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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12653 del 11 dicembre 1995
«Nell'espropriazione forzata immobiliare, la nullità derivante dalla omessa pubblicità straordinaria disposta dal giudice dell'esecuzione ai sensi dell'art. 490 c.p.c. con l'ordinanza che dispone l'incanto, idonea a riverberarsi, con effetti anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5621 del 9 giugno 1994
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, il mandatario con procura speciale per la partecipazione all'incanto può compiere tutto il necessario per la realizzazione dell'incarico e può, quindi, anche opporsi alla richiesta di aumento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1814 del 20 marzo 1982
«In tema di espropriazione immobiliare non è affetta da nullità perché contra legem, la convenzione stipulata prima dell'incanto con la quale le parti stabiliscono che una sola di esse concorra, a spese comuni, all'asta del bene espropriato, con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 605 del 2 febbraio 1982
«In tema di espropriazione forzata immobiliare, la previsione dell'art. 579 c.p.c. denegativa per il debitore esecutato dalla legittimazione di fare offerte all'incanto — che non integra un divieto dell'acquisto da parte del debitore — costituendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2910 del 3 maggio 1980
«A norma dell'art. 579 c.p.c. le offerte all'incanto debbono essere effettuate personalmente o per mezzo di mandatario munito di procura speciale, ricomprendendosi nella prima ipotesi ogni caso in cui la partecipazione dell'offerente è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4407 del 23 luglio 1979
«L'art. 579 c.p.c. vieta, con una disposizione di stretta interpretazione, la partecipazione all'asta pubblica del solo debitore esecutato; pertanto, la partecipazione alla predetta asta di un soggetto, nella qualità di persona interposta del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 713 del 16 gennaio 2006
«In tema di espropriazione immobiliare, nel regime antecedente alla legge 14 maggio 2005, n. 80, colui che chieda di prendere parte all'incanto e presti la cauzione, senza poi parteciparvi, ha diritto, se l'incanto vada deserto, alla integrale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11328 del 15 maggio 2009
«In tema di espropriazione forzata, il sistema della vendita all'incanto postula che il prezzo di aggiudicazione sia determinato oggettivamente dalla gara, e quindi che le offerte siano formulate nel corso della stessa: pertanto, nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4615 del 5 settembre 1985
«Nell'esecuzione per espropriazione forzata immobiliare, le irregolarità, che si verifichino in sede di vendita con incanto, o di gara conseguente ad offerta in aumento del sesto, a causa della commissione, con la partecipazione dell'aggiudicatario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2949 del 7 febbraio 2011
«In tema di espropriazione immobiliare - nel regime dell'art. 584 c.p.c. nel testo antecedente le modifiche di cui al d.l. 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modifiche, nella legge 14 maggio 2005, n. 80, e di cui alla legge 28 dicembre 2005, n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 578 del 13 gennaio 2005
«In tema di espropriazione immobiliare, l'offerta alla gara, conseguente all'aumento di sesto ai sensi dell'art. 584 c.p.c., può essere dall'aggiudicatario provvisorio effettuata anche a mezzo di mandatario munito di procura speciale, in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8181 del 28 luglio 1999
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la formulazione di offerte con aumento di sesto successivamente all'incanto rappresenta non già il proseguimento di questo, ma una nuova fase del procedimento di vendita, con necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10971 del 10 dicembre 1996
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'offerta con «aumento di sesto» di cui all'art. 584 c.p.c. non può essere formulata con espressa clausola di revocabilità, sebbene non sia prevista un'esplicita sanzione di nullità al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6063 del 30 maggio 1995
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'offerente all'incanto, il quale non si sia reso aggiudicatario per non aver rilanciato l'offerta superiore, è legittimato a formulare dopo l'incanto un'offerta con l'aumento del sesto sul...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8187 del 22 luglio 1993
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, la fase del rincaro, conseguente alla formulazione di offerte con «aumento di sesto» (art. 584 c.p.c.), rappresenta, non già il proseguimento del precedente (e concluso) incanto, ma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3265 del 11 maggio 1983
