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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19410 del 30 settembre 2016
«In materia di contratti conclusi dalla P.A., è necessaria la stipulazione in forma scritta a pena di nullità e, conseguentemente, deve escludersi la possibilità di una rinnovazione tacita per "facta concludentia", posto che, altrimenti, si...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34667 del 5 agosto 2016
«Il delitto previsto dall'art.12 "quinquies" della legge n.356 del 1992 richiede che tutti i concorrenti nel reato abbiano agito con il dolo specifico di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale, per la cui prova in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34090 del 12 luglio 2017
«In tema di furto, la circostanza aggravante della destrezza sussiste qualora l'agente abbia posto in essere, prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, una condotta caratterizzata da particolari abilità, astuzia o avvedutezza ed...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7704 del 31 maggio 1990
«Risponde di concorso nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, e non di favoreggiamento personale, chi si sia adoperato, si sia prestato ed abbia collaborato nella specie con la famiglia — ad una funzione essenziale in un sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7512 del 2 luglio 1994
«Il reato di cui all'art. 378 c.p. (favoreggiamento personale) è reato di pericolo e formale che si consuma nel momento in cui l'agente ha posto in essere un qualunque atto idoneo ad agevolare l'autore di un reato ad eludere le investigazioni: per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9116 del 6 maggio 2015
«Nel contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, il recesso senza preavviso di ciascun contraente forma oggetto di un diritto potestativo, il cui legittimo esercizio è esclusivamente condizionato all'esistenza di una giusta causa, senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12829 del 3 settembre 2002
«Nell'ipotesi in cui la parte che propone l'impugnazione non provveda a notificarla alle altre parti, a tale omissione deve porre rimedio, ex art. 331 c.p.c., il giudice dell'impugnazione stessa, cui, salva la decisione finale, non è consentito...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19199 del 19 agosto 2013
«Ai fini dell'individuazione della natura autonoma o subordinata di un rapporto di lavoro, la formale qualificazione operata dalle parti in sede di conclusione del contratto individuale, seppure rilevante, non è determinante, posto che le parti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20702 del 10 settembre 2013
«Per l'esperibilità da parte del creditore sociale, ai sensi dell'art. 2362 c.c. - nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore alla riforma del diritto societario - dell'azione di adempimento delle obbligazioni sorte nel periodo in cui...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 18107 del 21 agosto 2014
«In materia di contratti conclusi dalla P.A. (nella specie, affitto agrario), la necessità della stipulazione in forma scritta, a pena di nullità, se esclude la possibilità di ipotizzare una rinnovazione tacita per "facta concludentia", posto che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7285 del 8 luglio 1986
«Il delitto di favoreggiamento non è configurabile se manca del tutto o è dubbia la prova della sussistenza obiettiva del reato presupposto; ma quando il dubbio cade soltanto sull'autore di questo reato, (ancorché non sia da escludere che, fra due...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8574 del 25 agosto 1986
«Il reato di favoreggiamento personale comprende ogni atteggiamento sia di azione, sia di omissione diretto al perseguimento dello scopo di aiutare un'altra persona ad eludere le investigazioni; nel suddetto ambito rientra, quindi, anche il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16817 del 1 dicembre 1989
«L'art. 388 c.p. (mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice) prevede nella prima parte — concernente la mancata esecuzione degli obblighi civili nascenti da una sentenza di condanna — il compimento di atti fraudolenti, diretti ad...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7840 del 24 luglio 1991
«In tema di furto aggravato, l'espressione «mezzo fraudolento», di cui al n. 2 comma primo art. 625 c.p., comprende ogni attività fraudolenta o insidiosa, che sorprenda o soverchi la contraria volontà del detentore della cosa, sicché in esso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 919 del 26 gennaio 1995
