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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5043 del 9 febbraio 2004
«In tema di misure cautelari personali, poiché i gravi indizi di colpevolezza sono quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, idonei a fondare il convincimento di qualificata probabilità di colpevolezza, l'individuazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14855 del 31 marzo 2003
«Qualora sussista discrasia tra l'esito della ricognizione fotografica eseguita dinanzi alla polizia giudiziaria e quello della ricognizione personale esperita nel corso del dibattimento, la possibilità di ritenere prevalente il primo sul secondo è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1680 del 8 giugno 1993
«Nel procedere all'arresto in flagranza la polizia giudiziaria è tenuta ad accertare la sussistenza dei presupposti e delle condizioni legittimanti la misura e, preliminarmente, sulla base dei criteri indicati dagli artt. 380 e 381 c.p.p., a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9676 del 7 settembre 1994
«L'art. 431, lettera b), c.p.p., che consente l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti irripetibili compiuti dalla polizia giudiziaria, rappresenta una deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la nuova disciplina del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9256 del 12 settembre 1991
«In tema di utilizzabilità nel giudizio abbreviato degli atti di polizia giudiziaria, l'identificazione di cose sequestrate oggetto del reato da parte della persona offesa, eseguita su iniziativa della polizia giudiziaria anche al fine della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20066 del 26 maggio 2010
«...polizia giudiziaria senza instaurazione del contraddittorio, e consistita nel mero confronto tra le parti mancanti dell'autovettura dell'imputato ed i frammenti rinvenuti sul luogo dell'incidente, che ne aveva evidenziato la sovrapponibilità).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5404 del 22 gennaio 1997
«La nullità prevista dall'art. 199 c.p.p., conseguente all'omissione dell'avvertimento riguardante la facoltà di astensione dal deporre (o rendere sommarie informazioni al P.M., ex art. 362 c.p.p., o alla polizia giudiziaria, ex art. 351 primo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6726 del 8 giugno 1995
«Rientrano nell'ambito di applicabilità dell'art. 430 c.p.p., che disciplina lo svolgimento di attività integrativa di indagine, le dichiarazioni, rese da un teste successivamente all'apertura del dibattimento ed assunte dalla polizia giudiziaria,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7671 del 14 gennaio 2004
«In tema di consulenza tecnica disposta dal pubblico ministero, costituisce giudizio di fatto, non sindacabile dal giudice di legittimità, la valutazione se il compito affidato al consulente richieda competenze tecniche o scientifiche diverse da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16886 del 3 maggio 2007
«...di prova nel processo secondo la disposizione dell'articolo 234 del c.p.p.; a tal fine nulla rilevando che sia stata la polizia giudiziaria a fornire al privato, che provvede alla registrazione, lo strumento per la registrazione. ( Mass. redaz. ).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4997 del 13 febbraio 1998
«Le riprese filmate in luogo pubblico effettuate nell'ambito dell'attività di indagine della polizia giudiziaria sono espressamente consentite dall'art. 234 c.p.p., che le annovera tra le prove documentali, e pertanto non comportano violazione del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1477 del 23 maggio 1997
«I verbali della polizia giudiziaria relativi all'attività svolta effettuando riprese filmate dei movimenti degli indagati in luoghi pubblici, possono essere valutati per la ricostruzione del quadro indiziario ai fini dell'emissione di una misura...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1344 del 6 febbraio 1996
«È rituale ex art. 234 c.p.p. l'utilizzazione di fotografie estratte da video riprese eseguite dalla polizia giudiziaria, non sussistendo alcuna disposizione normativa che prescriva l'esecuzione di particolari incombenti per l'estrapolazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9964 del 4 marzo 2003
«Ai fini dell'acquisizione e della lettura a dibattimento delle dichiarazioni rese da persona residente all'estero (art. 512 bis c.p.p.) occorre che le dichiarazioni orali siano state rese davanti ad un ufficiale di polizia giudiziaria, siano state...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7622 del 7 luglio 1994
«Il codice di rito vigente, a differenza di quello abrogato, pur non escludendo la possibilità di una parificazione degli atti della polizia giudiziaria italiana e degli atti della polizia giudiziaria degli Stati esteri, non consente, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3259 del 16 marzo 1998
