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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 400 del 11 gennaio 2007
«Ai fini dell'art. 705, comma 2, lett. a) c.p.p., non sono censurabili, sotto il profilo della contrarietà a disposizioni fondamentali dell'ordinamento italiano, le norme del diritto processuale penale straniero riguardanti le notificazioni e i...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2690 del 9 agosto 1999
«In tema di procedimento estradizionale, il giudice di legittimità è competente anche per il merito ai sensi dell'art. 706 c.p.p., pur tuttavia la prevista estensione di competenza non può giungere fino al punto da fare carico alla Corte di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10110 del 22 marzo 2006
«In tema di estradizione per l'estero, qualora la consegna dell'estradando allo Stato richiedente sia sospesa non per la ritenuta necessità, da parte del Ministro della Giustizia, del previo soddisfacimento delle esigenze di giustizia italiane, ma...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41540 del 18 dicembre 2006
«Qualora il Ministro della giustizia sospenda, a norma dell'art. 709 c.p.p., l'esecuzione della estradizione «a soddisfatta giustizia italiana», non sono applicabili alle misure coercitive in corso di esecuzione all'atto della sospensione i termini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36549 del 23 settembre 2003
«In tema di estradizione per l'estero, poiché nell'ambito della disciplina del procedimento estradizionale alla custodia cautelare è assegnata una funzione strumentale rispetto alla consegna dell'estradando, ove il Ministro della Giustizia sospenda...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35658 del 17 settembre 2003
«In tema di estradizione per l'estero, ove il Ministro della Giustizia sospenda l'esecuzione dell'estradizione a norma dell'art. 709 c.p.p., la misure coercitiva a cui l'estradando è eventualmente sottoposto va revocata, venendo a mancare, almeno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2931 del 17 luglio 1995
«In tema di misure cautelari personali, una volta esaurito il relativo procedimento giurisdizionale relativo alla estradizione verso uno Stato estero, in forza del richiamo operato dall'art. 714, comma 2, c.p.p., devono ritenersi operanti i termini...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15439 del 24 aprile 2002
«In tema di estradizione, la detenzione cautelare subita dal cittadino all'estero è computabile ai fini dei termini complessivi di custodia cautelare e non anche dei termini di fase, ai sensi dell'art. 722 c.p.p., a prescindere dall'esito della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1417 del 27 giugno 1995
«In tema di estradizione dall'estero, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 722 c.p.p., che stabilisce — ai fini della durata della custodia cautelare — che si abbia riguardo non ai termini massimi di fase,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2832 del 20 novembre 1998
«In tema di estradizione per l'estero, ove il Ministro di grazia e giustizia, per sua insindacabile scelta politica, sospenda l'esecuzione dell'estradizione a norma dell'art. 709 c.p.p., la misura coercitiva a cui l'estradando è eventualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15998 del 10 maggio 2006
«Non può essere oggetto dell'istanza di restituzione in termini ex art. 175 c.p.p., come novellato dalla legge n. 60 del 2005, la sentenza pronunziata, ai sensi dell'art. 734 c.p.p. e all'esito di una procedura camerale, dalla Corte d'appello che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3046 del 13 febbraio 2007
«Il principio sancito dall'art. 5 c.p.c., secondo cui i mutamenti di legge intervenuti nel corso del giudizio non assumono rilevanza ai fini della giurisdizione, la quale si determina con riguardo alla legge vigente al momento della proposizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 451 del 12 gennaio 2006
«Ai sensi dell'art. 7, comma terzo n. 1, c.p.c., il giudice di pace è competente, senza limite di valore, per le cause relative ad apposizione di termini ed osservanza delle distanze stabilite dalla legge, dai regolamenti e dagli usi riguardo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6341 del 23 novembre 1982
«La domanda diretta all'eliminazione dell'incertezza del confine tra due fondi e, in via meramente conseguenziale, all'apposizione dei relativi termini costituisce azione di regolamento di confini, e non azione per apposizione di termini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6064 del 18 dicembre 1978
«L'azione proposta per ottenere il ricollocamento dei segni di confine contro l'autore della illecita demolizione e rimozione di essi non è la tipica azione per apposizione di termini, data nei confronti del proprietario vicino per ottenere il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 859 del 26 gennaio 2000
«Il conferimento al giudice di pace della competenza senza limiti di valore per le cause, tra proprietari confinanti, relative - oltre che all'apposizione di termini - all'osservanza delle distanze riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7695 del 19 luglio 1999
«Ai fini della competenza per valore il cumulo delle domande, ai sensi dell'art. 10 c.p.c., concerne soltanto l'ipotesi di più domande intese come pretese ben distinte tra loro, aventi ciascuna una propria individualità, mentre rimangono assorbite...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1968 del 22 febbraio 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per i danni causati dalla circolazione nel territorio della Repubblica dei veicoli a motore e dei natanti immatricolati o registrati in Stati esteri, la disposizione contenuta nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8154 del 18 agosto 1998
«In tema di disciplina dell'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli ed in relazione agli illeciti amministrativi previsti, con riferimento ai sinistri con soli danni a cose, a carico degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18242 del 3 luglio 2008
«Nel caso in cui la vittima di un sinistro stradale convenga cumulativamente in giudizio l'assicuratore del responsabile, il proprietario ed il conducente del veicolo, quest'ultimo non è un litisconsorte necessario, e la domanda eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5865 del 17 novembre 1984
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale, qualora il pagamento del prezzo della vendita non sia avvenuto contestualmente alla consegna della cosa presso il compratore, trova applicazione la regola generale del pagamento al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18401 del 19 agosto 2009
«Nel sistema della legge sull'assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione di veicoli, in caso di sinistro causato da veicolo non coperto da assicurazione non vi è solidarietà passiva tra il Fondo di garanzia per le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4010 del 23 febbraio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, la comunicazione, di cui all'art. 25, secondo comma, della legge n. 990 del 1969 costituisce una denuntiatio litis,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4943 del 2 marzo 2010
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, l'art. 26 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 ("ratione temporis" applicabile nella specie), che estende all'azione...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16382 del 26 luglio 2011
«A norma dell'art. 30 bis c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza n. 147 del 2004 della Corte costituzionale, le azioni civili concernenti le restituzioni e il risarcimento del danno da reato, delle quali - indipendentemente dal fatto che un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8316 del 21 agosto 1998
«La regola posta dall'art. 33 c.p.c., a termini della quale le cause contro più persone che, a norma degli artt. 18 e 19 dovrebbero essere proposte davanti al giudice del luogo di residenza o di domicilio di una di esse, possono essere proposte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2157 del 26 marzo 1986
«L'esplicita domanda di una delle parti, occorrente, ai sensi dell'art. 34 c.p.c., per la trasformazione della questione pregiudiziale in causa pregiudiziale, deve risultare in modo inequivoco dalle deduzioni e conclusioni della parte interessata....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17461 del 1 agosto 2006
«In relazione al bene-salute è individuabile un «nucleo essenziale» in ordine al quale si sostanzia un diritto soggettivo assoluto e primario, volto a garantire le condizioni di integrità psico-fisica delle persone bisognose di cura allorquando...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 28549 del 2 dicembre 2008
«In tema di concessione in uso esclusivo a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia relativa agli obblighi derivanti da rapporti di natura privatistica che accedono a quello di concessione - come il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2185 del 27 febbraio 1998
«La sanzione pecuniaria amministrativa comminata con provvedimento amministrativo per l'esercizio del diritto di sciopero in violazione delle prescrizioni poste dalla legge 12 giugno 1990, n. 146 (in tema di sciopero nei servizi pubblici...»