«A concretizzare l'aggravante della destrezza nel furto, non si richiede necessariamente l'uso di una eccezionale abilità, per cui il derubato non possa in alcun modo accorgersi della sottrazione; basta invece che si approfitti di una qualsivoglia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13491 del 21 dicembre 1998
«In tema di furto aggravato, la destrezza si ravvisa quando la condotta dell'agente sia connotata da particolare agilità, sveltezza, callido artificio ed atteggiamenti, mosse o manovre particolarmente scaltre ed ingannevoli, tali da eludere la pur...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36210 del 8 ottobre 2001
«Il delitto di violazione dei sigilli previsto dall'art. 349 c.p. si consuma non solo con la materiale rottura dei sigilli, ma anche con ogni altra condotta idonea ad eludere il vincolo di indisponibilità e di immodificabilità sotteso alla loro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10997 del 15 marzo 2007
«Nel delitto di furto sussiste l'aggravante dell'utilizzo di mezzo fraudolento qualora il soggetto attivo si impossessi della merce sottratta dai banchi di un supermercato, occultandola sulla propria persona, in quanto tale condotta, improntata ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46065 del 12 dicembre 2008
«Integra il delitto di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio la condotta del componente di una delle commissioni d'esame per concorso pubblico che indichi a un candidato l'espediente da seguire per eludere il risultato del sorteggio per...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 47394 del 19 dicembre 2008
«Integra il delitto di furto aggravato dall'utilizzo del mezzo fraudolento e non quello di truffa la condotta di chi abbia prelevato generi alimentari e casalinghi dagli scaffali di un supermercato, occultandoli all'interno di scatoloni svuotati...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31973 del 5 agosto 2009
«La circostanza aggravante della destrezza è compatibile con il furto tentato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11079 del 23 marzo 2010
«Sussiste la circostanza aggravante della destrezza (art. 625, comma primo, n. 4, c.p.), qualora la condotta di sottrazione e di impossessamento del bene si realizzi mediante approfittamento delle condizioni più favorevoli per cogliere l'attimo del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43901 del 25 ottobre 2013
«La prova della partecipazione di un imprenditore ad una associazione per delinquere di stampo mafioso non può essere desunta dal solo fatto che egli si sia reso disponibile a fungere da formale intestatario di una impresa, o di sue quote, a favore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51897 del 30 dicembre 2013
«Il reato di "ostacolo all'esercizio delle funzioni dell'autorità di vigilanza" è un reato di mera condotta che si consuma nel momento in cui viene celata all'organo di vigilanza la realtà economica, patrimoniale o finanziaria dei soggetti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29311 del 9 luglio 2015
«La circostanza aggravante ad effetto speciale prevista dall'art. 7 del D.L. 13 maggio 1991, n. 152, conv. con mod. dalla L. 12 luglio 1991, n. 203, nella sua forma agevolativa, è configurabile anche quando lo scopo di favorire il gruppo criminale...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 7443 del 26 novembre 2009
«In tema di concorsi a pubblici impieghi, il bilanciamento tra il dovere della p.a. di provvedere alla regolarizzazione della documentazione presentata dai candidati ed il principio della par condicio tra i partecipanti va ricercato nella...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3861 del 13 settembre 2016
«È legittima la scelta di un ente locale, nel caso di specie, il Comune di Milano, che ha optato per la gestione del patrimonio abitativo di proprietà comunale il convenzionamento con l'ALER di Milano, utilizzando un istituto giuridico alternativo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 9296 del 31 dicembre 2009
«Il vizio di violazione o elusione del giudicato, quale sanzionato dall'art. 21-septies, L. 7 agosto 1990 n. 241, è ravvisabile non solo laddove dal giudicato siano ricavabili statuizioni analitiche e puntuali, tali da escludere o ridurre...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4569 del 3 luglio 2019
«Nel processo amministrativo il ricorso cumulativo, pur non essendo precluso in astratto ha carattere eccezionale, che si giustifica se ricorre una connessione oggettiva tra gli atti impugnati, in quanto riferibili ad una stessa ed unica sequenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1683 del 26 febbraio 1999
«Il principio operante per le locazioni di immobili ad uso non abitativo della libera determinazione convenzionale del canone, trova deroga nell’art. 32 della legge 27 luglio 1978, n. 392 per le clausole di aggiornamento del potere di acquisto...»