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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5535 del 8 giugno 1994
«Con riguardo a contratto di assicurazione della responsabilità civile del proprietario di un fabbricato, la clausola di polizza, la quale delimiti l'obbligazione dell'assicuratore in relazione al valore dell'immobile, implicando una riduzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15408 del 10 agosto 2004
«In tema di risarcimento dei danni, se il danneggiato si costituisce parte civile nel procedimento penale, la sentenza irrevocabile di condanna pronunciata in seguito a dibattimento spiega efficacia di giudicato nel confronti suoi e di quanti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2707 del 12 febbraio 2004
«Le norme (art. 2697 ss.) poste dal libro VI, titolo II del codice civile regolano le materie: a) dell'onere della prova; b) dell'astratta idoneità di ciascuno dei mezzi in esse presi in considerazione all'assolvimento di tale onere in relazione a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 898 del 14 dicembre 1999
«Nel quadro del principio, espresso nell'art. 116 c.p.c., di libera valutazione delle prove (salvo che non abbiano natura di prova legale), il giudice civile ben può apprezzare discrezionalmente gli elementi probatori acquisiti e ritenerli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2157 del 14 febbraio 2012
«L'assoluzione del testimone dal reato di falsa testimonianza in sede penale non rende di per sé veritiera la dichiarazione resa dal medesimo in sede civile; indipendentemente dalla formula assolutoria, infatti, non viene meno, in capo al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25623 del 23 ottobre 2008
«In materia di prova civile, se è vero che le dichiarazioni del confitente non costituiscono prova piena dei fatti riferiti, allorchè siano favorevoli al dichiarante, tuttavia esse possono concorrere, unitamente ad altri elementi, alla formazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10650 del 24 aprile 2008
«Il giudice civile può trarre argomenti di prova, ai sensi dell'art. 116, secondo comma, c.p.c., da un documento proveniente dal difensore, formato in altro giudizio, in rapporto al comportamento processuale della parte che non ne abbia contestato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7011 del 27 maggio 2000
«Nei giudizi in materia di invalidità civile, la non presentazione dell'interessato alla visita disposta dal consulente tecnico d'ufficio può far ritenere insussistente la prova in ordine al dedotto stato invalidante solo se concorre la mancanza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 8 gennaio 2007
«In materia di prova documentale nel processo civile, non esistendo un principio di «immanenza» della prova documentale nel processo e dovendo anche il giudice del gravame decidere la causa juta alligata et probata, procedendo ad un autonomo e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23446 del 5 novembre 2009
«La sentenza civile, oltre a produrre gli effetti propri del giudicato, può avere, anche rispetto ai terzi che non furono parti del giudizio, la diversa efficacia di prova documentale in ordine alla situazione giuridica che abbia formato oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15112 del 17 giugno 2013
«In applicazione del principio di autonomia e separazione dei giudizi penale e civile, il giudice civile investito della domanda di risarcimento del danno da reato deve procedere ad un autonomo accertamento dei fatti e della responsabilità con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10055 del 27 aprile 2010
«Il giudice civile, in presenza di una sentenza penale di condanna non definitiva, può trarre elementi di convincimento dalle risultanze del procedimento penale, in particolare utilizzando come fonti le prove raccolte e gli elementi di fatto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5009 del 2 marzo 2009
«In forza del principio dell'unità della giurisdizione, il giudice civile può utilizzare come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale conclusosi con sentenza di non doversi procedere per intervenuta amnistia o per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6047 del 16 aprile 2003
«Ne consegue che non può farsi discendere dalla sentenza di cui all'art. 444 c.p.p. la prova della ammissione di responsabilità da parte dell'imputato e ritenere che tale prova sia utilizzabile nel procedimento civile. (Nella specie, la S.C. ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5855 del 9 maggio 2000
«L'esistenza della sentenza civile è determinata (salvo ipotesi particolari, quale quella del rito del lavoro, ovvero dei riti ad esso legislativamente equiparati o specialmente disciplinati), dalla sua pubblicazione mediante deposito nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6161 del 5 luglio 1996