«Il termine di dieci giorni previsto dall'art. 584 c.p.c. per le offerte in aumento del prezzo di vendita del bene pignorato trova la sua ratio nell'esigenza di limitare lo stato di incertezza dell'aggiudicato provvisorio e, nel contempo, di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2277 del 24 febbraio 1993
«In tema di espropriazione immobiliare, la mancanza del pubblico avviso dell'offerta più alta, prescritto, nel caso di offerta di acquisto dopo l'incanto (cosiddetto aumento di sesto), dall'ultimo comma dell'art. 584 c.p.c., esaurendo questo la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10684 del 13 ottobre 1995
«Nell'esecuzione per espropriazione immobiliare, la caducazione dell'aggiudicazione provvisoria non è conseguenza dell'offerta del terzo (atto di parte soggetto a verifica giudiziale), ma del provvedimento del giudice dell'esecuzione, che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2226 del 27 febbraio 1998
«Nell'esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'aggiudicatario provvisorio può partecipare alla gara indicata nel secondo comma dell'art. 584 c.p.c. senza necessità di presentare una nuova domanda di acquisto dei beni pignorati e senza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17861 del 31 agosto 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione, ai sensi dell'art. 111, comma settimo, Cost., avverso il provvedimento con cui il giudice, nell'espropriazione forzata immobiliare, dopo che sia stata disposta la vendita con incanto e sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5506 del 8 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata per espropriazione immobiliare, l'inadempimento dell'aggiudicatario nel deposito del prezzo di vendita comporta, ai sensi dell'art. 587 c.p.c., la pronunzia da parte del giudice dell'esecuzione della decadenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8631 del 13 agosto 1999
«Nell'ipotesi di vendita forzata — in cui la legge pone una strettissima interdipendenza tra decadenza dell'aggiudicatario per mancato pagamento, fissazione della nuova vendita e confisca della cauzione — non può invocarsi la sussistenza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5327 del 4 aprile 2003
«In tema di esecuzione forzata immobiliare, con riguardo alla vendita all'incanto l'art. 590 c.p.c. stabilisce che, decorsi dieci giorni dal primo incanto andato deserto, il giudice dell'esecuzione dispone l'audizione delle parti e dei creditori...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3419 del 20 febbraio 2004
«Non è ricorribile per cassazione la sentenza attinente al giudizio sulla convalida del sequestro e sul merito, nella parte in cui non abbia disposto, a carico del custode, l'ordine di presentazione del rendiconto e di deposito delle rendite»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3315 del 18 novembre 1971
«Nelle cause di rendiconto, in mancanza di indicazione o dichiarazione di valore da parte dell'attore, la competenza si presume del giudice adito, ove il convenuto non contesti il valore presunto. Nel caso di contestazione il giudice può ricavare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2396 del 14 aprile 1980
«Nell'espropriazione immobiliare, l'azione promossa dall'aggiudicatario di un immobile (nella specie, fondo rustico) al fine di sentire dichiarare il diritto a conseguire il prezzo di un bene facente parte per accessione dell'immobile aggiudicato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 87 del 7 gennaio 1980
«Il consenso del creditore, che, ai sensi dell'art. 1194 c.c., è necessario perché il pagamento sia imputato al capitale piuttosto che agli interessi e alle spese, non può essere ravvisato nella accettazione, da parte del creditore medesimo, del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4578 del 9 dicembre 1976
«Il provvedimento, con il quale il giudice dell'esecuzione immobiliare statuisce definitivamente sulla spettanza di somme acquisite nel corso della procedura, è un atto esecutivo decisorio. Pertanto, il ricorso con cui la parte interessata chieda...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 6809 del 19 marzo 2013
«In tema di esecuzione forzata su beni indivisi, mentre è consentita l'espropriazione dell'intera quota delle cose comuni spettante ad uno dei comproprietari, limitatamente a tutti i beni di una determinata specie (immobili, mobili o crediti), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12315 del 4 dicembre 1998
«La notificazione dell'atto di pignoramento, se compiuta in luogo diverso dalla residenza del debitore, non è inesistente, ma nulla, e come tale deve essere fatta valere nel termine di cinque giorni dalla conoscenza dell'atto: conoscenza che, nel...»