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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8421 del 4 maggio 2004
«Nel quadro del principio per cui non può essere attribuita la rappresentanza processuale quando non risulti conferita al medesimo soggetto anche la rappresentanza sostanziale in ordine al rapporto dedotto in giudizio, deve escludersi che il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5562 del 6 marzo 2009
«Il ricorso per cassazione avverso il decreto di rigetto del reclamo proposto nei confronti del decreto di chiusura del fallimento deve essere notificato al curatore fallimentare, essendo lo stesso legittimato nonostante la chiusura del fallimento,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16930 del 8 luglio 2013
«L'interventore adesivo non ha un'autonoma legittimazione ad impugnare (salvo che l'impugnazione sia limitata alle questioni specificamente attinenti la qualificazione dell'intervento o la condanna alle spese imposte a suo carico), sicché la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 311 del 26 febbraio 1965
«Prove scritte idonee alla concessione del decreto ingiuntivo, ex art. 634, secondo comma c.p.c., sono gli estratti autentici delle scritture contabili di cui all'art. 2214 e ss. c.c., purché bollate e vidimate. L'estratto per copia autentica di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4296 del 4 febbraio 2004
«La disciplina relativa alla successione delle leggi penali (art. 2 c.p.) si applica qualora la disposizione richiamata da una «norma penale in bianco» sia modificata o abrogata, ovvero nell'ipotesi in cui venga modificata una norma «definitoria» —...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25311 del 7 giugno 2004
«Ai fini della configurabilità della cooperazione nel delitto colposo, prevista dall'art. 113 c.p., è sufficiente la coscienza, da parte del soggetto, dell'altrui partecipazione all'azione, ma non è necessaria la conoscenza delle specifiche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17574 del 19 dicembre 1989
«Quantunque sia astrattamente configurabile il concorso tra il reato di banda armata e quello di detenzione delle armi in dotazione alla banda, la semplice qualità di promotore, organizzatore, costitutore o dirigente non è da sola sufficiente a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15371 del 21 novembre 1990
«Non integra la causa di giustificazione prevista dall'art. 51 c.p. l'ordine impartito dal dirigente di una casa privata di ricovero per anziani, neanche sotto il profilo dell'esimente putativa.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19802 del 9 maggio 2009
«Integra il reato di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria non solo la falsa diagnosi di patologie inesistenti, ma anche la falsa diagnosi di una maggiore gravità di patologie esistenti. (Fattispecie in cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5139 del 5 maggio 1995
«In virtù del principio sancito dall'art. 40, cpv. c.p. può essere chiamato a rispondere di omicidio preterintenzionale il funzionario di polizia che sia assente dal luogo ove il fatto si è verificato, violando l'obbligo di impedire che la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5105 del 28 aprile 2000
«In materia di falso, per poter qualificare come certificato amministrativo un atto proveniente da un pubblico ufficiale, devono concorrere due condizioni: a) che l'atto non attesti i risultati di un accertamento compiuto dal pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27699 del 20 maggio 2010
«In tema di opere soggette a presentazione di denuncia di inizio attività (DIA), assume la qualità di persona esercente un servizio di pubblica necessità e risponde, quindi, del reato di falsità ideologica in certificati, il progettista che, nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 56 del 8 gennaio 2015
«L'assegnazione del dirigente comunale ad un diverso ufficio, pure dirigenziale, esula dalla problematica del demansionamento, trattandosi, ove vi sia stata manifestazione di volontà punitiva e ritorsiva del datore di lavoro, di "assegnazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19778 del 19 settembre 2014
«In tema di dequalificazione professionale, il giudice del merito, con apprezzamento di fatto incensurabile in cassazione se adeguatamente motivato, può desumere l'esistenza del relativo danno, di natura patrimoniale e il cui onere di allegazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3390 del 15 dicembre 2000
«L'uso del telefono d'ufficio per comunicazioni private, comportando l'appropriazione in via definitiva degli impulsi elettrici mediante i quali avviene la trasmissione della voce, rende astrattamente configurabile a carico del responsabile non il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4073 del 30 marzo 1999