«Il certificato medico rilasciato dal pronto soccorso, ed attestante le lesioni riportate, non è verbale di atto compiuto dalla polizia giudiziaria ed inseribile nel fascicolo del dibattimento quale atto irripetibile, ma ha natura di documento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15791 del 27 aprile 2005
«Le dichiarazioni spontaneamente rese dall'indagato alla polizia giudiziaria, all'atto dell'arresto in flagranza di reato (nella specie furto), sono documentate in verbale, a norma dell'art. 357 comma secondo lett. b) c.p.p., e che tale verbale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11 del 8 gennaio 1997
«Nel procedimento volto ad accertare il reato di favoreggiamento commesso mediante dichiarazioni fuorvianti rese alla polizia giudiziaria, il verbale in cui queste sono state raccolte ai sensi degli artt. 351 e 357 c.p.p. assume rilievo non già...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9320 del 5 settembre 1995
«E ciò per il regime di utilizzazione delle dichiarazioni risultanti dalla sentenza costituzionale n. 255 del 1992, con la quale è stata dichiarata l'illegittimità dell'art. 500, terzo e quarto comma, c.p.p., nella parte in cui non prevede...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11421 del 25 novembre 1995
«Il principio vigente in materia di rogatoria internazionale, secondo cui le prove raccolte all'estero sono utilizzabili in Italia alla sola condizione che siano state assunte legalmente con riferimento alla legge del luogo in cui sono state...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2087 del 16 agosto 1994
«...conoscitiva di elementi a tal fine utili che il vigente codice di rito riferisce al pubblico ministero e alla polizia giudiziaria. (Fattispecie in tema di sequestro probatorio eseguito nel corso delle indagini sulla base di una denuncia anonima).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1934 del 14 settembre 1998
«È legittimo il sequestro di cose ritenute corpo di reato o pertinenti al reato effettuato dalla polizia giudiziaria all'esito del decreto del P.M. di perquisizione e sequestro anche se la cosa sequestrata non sia stata descritta nel provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4128 del 28 aprile 1993
«In tema di perquisizione personale ad iniziativa della polizia giudiziaria, la flagranza, come condizione di chi viene colto nell'atto di commettere un reato, presuppone un rapporto di contestualità fra il comportamento del reo ed il fatto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2108 del 8 giugno 2000
«In tema di convalida di sequestro probatorio eseguito dalla polizia giudiziaria, adempie l'obbligo di motivazione il P.M. che, nel suo provvedimento, dia conto dei presupposti del vincolo e, quindi, della configurabilità del reato, con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5153 del 18 gennaio 1995
«Ai fini della perquisizione locale di cui all'art. 247, comma 1, seconda parte, c.p.p., non è necessario che il luogo venga indicato con esatta specificazione di città, via, numero civico, ecc., essendo sufficiente che vengano forniti elementi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2001 del 26 luglio 1995
«L'avviso al soggetto sottoposto a perquisizione domiciliare della facoltà di farsi assistere o rappresentare è previsto ove la perquisizione sia effettuata dall'autorità giudiziaria, mentre tale formalità non è richiesta per le perquisizioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1557 del 22 maggio 1991
«...o penale, non impediscono che, in attesa della successiva emissione di valido sequestro, sulla cosa si realizzi quanto meno uno stato di «fermo reale» analogo a quello che l'art. 354 c.p.p. riconosce nei poteri degli agenti di polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1953 del 30 aprile 1997
«Ai fini della legittimità del sequestro di cose ritenute corpo di reato o pertinenti al reato, effettuato dalla polizia giudiziaria all'esito di perquisizione disposta dal P.M., non è richiesto che le cose anzidette siano preventivamente...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20228 del 13 giugno 2006
«Il provvedimento, con cui il pubblico ministero ordina al direttore della Casa circondariale di esibire alla polizia giudiziaria tutta la corrispondenza relativa ad un detenuto e di consentirle l'estrazione di copia, dà luogo, in assenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35708 del 28 settembre 2007
«...la Corte ha annullato il provvedimento di convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria, esauritosi nell'apposizione di una dicitura a timbro contenente un generico riferimento al pericolo che si protraggano le conseguenze del reato).»