«Ad eccezione di particolari ipotesi (come nel rito del lavoro, ovvero nei riti ad esso legislativamente equiparati e specialmente disciplinati), l'esistenza della sentenza civile è determinata dalla sua pubblicazione mediante deposito nella...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14669 del 1 ottobre 2003
«La disposizione dettata dall'art. 1469 bis, terzo comma, numero 19, c.c. — che, avendo natura di norma processuale, si applica nelle cause iniziate dopo la sua entrata in vigore, anche se relative a controversie derivanti da contratti stipulati...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3074 del 3 marzo 2003
«La nullità derivante da vizio di costituzione del tribunale regionale delle acque pubbliche - conseguente alla declaratoria di illegittimità costituzionale (con la sentenza n. 353 del 2002) dell'art. 138 del R.D.11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11228 del 28 agosto 2000
«In materia di assicurazione della responsabilità civile, la clausola che esclude dal novero dei danni indennizzabili una categoria di danni non è idonea ad escludere anche quelli, riconducibili alla categoria del danno indennizzabile, che nello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1962 del 24 marzo 1984
«In tema di assicurazione di responsabilità civile per danni prodotti a terzi da cose, il valore dell'edificio per il quale l'assicurato intende essere coperto da assicurazione non incide né sul rischio in senso tecnico (cioè sulla probabilità di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1399 del 10 febbraio 1987
«Il difetto temporaneo di giurisdizione del giudice ordinario, circa le pretese creditorie nei confronti di impresa sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, per improponibilità della relativa domanda fino a quando il credito non sia passato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2572 del 23 marzo 1996
«L'opera prestata dal professionista (nella specie, architetto) su incarico del curatore fallimentare, nella qualità di consulente tecnico di parte in un procedimento civile per regolamento di confini, esula da quella pertinente alla figura del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10036 del 25 maggio 2004
«In materia di responsabilità civile, la domanda dell'assicurato di essere tenuto indenne anche oltre il limite massimale di polizza, per mala gestio dell'assicuratore, deve essere espressamente formulata, non potendo ritenersi implicita nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6340 del 26 giugno 1998
«Il regime dell'assicurazione della responsabilità civile contenuto nell'art. 1917 c.c. — non modificato, per quanto attiene al rapporto tra assicurato e assicuratore, dall'art. 18 della legge sulla assicurazione della Rca 24 dicembre 1969, n. 990,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18656 del 5 dicembre 2003
«L'assicuratore per la responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli a motore che voglia contenere l'obbligazione di risarcimento nei limiti del massimale di polizza ha l'onere di indicare quali siano detti limiti e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6799 del 5 maggio 2003
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'obbligazione diretta dell'assicuratore (o dell'impresa designata alla liquidazione dei danni a carico del Fondo di garanzia per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7557 del 4 giugno 2001
«La responsabilità dell'assicuratore della responsabilità civile è configurabile solo quando l'assicuratore ometta di pagare o di mettere a disposizione del danneggiato il massimale nonostante che i dati obiettivi conosciuti consentano di desumere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10696 del 27 settembre 1999
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, è configurabile la responsabilità dell'assicuratore per mala gestio quando egli rifiuti ingiustificatamente di addivenire ad una transazione ragionevole e vantaggiosa proposta dal danneggiato,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2525 del 6 marzo 1998
«Nell'assicurazione della responsabilità civile, sulle somme dovute dall'assicuratore all'assicurato in adempimento dell'obbligo di manlevarlo ai sensi dell'art. 1917 c.c. vanno corrisposti, a decorrere dalla costituzione in mora gli interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5242 del 15 marzo 2004
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, le spese giudiziali al cui pagamento l'assicurato venga condannato in favore del danneggiato vittorioso costituiscono un accessorio dell'obbligazione risarcitoria e, ai sensi dell'art. 1917...»