«Ricorrono gli estremi del reato di concussione per induzione allorché il pubblico ufficiale, con abuso dei poteri derivantegli dalla qualità di dirigente della sezione circoscrizionale dell'ufficio del lavoro, profittando della situazione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38698 del 22 novembre 2006
«La circostanza aggravante prevista dall'art. 319 bis c.p. (avere conferito pubblici impieghi, stipendi o pensioni o stipulato contratti interessanti la P.A. di appartenenza) si applica anche ai dirigenti di aziende municipalizzate in relazione ai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8117 del 12 luglio 2000
«A fronte della legittima richiesta di compimento di un atto d'ufficio rientrante fra quelli previsti dall'art. 328, comma 1, c.p., il rifiuto opposto dal destinatario di detta richiesta non può trovare giustificazione nell'asserita inosservanza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4358 del 6 agosto 1996
«Commettere il reato di favoreggiamento e quello di elusione di pena per proteggere la latitanza di un dirigente di un'associazione per delinquere di stampo mafioso, proprio in quanto tale, ha diretta influenza sull'esistenza dell'organismo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 27881 del 30 giugno 2003
«Anche a seguito della privatizzazione del pubblico impiego, l'atto di collocamento in aspettativa, adottato da un dirigente amministrativo, costituisce atto pubblico, in quanto espressione di potere autoritativo e certificativo incidente sul...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30314 del 18 luglio 2008
«Integra il delitto di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p. ) la condotta del pubblico ufficiale che renda un'attestazione difforme dalla realtà nell'esercizio di una potestà certificativa inerente all'esercizio delle funzioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32445 del 26 giugno 2004
«La sottoscrizione, da parte del dirigente di un ufficio pubblico (nella specie Conservatoria del Registro — Archivio Notarile), dei fogli di presenza dei dipendenti, effettuata in assenza di un effettivo controllo del personale in ufficio, non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2091 del 12 ottobre 1995
«In tema di falso ideologico in atto pubblico (art. 479 c.p.), sussistono i gravi indizi di colpevolezza di cui all'art. 273 c.p.p., che consentono l'adozione delle misure cautelari, quando taluni funzionari comunali, per bilanciare le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6381 del 1 giugno 1994
«In tema di falsità, costituiscono atti pubblici le attestazioni di riconoscimento di debiti effettuati dal coordinatore sanitario di un'Unità sanitaria locale. (Fattispecie ex art. 479 c.p., nella quale la Suprema Corte ha evidenziato che è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21839 del 29 maggio 2008
«Integra il delitto di falso ideologico del pubblico ufficiale in atto pubblico e non quello di cui all'art. 480 c.p. (falso ideologico in autorizzazioni amministrative ) la condotta dell'assistente dell'ufficio sanitario locale, il quale formi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37589 del 12 ottobre 2007
«Il pubblico amministratore committente non perde, in conseguenza dell'appalto dei lavori di manutenzione e sorveglianza delle strade, l'obbligo di vigilanza la cui omissione è fonte di responsabilità qualora concorrano le circostanze della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6486 del 3 giugno 1995
«In tema di sicurezza antinfortunistica, il compito del datore di lavoro, o del dirigente cui spetta la «sicurezza del lavoro», è molteplice e articolato, e va dalla istruzione dei lavoratori sui rischi di determinati lavori e dalla necessità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 39623 del 26 ottobre 2007
«Il dirigente del servizio manutenzione strade del comune risponde del reato di lesioni colpose in merito alle lesioni riportate da un pedone in seguito alla caduta causata da una fenditura aperta nel manto stradale e non segnalata. (In motivazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37642 del 12 ottobre 2007
«L'amministratore o il legale rappresentante di un ente pubblico o privato non può essere automaticamente ritenuto responsabile, a causa della carica ricoperta, di tutti gli eventi penalmente rilevanti verificatisi nella gestione dell'ente, qualora...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8585 del 28 luglio 2000
«In materia di prevenzione infortuni ed igiene sul lavoro nell'ambito di un ente pubblico territoriale, quale un comune, attesa la posizione di garanzia del sindaco — e degli assessori, la delega di funzioni in favore di altri soggetti, quale il...»