-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5008 del 8 maggio 1995
«La prescrizione presuntiva annuale prevista dall'art. 2955 n. 5 c.c. dei crediti dei commercianti per il prezzo delle merci vendute a chi non ne fa commercio, né deve destinarle ad impieghi produttivi, non può trovare applicazione se la vendita,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9494 del 11 novembre 1994
«La prescrizione presuntiva annuale del diritto dei commercianti relativamente al prezzo delle merci vendute (art. 2955, n. 5, c.c.) è applicabile soltanto a quei rapporti di compravendita tra commercianti al minuto e consumatori, aventi ad oggetto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9042 del 28 luglio 1992
«La prescrizione di cui all'art. 2956 n. 3 c.c. del diritto al compenso spettante ad un notaio per le sue prestazioni professionali, essendo fondata su di una presunzione legale di pagamento, non può trovare applicazione allorché il debitore abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3886 del 29 giugno 1985
«Nella categoria dei professionisti, i cui diritti per il compenso dell'opera prestata e per il rimborso delle spese correlative, sono assoggettati a prescrizione presuntiva triennale dall'art. 2956 n. 2 c.d., sono compresi soltanto coloro che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3220 del 28 giugno 1978
«Tra i crediti dei notai, relativi agli atti del loro ministero e soggetti alla prescrizione presuntiva di cui all'art. 2956 n. 3 c.c., rientrano non soltanto i crediti per onorari, ma anche tutti quelli per spese affrontate per conto del cliente e...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7378 del 26 marzo 2009
«In tema di prestazioni professionali, la prescrizione del diritto al compenso dei professionisti decorre automaticamente, ai sensi dell'art. 2957 c.c., dalla conclusione della prestazione, la quale fa presumere l'immediata esigibilità del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13774 del 22 luglio 2004
«Il termine della prescrizione del diritto dell'avvocato al compenso, ai sensi degli artt. 2957, secondo comma, c.c., decorre dall'esaurimento dell'affare per il cui svolgimento fu conferito l'incarico, il quale è fondato sul contratto di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6940 del 23 marzo 2010
«La dichiarazione dell'erede, convenuto in giudizio per il pagamento di un debito del defunto soggetto a prescrizione presuntiva, di non essere informato se il debito sia stato o meno estinto dal suo dante causa, implica ammissione dell'avvenuta...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26219 del 15 dicembre 2009
«La proposizione dell'eccezione di prescrizione presuntiva non equivale a riconoscimento del debito oggetto di controversia. in quanto, secondo il disposto di cui all'art. 2959 c.c., l'ammissione della mancata estinzione dell'obbligazione comporta...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21107 del 2 ottobre 2009
«L'eccezione di prescrizione presuntiva non può essere utilmente sollevata dal debitore che abbia ammesso in giudizio che l'obbligazione non è stata estinta, dovendosi ritenere che tale situazione ricorra allorché il debitore neghi l'esistenza, in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7883 del 5 aprile 2006
«A norma dell'art. 2959 c.c., la eccezione di prescrizione presuntiva è incompatibile con qualsiasi comportamento del debitore che importi, sia pure implicitamente, l'ammissione in giudizio che l'obbligazione non è stata estinta. Tuttavia, la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6850 del 18 maggio 2001
«Nell'eccezione di prescrizione presuntiva non può ritenersi compresa anche l'eccezione di prescrizione estintiva, stante l'incompatibilità dei due istituti che si fondano il primo su una presunzione di pagamento ed il secondo sulla semplice...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2124 del 3 marzo 1994
«In tema di spese processuali, il principio della soccombenza va inteso nel senso che soltanto la parte interamente vittoriosa non può essere condannata, nemmeno per una minima quota, al pagamento delle spese stesse, mentre qualora ricorra la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10332 del 19 ottobre 1993
«L'eccezione di prescrizione presuntiva deve essere rigettata se il debitore sostenga di avere soddisfatto il creditore in riferimento ad un rapporto di contenuto diverso e ridotto rispetto a quello oggetto della controversia, con implicita...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19240 del 24 settembre 2004
