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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20287 del 23 luglio 2008
«L'accessione del possesso della servitù, ai sensi dell'art. 1146, secondo comma, cod. civ., si verifica, a favore del successore a titolo particolare nella proprietà del fondo dominante, anche in difetto di espressa menzione della servitù nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8502 del 22 aprile 2005
«In tema di accessione nel possesso, di cui all'art. 1146, secondo comma, c.c., affinché operi il trapasso del possesso dall'uno all'altro dei successivi possessori e il successore a titolo particolare possa unire al proprio il possesso del dante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13695 del 17 settembre 2003
«In tema di acquisto del diritto di proprietà o di altro diritto reale per effetto di usucapione, l'accessione al possesso del dante causa, prevista dall'art. 1146 c.c. presuppone l'identità del contenuto e del tipo di possesso esercitato dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9884 del 12 novembre 1996
«Oggetto di un contratto di compravendita può essere solo il trasferimento della proprietà di una cosa o di un altro diritto; con la conseguenza che detto contratto non può avere ad oggetto il trasferimento del possesso di un immobile in sé e per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3840 del 4 agosto 1978
«In regime tavolare, l'acquirente da chi non è proprietario dell'immobile venduto non può unire il possesso dell'autore del trasferimento al proprio perché, mancando l'intavolazione a favore del dante causa ed avendo l'iscrizione nel libro...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8587 del 5 maggio 2004
«In materia di indebito oggettivo, ai fini della decorrenza degli interessi ai sensi dell'art. 2033 c.c. e della rilevanza dell'eventuale maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma, c.c., rileva una nozione di buona fede in senso soggettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8918 del 20 agosto 1991
«A differenza dell'art. 701 del c.c. abrogato, che esigeva, per la sussistenza del possesso di buona fede, il concorso di tre elementi, e cioè l' animus rem sibi habendi, un titolo - anche viziato - idoneo, in astratto, a trasferire il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1446 del 19 febbraio 1985
«La buona fede, che qualifica il possesso idoneo ex art. 1148 c.c. a determinare l'acquisto dei frutti della cosa posseduta fino al giorno della domanda giudiziale di restituzione, da una parte si presume ( ex art. 1147, terzo comma, c.c.)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6489 del 22 marzo 2011
«Colui il quale abbia acquistato il possesso di un fondo agricolo a titolo di esecuzione anticipata di un contratto preliminare non è possessore di esso, ma mero detentore qualificato. Ne consegue che, dichiarato nullo il contratto preliminare, al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17245 del 22 luglio 2010
«La norma dell'art. 1150 c.c., che attribuisce al possessore, all'atto della restituzione della cosa, il diritto al rimborso delle spese fatte per le riparazioni straordinarie ed all'indennità per i miglioramenti recati alla cosa stessa, è di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13259 del 9 giugno 2009
«Il coniuge che, in costanza di matrimonio, abbia provveduto a proprie spese ad eseguire migliorie od ampliamenti dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro coniuge ed in godimento del nucleo familiare, in quanto compossessore ha diritto ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 14 gennaio 2009
«Al comproprietario e compossessore di buona fede di un immobile, che vi abbia eseguito addizioni costituenti miglioramenti (nella specie, costruendo un fabbricato sul terreno acquistato "pro indiviso"), non si applica la normativa dell'art. 936...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4024 del 27 febbraio 2004
«In tema di indennità prevista dall'art. 1150 c.c. a favore del possessore, anche se di mala fede, il diritto, astraendo dall'esistenza di un rapporto contrattuale esistente fra le parti, si correla all'incremento di valore attuale ed effettivo del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16012 del 14 novembre 2002
«Il diritto del possessore di buona fede ad un indennizzo, secondo la previsione dell'art. 1150 c.c., per i miglioramenti arrecati al bene altrui ed esistenti al tempo della restituzione, si correla all'incremento attuale ed effettivo che si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12342 del 22 agosto 2002
«Il diritto ad una indennità per i miglioramenti arrecati alla cosa ed esistenti al tempo della restituzione, il quale si correla all'incremento attuale ed effettivo che si verifica, in conseguenza di tali miglioramenti, nel patrimonio del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7985 del 25 agosto 1997
