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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28514 del 1 dicembre 2008
«Per valutare la rilevanza del documento prodotto per la decisione della causa, al fine di autorizzare la proposizione della querela di falso in via incidentale e, quindi, sospendere il giudizio principale, il giudice di merito deve esaminare se i...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6911 del 30 luglio 1996
«La proponibilità della querela di falso in via incidentale, quale mezzo al fine di rimuovere la forza probatoria di un documento posto dall'avversario a base della domanda o dell'eccezione, esige la rilevanza del documento stesso, cioè la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5870 del 12 dicembre 1978
«Ai fini della dichiarazione di improcedibilità della querela di falso per sopravvenuto difetto di interesse non è necessario che sia stata proposta una «formale eccezione» al riguardo, posto che il venir meno dell'interesse ad agire può essere, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4231 del 23 febbraio 2007
«Nel caso che, all'interno di un giudizio civile, venga introdotto un giudizio incidentale di falso, ne deriva la necessità di sospendere il processo principale fino alla decisione di quello pregiudiziale di falso. La causa di sospensione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13122 del 11 dicembre 1992
«Nel giudizio promosso con querela di falso in via principale, il giudice, che, per qualsiasi ragione, la ritenga inammissibile, non può accertare fatti contrari a quelli riportati nei documenti impugnati, dato che la pronuncia d'inammissibilità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5345 del 2 ottobre 1980
«Nell'istruzione della causa, a seguito della proposizione della querela di falso, tanto in via principale, quanto in via incidentale, il giudice può avvalersi di ogni ordinario mezzo di prova, e, quindi, può anche ordinare l'esibizione in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15493 del 5 novembre 2002
«In tema di querela di falso, la mancata comparizione o la mancata risposta della parte che ha prodotto la scrittura all'interpello rivoltele dal giudice, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., equivale a risposta negativa, atteso che, in aderenza alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7099 del 20 luglio 1998
«Fra gli atti e i documenti contro i quali nel giudizio di legittimità può proporsi la querela di falso rientra lo stesso ricorso per cassazione, documento cardine di quel giudizio, potendo contestarsi con tale mezzo la genuinità della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12054 del 28 novembre 1997
«In tema di querela di falso, alla ipotesi (normativamente disciplinata dall'art. 222 c.p.c.) di risposta negativa della parte all'interpello del giudice di volersi avvalere del documento oggetto della querela è legittimamente equiparabile...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4616 del 20 maggio 1987
«In tema di querela di falso, la risposta negativa della parte che ha prodotto la scrittura all'interpello rivolto dal giudice, ai sensi dell'art. 222 c.p.c., se intenda valersi in giudizio del detto documento, può desumersi da un equivalente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2903 del 26 ottobre 1960
«La sospensione della esecutorietà delle sentenze che decidono sulla querela di falso, mira a procrastinare l'esecuzione del capo della sentenza che afferisce al documento e non si estende alla condanna alle spese.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4800 del 29 maggio 1987
«Il principio per cui il giuramento decisorio, sia esso de scientia o de veritate, deve essere sempre ammesso, anche se i fatti dedotti siano stati già accertati od esclusi dalle risultanze di causa, non opera quando si tratta di mezzi istruttori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12828 del 3 settembre 2003
«Poiché il verbale di udienza costituisce atto pubblico, che fa fede fino a querela di falso della sua provenienza da parte del pubblico ufficiale che lo forma e delle dichiarazioni rese dalle persone intervenute, la mancata sottoscrizione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14317 del 15 novembre 2002
«L'efficacia probatoria del giuramento suppletorio (che ha valore di prova legale quanto ai fatti che ne formano oggetto, fatti che, all'esito del suo rituale compimento, non possono non considerarsi definitivamente accertati) deriva dalla sua...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1092 del 9 luglio 1947
«La sospensione del giudizio e il rinvio al tribunale costituiscono nel meccanismo funzionale della legge, provvedimenti equipollenti all'autorizzazione alla presentazione della querela di falso, di cui all'art. 222.»
