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Corte costituzionale, sentenza n. 85 del 26 febbraio 1990
«...). Essendo, dunque, un obiettivo comune allo Stato e alle Regioni, la difesa del suolo può essere perseguita soltanto attraverso la via della cooperazione fra l'uno e gli altri soggetti. Naturalmente le forme della cooperazione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 376 del 30 dicembre 2003
«Trattandosi di norma appartenente ad un ambito materiale riservato alla competenza esclusiva dello Stato e considerata la natura eminentemente tecnica della disciplina di coordinamento statale, va escluso che il principio di leale...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 159 del 27 giugno 2012
«Resta assorbita l'ulteriore censura. È costituzionalmente illegittimo l'art. 11 della L.R. n. 41 del 2011, Toscana, in quanto nell'estendere la nozione di acque superficiali, quale delineata dal legislatore statale, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16806 del 13 agosto 2015
«I criteri di riparazione del danno ambientale stabiliti dall'art. 311, D.Lgs. n. 152/2006 si applicano anche alle controversie ancora in corso, nonostante possano riferirsi anche a fatti anteriori alla data di applicabilità della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4550 del 25 febbraio 2010
«In materia di concessioni di derivazione a scopo idroelettrico, mentre spetta alle Regioni - in base agli artt. 86 e 89 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112, ed all'art. 12 del D.Lgs. 16 marzo 1999, n. 79 - il potere di emanare i...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 246 del 24 luglio 2009
«...idriche, del controllo sull'impatto delle attività umane sullo stato delle acque (sentenza n. 232 del 2009). La disposizione attiene, dunque, alla materia della tutela dell'ambiente, di competenza legislativa esclusiva dello Stato.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 251 del 24 luglio 2009
«L'art. 91 del D.Lgs. n. 152/2006 ha assegnato un ruolo primario alla funzione statale di individuazione delle cosiddette «aree sensibili», precedentemente riconosciuta solo alle Regioni sulla base del sistema normativo...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 254 del 15 luglio 2010
«L'art. 9 della L.R. 11 agosto 2009, n. 16, Friuli-Venezia Giulia, reca una disciplina che viola la competenza dello Stato nella materia della "tutela dell'ambiente" ed è quindi illegittimo. L'art. 15 della L.R. 11 agosto 2009, n....»
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Corte costituzionale, sentenza n. 254 del 30 luglio 2009
«Invero, premesso che non è contestabile che la specificazione delle caratteristiche da monitorare attenga direttamente alla tutela dell'ambiente, poiché la scelta di un aspetto piuttosto che di un altro influisce direttamente nella definizione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 233 del 23 luglio 2009
«Inoltre, nella materia ambientale, lo Stato non è vincolato a stabilire solo norme di principio quando sussista la concomitante possibilità per le Regioni di intervenire nell'esercizio delle loro competenze in tema di tutela della salute e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35888 del 3 ottobre 2006
«La definizione di "scarico" contenuta nel D.Lgs. n. 152 del 2006 non prevede, come mezzo essenziale per l'esecuzione dello stesso, la presenza di tubazioni o apparecchiature speciali costituenti vera e propria "condotta",...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26543 del 2 luglio 2008
«La modifica alla nozione di "scarico" dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 è strumentale unicamente a riaffermare la nozione di scarico "diretto", riproponendo in forma più chiara e netta la distinzione esistente tra la nozione di acque di...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. I, sentenza n. 251 del 31 maggio 2018
«Ai fini della fissazione dell'importo della penalità, i criteri di base da prendere in considerazione per garantire la natura coercitiva di quest'ultima, in vista di un'applicazione uniforme ed effettiva del diritto dell'Unione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35138 del 18 giugno 2009
«Sono da considerarsi rifiuti allo stato liquido, soggetti alla disciplina dell'art. 256 D.Lgs. n. 152 del 2006, i reflui stoccati in attesa di un successivo smaltimento, fuori del caso delle acque di scarico, ovvero di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 61 del 5 marzo 2009
«Valle d'Aosta 3 dicembre 2007 n. 31, in relazione all'art. 117 comma 2 lett. s) Cost., il quale prevede che "i materiali inerti da scavo non costituiscono rifiuti e non sono assoggettati alle disposizioni di cui al D.Lgs. n....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 33538 del 27 dicembre 2018
