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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3462 del 18 maggio 1988
«Il divieto del patto commissorio ex art. 2744 c.c. opera, nel caso di coesistenza di una vendita con un mutuo, solo se risulti che i due negozi siano stati concepiti in una reciproca interdipendenza, tale da rendere manifesto l'intento delle...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3111 del 21 maggio 1984
«Presupposto necessario per la costituzione di un diritto di pegno, avendo questo la funzione di assicurare la prelazione del creditore pignoratizio in sede di espropriazione forzata del bene che ne è oggetto, è l'esistenza di un'obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23669 del 6 novembre 2006
«L'accessorietà dell'ipoteca - che può essere concessa e iscritta soltanto per un determinato credito - ne denota la mancanza di autonomia rispetto all'obbligazione garantita; l'ipoteca non può, quindi, essere ceduta con effetti reali senza il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7674 del 10 luglio 1991
«Il grado delle ipoteche, come fissato dall'ordine cronologico con cui vengono iscritte presso la conservatoria dei RRII, può essere mutato solo mediante negozi giuridici bilaterali, con i quali le parti addivengono alla postergazione (art. 2843...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3618 del 24 aprile 1997
«In tema di mutuo condizionato in un'operazione di credito edilizio, la mancata annotazione dell'avvenuta erogazione successiva all'iscrizione ipotecaria e nei limiti di essa non muta gli effetti e l'estensione dell'iscrizione ipotecaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14337 del 2 novembre 2000
«A norma dell'art. 2881 c.c., l'ipoteca che è venuta meno a seguito della cancellazione, può essere nuovamente iscritta con un nuovo grado nella prelazione se il titolo giustificativo di essa — nel caso di specie il contratto di mutuo — non è estinto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29869 del 19 dicembre 2008
«In tema di revocatoria ordinaria, il rilascio di cambiali ipotecarie in favore di un terzo non esime il debitore dall'onere di provare che il rapporto causale ha natura onerosa e che è stato stipulato, contestualmente al rilascio dei titoli, un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18149 del 20 dicembre 2002
«L'azione diretta alla coattiva esecuzione in forma specifica dell'obbligo di stipulare una vendita, ai sensi dell'art. 2932 c.c., non ha natura reale, ma personale, siccome diretta a far valere un diritto di obbligazione nascente da un contratto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16505 del 4 novembre 2003
«L'art. 72 1. fall., che disciplina gli effetti del sopravvenuto fallimento sul contratto di vendita non ancora eseguito dai contraenti, è applicabile anche al caso del contratto preliminare di vendita di immobile e del fallimento del promissario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14345 del 19 giugno 2009
«La prescrizione del credito decorre anche quando il relativo diritto non sia ancora esigibile per la mancata fissazione del tempo dell'adempimento, da stabilirsi per accordo delle parti, potendo in tal caso il creditore comunque ricorrere al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2758 del 23 febbraio 2012
«Il diritto del socio ad una chiara, corretta e veritiera rappresentazione di bilancio, ed il conseguente interesse ad impugnare la deliberazione che lo approva, sussiste anche allorché la società abbia perduto il proprio capitale e se il valore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4262 del 20 febbraio 2013
«In materia di nullità per violazione del divieto del patto commissorio, non è possibile in astratto identificare una categoria di negozi soggetti a tale nullità, occorrendo invece riconoscere che qualsiasi negozio può integrare tale violazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 568 del 22 gennaio 1999
«La litispendenza è data dalla contemporanea pendenza di due cause identiche, oltre che nelle parti, anche nel petitum e nella causa petendi, e non già solo nelle questioni di diritto che debbono essere risolte dal giudice per pervenire alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17037 del 20 luglio 2010
«Sussiste litispendenza, e non continenza né connessione, tra una opposizione a precetto, proposta ai sensi dell'art. 615, comma primo, c.p.c., ed un'opposizione all'esecuzione, successivamente proposta ai sensi dell'art. 615, comma secondo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22959 del 4 novembre 2011