«Al fine di paralizzare l'eccezione presuntiva di pagamento, unici mezzi idonei sono l'ammissione, da parte del debitore che la opponga, di non avere estinto l'obbligazione, oppure il deferimento al debitore, da parte del creditore del cui diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2311 del 11 giugno 1975
«La facoltà del creditore di definire giuramento, a norma dell'art. 2960 c.c., al debitore che abbia eccepito la prescrizione presuntiva, al fine di far accertare se si sia verificata o meno l'estinzione del debito, è subordinata al concorso delle...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22081 del 22 ottobre 2007
«In tema di prescrizioni presuntive, la relativa eccezione della parte opponente trova rigetto, ai sensi dell'articolo 2959 c.c., anche quando l'ammissione in giudizio che l'obbligazione non è stata estinta è fatta dal suo difensore munito di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18353 del 31 agosto 2007
«Il principio della sottrazione alla decadenza del soggetto incorsovi per cause a lui non imputabili, desumibile dal sistema normativo complessivo e dall'evoluzione giurisprudenziale, deve affermarsi anche in materia di contenzioso tributario, in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2407 del 19 aprile 1982
«La decadenza può essere impedita soltanto mediante il compimento di un atto determinato, insuscettibile di equipollenti, la cui operatività deve permanere durante tutto l'iter necessario al conseguimento dello scopo che gli è proprio; di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8680 del 26 giugno 2000
«La natura perentoria di un termine fissato per l'esercizio di un diritto, non espressamente prevista dalla legge, può desumersi anche in via interpretativa, purché la legge stessa autorizzi tale interpretazione, comminando, sia pure...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3608 del 8 aprile 1998
«Le garanzie di difesa del lavoratore apprestate dalla norma dell'art. 7, comma 5, della legge n. 300 del 1970 possono essere arricchite e accentuate dalla contrattazione collettiva con la previsione di un termine finale per l'adozione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3186 del 25 marzo 1998
«La valutazione, a norma dell'art. 2965 c.c., circa la congruità del termine di decadenza previsto contrattualmente, di competenza del giudice di merito, deve avere riguardo alla brevità dello specifico termine e alla particolare situazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3473 del 23 marzo 2000
«Il principio, desumibile dall'art. 2966 c.c. - secondo cui, allorché l'atto richiesto per impedire una decadenza consista nell'esercizio di un'azione, la tempestiva proposizione della domanda giudiziale, ancorché davanti a giudice incompetente,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7099 del 23 giugno 1995
«Qualora la legge preveda la decadenza da un diritto di credito per il caso di suo mancato esercizio entro un certo termine, la richiesta di un pagamento soltanto parziale è atto di esercizio idoneo ad impedire la decadenza con riguardo all'intera...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2813 del 9 marzo 1993
«Allorché l'atto richiesto per impedire la decadenza consista nell'esercizio di un'azione la tempestiva proposizione della domanda giudiziale non è idonea a conseguire tale effetto nel caso che il processo sia dichiarato estinto, perché...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 15526 del 2 luglio 2009
«In tema di rimborso dei diritti doganali indebitamente corrisposti in contrasto con norme comunitarie, una volta impedita la decadenza, mediante la proposizione della relativa istanza nel termine di cui all'art. 91 del D.P.R. 23 gennaio 1973, n....»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 5 marzo 1987
«Ai sensi dell'art. 2969 cod. civ., la decadenza, di regola, non è rilevabile di ufficio, per cui, in tanto la questione della tempestività dell'azione può sorgere, in quanto l'interessato sollevi la relativa eccezione, la quale deve consistere non...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3494 del 6 marzo 2012
«Ai fini della collocazione di tutti gli interessi contemplati nell'art. 2855 c.c. nello stesso grado del capitale, è possibile che il creditore indichi nella nota d' iscrizione una somma riferita agli interessi stessi, sia limitandola a quelli...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7525 del 15 maggio 2012
«Il provvedimento emesso a conclusione del giudizio di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9233 del 17 aprile 2013
«L'azione surrogatoria di cui all'art. 2900 cod. civ. non può essere esercitata, per la prima volta, attraverso la proposizione del ricorso per cassazione "omisso medio" (senza, cioè, avere esercitato la medesima azione nella precedente sede di...»