza di ragionevole correlazione tra gravità effettiva del danno ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12253 del 12 giugno 2015
«In caso di demansionamento è configurabile a carico del lavoratore un danno, costituito da un impoverimento delle sue capacità per il mancato esercizio quotidiano del diritto di elevare la professionalità lavorando, sicché per la liquidazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 891 del 5 febbraio 1997
«Nel delitto di diffamazione col mezzo della stampa, il danno cagionato alla persona offesa, non essendo patrimoniale e non avendo funzione reintegrativa, non può essere quantificato se non con valutazione equitativa, rispettando l'esigenza di una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28226 del 26 novembre 2008
«In tema di risarcimento del danno per responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. conseguente a revoca della dichiarazione di fallimento pronunciata in difetto delle condizioni di legge, la relativa liquidazione può essere compiuta anche con il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2737 del 12 febbraio 2015
«...in termini di conseguenza dannosa potenziale; l'accertamento e la liquidazione di tale perdita, necessariamente equitativa, sono devoluti al giudice di merito e sono insindacabili in sede di legittimità se adeguatamente motivati. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4017 del 19 febbraio 2013
«In tema di risarcimento del danno, ove sia stata svolta una consulenza tecnica di ufficio per una precisa quantificazione dello stesso (nella specie, relativo al pregiudizio patrimoniale subito da fabbricati ed aree edificabili per effetto di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8896 del 4 maggio 2016
«La liquidazione del danno patrimoniale da incapacità lavorativa, patito in conseguenza di un sinistro stradale da un soggetto percettore di reddito da lavoro, deve avvenire ponendo a base del calcolo il reddito effettivamente perduto dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3893 del 29 febbraio 2016
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, ove si individui in un pregresso stato morboso del paziente/danneggiato (o, come nella specie, in una sua peculiare condizione genetica, qual è la "sindrome di Down") un antecedente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9367 del 10 maggio 2016
«...tabelle, la cui modifica non integra uno "jus superveniens" né in via diretta né in quanto e possano assumere rilievo, ai sensi dell'art. 1226 c.c., come parametri doverosi per la valutazione equitativa del danno non patrimoniale alla persona»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18483 del 13 aprile 2017
«...dovendo invece esprimere una rigorosa valutazione delle specifiche configurazioni assunte dal danno non patrimoniale in relazione alle concrete ripercussioni negative sulla vittima, in relazione alle quali commisurare la liquidazione equitativa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8721 del 4 aprile 2017
«Nell'ambito della valutazione equitativa del danno, anche con riferimento ai crediti relativi a rapporti di lavoro (ai quali si applica l'art. 429, comma 3, c.p.c.), è consentito al giudice inglobare in un'unica somma, insieme con la prestazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 11750 del 15 maggio 2018
«Ne consegue che ove l'elevata percentuale di invalidità permanente renda altamente probabile, se non certa, la menomazione della capacità lavorativa specifica ed il danno ad essa conseguente, il giudice può accertare in via presuntiva la perdita...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 907 del 17 gennaio 2018
«Il danno non patrimoniale da uccisione di un congiunto, quale tipico danno-conseguenza, non coincide con la lesione dell’interesse (ovvero non è in “re ipsa”) e, pertanto, deve essere allegato e provato da chi chiede il relativo risarcimento,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 913 del 17 gennaio 2018
«Non comporta violazione dei parametri di valutazione equitativa ex art. 1226 c.c. la liquidazione del danno non patrimoniale (nella specie da perdita parentale) operata con riferimento a tabelle diverse da quelle elaborate dal Tribunale di Milano,...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21934 del 21 ottobre 2011
«...degli usi eventualmente vigenti nella materia, mentre solo subordinatamente alla accertata impossibilità di applicazione di tali criteri può venire in rilievo la valutazione equitativa del giudice, svincolata dal rispetto dei limiti tariffari.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20829 del 21 agosto 2018
«In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, ove si individui in un pregresso stato morboso del paziente/danneggiato (nella specie, leucomalacia periventricolare - danno alla sostanza bianca presente nel cervello-) un antecedente...»
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Cassazione civile, ordinanza n. 20889 del 22 agosto 2018
«Nell'ambito della valutazione equitativa del danno, è consentito al giudice inglobare in un'unica somma, insieme con la prestazione principale, interessi e rivalutazione monetaria, ove anche per tali voci ricorrano le condizioni di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5775 del 22 novembre 1985
«Nel caso in cui, in sede di liquidazione equitativa del debito risarcitorio, il giudice del merito abbia determinato la svalutazione monetaria verificatasi nel periodo intercorrente tra il fatto illecito e la decisione facendo riferimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2280 del 4 marzo 1988
«...capacità del danneggiato prima del sinistro, tenendo conto anche dello scarto tra vita fisica e vita lavorativa, in base al principio dell'id quod plerumque accidit e ricorrendo alla valutazione equitativa, consentita dagli artt. 1226 e 2056 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12547 del 22 novembre 1991
«...nei casi di microinvalidità, manchi questa correlazione con la conseguenza che in tali casi si presenta per contro giustificato il ricorso alla valutazione equitativa del danno, giusta la previsione normativa di cui agli artt. 1226 e 2056 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4750 del 29 aprile 1991
«...del danno da inadempimento e, in particolare, sia quello della possibilità di una liquidazione equitativa sia quello della necessità di tener conto, anche d'ufficio, della svalutazione monetaria sopravvenuta fino alla data della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8287 del 16 settembre 1996
«...del soggetto, costantemente presente in ogni fatto illecito che rechi danno alla persona, può essere liquidato, in difetto di criteri obiettivi per l'esatta quantificazione del pregiudizio, con il criterio della valutazione equitativa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 134 del 9 gennaio 1998
«La valutazione equitativa del danno morale da fatto illecito (art. 2059 c.c.) liquidandolo in una frazione — solitamente da un terzo alla metà — di quello biologico riconosciuto, risponde all'esigenza di evitare liquidazioni ogni volta diverse,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5135 del 22 maggio 1998
«Nella valutazione dei danni futuri il criterio della valutazione equitativa costituisce una facoltà discrezionale del giudice di merito non sindacabile in sede di legittimità, potendo il detto giudice assumere come criterio di orientamento quello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1637 del 14 febbraio 2000
«Nella determinazione equitativa del danno morale può tenersi conto anche della realtà socio economica in cui vive il danneggiato al fine di adeguare a tale realtà l'importo che si ritiene dovuto ai fini riparatori del danno. Ciò però presuppone la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17340 del 17 novembre 2003
«...l'appaltatore del danno emergente e del lucro cessante, da liquidare — secondo i principi regolatori del risarcimento del danno — anche in via equitativa, tenendo conto della svalutazione monetaria sopravvenuta fino alla data della liquidazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8 del 3 gennaio 2003
«In tema di equa riparazione per il mancato rispetto del termine ragionevole del processo ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, il danno, patrimoniale o non patrimoniale, che si pretende venga indennizzato deve essere di volta in volta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4462 del 4 marzo 2004
«...delle operazioni concorsuali e della valutazione, nonché l'azione di risarcimento del danno, danno consistente nella perdita della possibilità di un esito favorevole della valutazione e determinabile dal giudice di merito anche in via equitativa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20320 del 20 ottobre 2005
«Unica possibile forma di liquidazione di ogni danno privo - come il danno biologico e quello morale - delle caratteristiche della patrimonialità è quella equitativa, essendo il ricorso a tale criterio insito nella natura di tale danno e nella...»