«Ai fini della determinazione del compenso spettante al consulente tecnico d'ufficio (nella specie, incaricato di espletare un accertamento di natura contabile in una procedura fallimentare circa gli interessi relativi ad un mutuo bancario) deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2239 del 5 agosto 1964
«La comunicazione formale al P.M. del decreto del tribunale, autorizzante l'esercizio di una impresa da parte di un minore (art. 397 c.c.), ai sensi e per gli effetti degli artt. 740 e 741 c.p.c. può essere sostituita da equipollenti. Costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9194 del 12 settembre 1991
«L'artificio o il raggiro richiesto per la sussistenza del reato di truffa può consistere anche nel semplice silenzio, maliziosamente serbato su alcune circostanze da chi abbia il dovere di farle conoscere, in quanto il comportamento dell'agente in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3615 del 30 gennaio 2006
«La truffa ai danni dello Stato per percezione di prestazioni indebite di finanziamenti e contributi, erogati in ratei periodici, è reato a consumazione prolungata, perché il soggetto agente manifesta sin dall'inizio la volontà di realizzare un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4240 del 12 luglio 1999
«L'indebito conseguimento di rimborsi, conguagli di disoccupazione o altre elargizioni previdenziali da parte dell'Inps a favore di lavoratori agricoli è riconducibile all'ipotesi delittuosa prevista dall'art. 640, comma secondo, n. 1 c.p. Ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26256 del 6 luglio 2007
«Il momento consumativo del delitto di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche coincide con quello della cessazione dei pagamenti, che segna anche la fine dell'aggravamento del danno, in ragione della natura di reato a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19539 del 18 maggio 2011
«In materia di truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, il concetto di contributo, finanziamento o mutuo agevolato, richiamato dall'art. 640 bis c.p., va ricompreso nella generica accezione di sovvenzione, concretizzandosi in una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8633 del 8 ottobre 1985
«La specifica indicazione del danaro, contenuta nell'art. 646 c.p., rende evidente che esso può costituire oggetto del reato di appropriazione indebita in quanto può trasferirsi, nonostante la sua fungibilità, senza che al trasferimento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 486 del 20 gennaio 1998
«L'interesse ad agire previsto dall'art. 100 del codice di rito consiste nell'esigenza di ottenere un risultato giuridicamente apprezzabile (e non altrimenti conseguibile se non) mediante il ricorso all'autorità giurisdizionale, sì che l'indagine...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 29849 del 29 dicembre 2011
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che, richiesto di emanare sentenza costitutiva che tenga luogo di vendita immobiliare, integri la descrizione dell'immobile offerta dall'attore con i dati catastali evincibili dal preliminare o da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8266 del 17 giugno 2000
«Nell'ipotesi in cui il lavoratore abbia chiesto in giudizio la declaratoria di illegittimità del licenziamento intimatogli ed il datore di lavoro abbia chiesto il rigetto della domanda eccependo le dimissioni del dipendente, incorre nel vizio di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2213 del 29 gennaio 2009
«L'iscrizione al passivo concorsuale del credito derivante da un mutuo ipotecario non fa collocare nello stesso grado anche il credito relativo alle spese per l'anticipata estinzione del mutuo, per premi di assicurazione e per i cd. "rischi di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19219 del 4 settembre 2009
«L'ammissione al passivo concorsuale, in via ipotecaria, del credito per capitale derivante da un mutuo ipotecario non comporta la collocazione nello stesso grado anche del credito relativo alle spese per l'anticipata estinzione del mutuo, trovando...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2754 del 25 febbraio 2002
«Dalla disposizione dell'art. 72 L. fall. (che, benché dettata in relazione al contratto di compravendita, costituisce espressione di una regola generale) che desume il principio secondo cui lo scioglimento del rapporto contrattuale, determinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4842 del 5 aprile 2002
«La disposizione dell'art. 65 legge fall. (a norma del quale sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»