«Il principio di precauzione sancito dall'ordinamento eurounitario in materia ambientale - del quale costituisce applicazione l'art. 12-bis del R.D. n. 1775 del 1933, come sostituito dall'art. 96, comma 3, del D.Lgs. n. 152 del 2006...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 28 del 26 febbraio 2013
«...mero utilizzo della stessa, con la conseguenza che la relativa disciplina deve considerarsi attratta nella competenza esclusiva dello Stato, ai sensi dell'art. 117, secondo comma, lettera s), Cost., relativa alla tutela dell'ambiente.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3789 del 5 giugno 2019
«Allo Stato è riconosciuta la potestà di stabilire un limite massimo di durata delle concessioni, la quale è correlata all'attività di tutela dell'ambiente, che in materia di concessioni delle acque termali e minerali è...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 14 gennaio 2010
«Il riparto delle competenze tra Stato e Regioni in materia di acque minerali e termali, dipende dalla distinzione tra uso delle acque minerali e termali, di competenza regionale residuale, e tutela ambientale delle stesse...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18218 del 17 maggio 2005
«Il c.d. "scarico indiretto" non è più considerato scarico, ma viene classificato come "rifiuto liquido costituito da acque reflue" ed è sottoposto alla disciplina dei rifiuti; d'altra parte lo scarico diretto di reflui liquidi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33839 del 4 settembre 2007
«Le acque meteoriche delle aree esterne di un'azienda in mancanza di apposita disciplina regionale, stante il chiaro tenore letterale della norma, non possono essere equiparate - come acque di dilavamento (seppure contaminate) -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22758 del 15 giugno 2010
«Nel caso in cui la condotta contestata consista nell'avere l'imputato, quale titolare di un frantoio oleario, effettuato in un fiume scarichi di acque reflue industriali non autorizzati, sono palesemente infondate le sollevate...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2246 del 16 gennaio 2008
«La disciplina applicabile allo smaltimento dei rifiuti allo stato liquido, derivanti da attività ospedaliera, continua ad essere quella relativa agli scarichi di cui alla sez. II, parte terza, del D.Lgs. n. 152/2006 e non quella in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27071 del 4 luglio 2008
«Integrano il reato di deposito di rifiuti allo stato liquido la raccolta in una vasca ed il successivo spandimento incontrollato sul suolo degli effluenti derivanti da attività agricola o da allevamento del bestiame, non...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 84 del 15 maggio 2015
«Non spetta alla Giunta regionale dell'Abruzzo prevedere che la movimentazione di materiali in ambiente marino, inferiore alla soglia dei 25.000 metri cubi, non è soggetta ad autorizzazione, ma ad una mera comunicazione...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 187 del 15 giugno 2011
«È costituzionalmente illegittimo l'art. 30 della L.R. 15 novembre 2010, n. 16 della Regione Marche, in quanto la disciplina regionale (che, in relazione agli scarichi di acque urbane per l'adeguamento e la realizzazione di impianti di...»
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Corte di Giustizia dell'Unione Europea, Sez. VII, sentenza n. 264 del 31 gennaio 2008
«Non realizzando per ogni zona idrografica situata sul suo territorio un'analisi delle sue caratteristiche, uno studio delle incidenze dell'attività umana sullo stato delle acque di superficie e delle acque sotterranee come pure un'analisi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5741 del 27 febbraio 2019
«La parte che si sia vista rigettare dal giudice le proprie richieste istruttorie ha l'onere di reiterarle, in modo specifico, quando precisa le conclusioni, senza limitarsi al richiamo generico dei precedenti atti difensivi, poiché, diversamente,...»
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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27471 del 28 ottobre 2019
«Al fine di superare la prescrizione presuntiva, il giuramento decisorio da deferirsi al debitore deve essere formulato in modo chiaro e specifico e deve includere la tesi difensiva sostenuta dal debitore stesso, in modo che, a seguito della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27895 del 24 novembre 2008
«In tema di disciplina dell'inquinamento idrico, nel vigore della legge n. 319 del 1976 (cosiddetta legge Merli), gli scarichi provenienti da insediamenti civili, se non confluenti in pubbliche fognature, e preesistenti...»