«La previsione normativa di cui all'art. 1150, comma primo, c.c. accomuna, senza distinzioni di sorta, il possessore di mala fede a quello di buona fede quanto al riconoscimento del diritto al rimborso delle spese per le riparazioni straordinarie,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6278 del 22 giugno 1990
«Al possessore di azioni, il quale aderisca ad un aumento di capitale con denaro proprio, e poi subisca la rivendicazione dei titoli da parte del proprietario, deve riconoscersi l'indennità contemplata dall'art. 1150, secondo e terzo comma, c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9267 del 19 aprile 2010
«Il diritto di ritenzione, che è riconosciuto in via generale nell'art. 1152 cod. civ e si configura come situazione non autonoma ma strumentale all'autotutela di altra situazione attiva generalmente costituita da un diritto di credito, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7692 del 13 luglio 1993
«Il diritto di ritenzione spettante al possessore di buona fede a norma dell'art. 1152 c.c. mira a tutelare la pretesa creditoria al pagamento dell'indennità e, come tale, è ad essa intimamente connesso, per cui allo stesso modo di questa deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15446 del 10 luglio 2007
«Ai fini della prova dell'intervenuta usucapione, la coltivazione di un terreno, in modo pubblico, pacifico, continuo ed ininterrotto per i venti anni richiesti dall'art. 1158 c.c. ben può configurare lo jus possessionis mentre la sussistenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25922 del 29 novembre 2005
«Ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione, il possessore deve esplicare con pienezza, esclusività e continuità il potere di fatto corrispondente all'esercizio del relativo diritto, manifestando — con il puntuale compimento di atti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6910 del 21 maggio 2001
«Nel giudizio promosso dal possessore nei confronti del proprietario onde fare accertare l'intervenuto acquisto del diritto di proprietà per usucapione, la condizione soggettiva del proprietario convenuto il quale abbia ritenuto di conservare le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14368 del 21 dicembre 1999
«Ai fini dell'acquisto della proprietà per usucapione, rileva l' animus possidendi e non il titolo, di talché è compatibile con la situazione di diritto riportata dall'atto, una diversa situazione di fatto atta a consentire comunque l'esercizio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10652 del 13 dicembre 1994
«Il requisito della continuità, necessario per la configurabilità del possesso ad usucapionem (art. 1158 c.c.), si fonda sulla necessità che il possessore esplichi costantemente il potere di fatto corrispondente al diritto reale posseduto e lo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2088 del 14 marzo 1990
«In tema di possesso ad usucapionem, che il codice vigente assoggetta alle stesse condizioni contemplate dal codice del 1865 (con la formula «possesso legittimo»), inclusa quella della pacificità del possesso medesimo, tale requisito non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4206 del 6 maggio 1987
«Anche al fine dell'usucapione, il possesso si deve esteriorizzare in un comportamento univocamente corrispondente all'esercizio della proprietà od altro diritto reale, e, pertanto, specie a fronte di atti del proprietario, che, pur se privi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1019 del 10 aprile 1974
«Perché si abbia possesso ad usucapionem della proprietà di beni immobili o di altri diritti reali di godimento sui beni medesimi, è necessaria la sussistenza di un possesso continuato, ininterrotto, pacifico e pubblico, esercitato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13082 del 9 settembre 2002
«Su di un immobile di proprietà esclusiva di un soggetto può ben crearsi una situazione di con possesso «pro indiviso» tra lo stesso soggetto proprietario ed un terzo, con il conseguente possibile acquisto, da parte di quest'ultimo, della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6818 del 14 dicembre 1988
«L'acquisto per usucapione richiede il possesso effettivo dell'usucapiente per il periodo prescritto dalla legge, ma non anche il possesso esclusivo, con la conseguenza che un'eventuale situazione di compossesso può incidere solo sulla misura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1314 del 14 aprile 1976
«Sebbene il vigente diritto positivo non disciplini espressamente il compossesso pro indiviso, nulla impedisce la possibilità di un esercizio di fatto dell'attività corrispondente alla comunione del diritto di proprietà e, quindi, anche la...»