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Cassazione civile, sentenza n. 955 del 23 luglio 1946
«Allorché la querela di falso è proposta davanti al pretore o al conciliatore, l'art. 318 c.p.c. fa obbligo al giudice unico soltanto di avvisare sulla rilevanza del documento impugnato ai fini della decisione della causa, prima di sospendere il...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 14497 del 7 giugno 2013
«Nell'ipotesi di sospensione del processo ordinata in applicazione di specifiche disposizioni di legge, diverse dall'art. 295 c.p.c., quale è il caso di cui all'art. 355 c.p.c., allorché sia proposta querela di falso nel giudizio di appello ed il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6465 del 23 marzo 2006
«In tema di querela di falso proposta avanti alla corte d'appello, l'ordinanza con cui, ai sensi dell'art. 355 c.p.c., il giudice d'appello rimette le parti avanti al tribunale ritenuto competente per la riassunzione del giudizio sulla querela, ha...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12137 del 1 dicembre 1997
«Qualora nel giudizio principale, in cui siasi svolta in appello la fase rescindente a presentazione di querela incidentale di falso, non si verta in un'ipotesi di litisconsorzio necessario (nella specie: domanda di accertamento del vincolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 104 del 9 gennaio 1997
«Ai sensi degli artt. 221 e 355 c.p.c., nel giudizio di appello la querela di falso può essere proposta anche all'udienza collegiale e il giudice dell'appello non è tenuto a interpellare la parte, che lo ha prodotto, sulla sua intenzione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1683 del 13 marzo 1980
«Ai sensi dell'art. 355 c.p.c. il giudice d'appello dinanzi al quale sia proposta querela di falso deve limitarsi ad accertare se la querela sia stata ritualmente proposta a norma dell'art. 221 c.p.c. e se il documento è rilevante per la decisione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16402 del 25 luglio 2007
«Nel giudizio di cassazione non può essere proposta querela di falso concernente un verbale di udienza del giudizio di merito, anzitutto perché nella fase di legittimità la querela di falso può essere proposta solo quando concerna documenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 405 del 14 gennaio 2004
«In ordine alle circostanze apprese da terzi, i rapporti ispettivi redatti dai funzionari degli istituti previdenziali, pur non facendo piena prova fino a querela di falso, per la loro natura hanno un'attendibilità che può essere infirmata solo da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4811 del 19 settembre 1979
«Questi, qualora voglia disconoscere la provenienza del documento da coloro che figurano come firmatari, deve proporre la querela di falso e non può limitarsi ad eccepire la mancanza di autenticazione delle sottoscrizioni, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3148 del 24 maggio 1985
«I verbali redatti dai funzionari degli enti previdenziali o dell'ispettorato del lavoro (che, ex art. 2700 c.c., fanno piena prova, fino a querela di falso, della provenienza del documento dal pubblico ufficiale che lo ha formato, nonché delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23587 del 30 maggio 2013
«Il delitto previsto dall'art. 483 c.p. sussiste solo se l'atto pubblico, nel quale la dichiarazione del privato è trasfusa, è destinato a provare la verità dei fatti attestati, e, cioè, quando una norma giuridica obbliga il privato a dichiarare il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2122 del 4 marzo 1985
«...sua attestazione di verità, che la sentenza è stata depositata con determinate modalità di tempo e di luogo. Pertanto l'alterazione della data dell'avvenuto deposito costituisce falso materiale in atto destinato a far fede fino a querela di falso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9955 del 4 marzo 2003
«L'attestazione del pubblico ufficiale sulle schede catastali presentate dal privato in relazione alla data dell'avvenuto deposito e al loro contenuto costituisce atto pubblico facente fede fino a querela di falso, per cui integra gli estremi del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11366 del 4 settembre 1989
«Agli effetti della tutela apprestata dall'art. 476 cpv. c.p., il registro tenuto presso il reparto di pronto soccorso dei pubblici ospedali rientra fra gli atti che fanno prova fino a querela di falso.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15953 del 26 aprile 2012
«Agli effetti della tutela apprestata dall'art. 476 cpv. c.p., il registro tenuto presso il reparto di pronto soccorso dei pubblici ospedali rientra fra gli atti che fanno prova fino a querela di falso.»