-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8519 del 27 settembre 1996
«In tema di proroga dei termini di decadenza in conseguenza del mancato funzionamento di uffici giudiziari, l'effetto retroattivo direttamente riconducibile al disposto legislativo che prevede l'automatica proroga del termine a quindici giorni...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 977 del 8 novembre 1996
«Con riguardo a causa di lavoro decisa in primo grado nelle forme ordinarie, nel passaggio al rito speciale in grado di appello la fissazione dell'udienza di discussione con assegnazione di termine per l'eventuale integrazione degli atti è...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9879 del 12 novembre 1996
«L'opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. è diretta a far valere vizi formali degli atti del processo esecutivo e degli atti preliminari all'esecuzione forzata fra i quali rientra anche il preavviso di rilascio ex art. 608 c.p.c....»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1049 del 4 febbraio 1997
«Nel giudizio per cassazione, sono necessari per l'ammissibilità del controricorso gli elementi indispensabili per la sua identificazione (l'indirizzo alla Corte, l'indicazione delle parti e della sentenza impugnata) e per la validità della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10598 del 28 ottobre 1997
«Il sindacato della Corte di cassazione sulla sentenza del giudice di rinvio, gravata di ricorso per infedele esecuzione dei compiti affidati con la precedente pronunzia di annullamento, si risolve nel controllo dei poteri propri di detto giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11110 del 10 novembre 1997
«Per effetto dell'art. 5 del c.p.c., nella formulazione introdotta con l'art. 2 della legge n. 353 del 1990, secondo cui i mutamenti non solo dello stato di fatto ma anche normativi non incidono sulla competenza, così come determinata dallo stato...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1121 del 6 febbraio 1997
«Il vizio dell'irregolare costituzione del contraddittorio per difetto del potere di rappresentanza in capo ad una delle parti essenziali del processo, configura una situazione di insanabilità assoluta del procedimento che dà luogo a vera e propria...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12794 del 17 dicembre 1997
«Se un'ordinanza fuori udienza – nella specie emessa dal presidente del collegio in accoglimento dell'istanza di anticipo dell'udienza di decisione della causa – è comunicata (art. 134, secondo comma, c.p.c.) presso la cancelleria anziché nel...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13045 del 27 dicembre 1997
«La deduzione di un vizio di motivazione della sentenza impugnata con ricorso per cassazione conferisce al giudice di legittimità non il potere di riesaminare il merito della intera vicenda processuale sottoposta al suo vaglio, bensì la sola...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13049 del 27 dicembre 1997
«Nel rito del lavoro, la prescrizione posta dall'art. 437, comma secondo, c.p.c., secondo cui nel giudizio d'appello non sono ammesse nuove domande ed eccezioni implica la decadenza dalle domande ed eccezioni non proposte tempestivamente in primo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1568 del 20 febbraio 1997
«L'ordinanza di assegnazione del credito pignorato, costituente l'atto finale dell'espropriazione presso terzi, può essere impugnata, anche per quanto attiene ai vizi che inficiano la dichiarazione del terzo, soltanto con l'opposizione agli atti...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1581 del 20 febbraio 1997
«Ne consegue che avvenuta l'immissione in possesso di fondi privati, in virtù di approvazione del progetto di opera pubblica e di autorizzazione all'occupazione, qualora si proceda all'approvazione di variante al fine di rendere l'esecuzione...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2739 del 27 marzo 1997
«La statuizione pronunciata dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sul ricorso proposto ai sensi dell'art. 41 c.p.c. per il regolamento preventivo di giurisdizione costituisce giudicato con efficacia vincolante nel processo nel corso del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 2 maggio 1997
«Il termine previsto dall'art. 617 secondo comma c.p.c. per opporsi ad un atto esecutivo decorre dalla conoscenza legale di esso; pertanto, se la notifica di un atto, normativamente prevista (art. 555 c.p.c.), è invalida, la conoscenza, ai fini di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4241 del 14 maggio 1997
«In sede di legittimità la prospettazione da parte del resistente di eccezioni coinvolgenti questioni pregiudiziali o preliminari o alternative rispetto alle situazioni dedotte dal ricorrente, che abbiano formato oggetto di decisione da parte del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5002 del 5 giugno 1997
«Qualora il tutore dell'interdetto, costituito in giudizio a mezzo di un procuratore, a seguito della morte dell'interdetto e della conseguente estinzione della tutela verificatesi anteriormente alla chiusura della discussione, perda la capacità di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5074 del 6 giugno 1997
«Sebbene l'art. 152 c.p.c. disponga che i termini stabiliti dalla legge sono ordinatori, salvo che questa li dichiari espressamente perentori, non si può da tale norma dedurre che, ove manchi un'esplicita dichiarazione in tal senso, debba...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5303 del 12 giugno 1997
«Tal genere di errore presuppone quindi il contrasto tra due diverse rappresentazioni dello stesso oggetto, emergenti una dalla sentenza e l'altra dagli atti e documenti processuali, purché, da un lato, la realtà desumibile dalla sentenza sia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5672 del 25 giugno 1997
«L'esecuzione di un provvedimento possessorio è inseparabile dal procedimento nel quale esso fu pronunciato, e deve, pertanto, svolgersi nell'ambito dello stesso giudizio, senza dar luogo alla serie procedimentale della esecuzione forzata, onde...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 622 del 22 gennaio 1997
«La cessazione della materia del contendere costituisce il riflesso processuale del venire meno della ragion d'essere della lite, per la sopravvenienza di un fatto che priva le parti di ogni interesse a proseguire il giudizio, ma di per se non da...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6625 del 18 luglio 1997
«Sotto un tal riguardo, trova, in riferimento ad esso, operatività la disposizione di cui all'art. 16 degli usi di borsa, in base alla quale «le contestazioni relative all'esecuzione di ordini devono essere proposte prima dell'inizio della riunione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6664 del 19 luglio 1997
«Non costituisce motivo di inammissibilità del ricorso incidentale la circostanza che, con esso, venga impugnato un provvedimento diverso da quello oggetto del ricorso principale, a condizione che si tratti di provvedimento adottato nello stesso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7397 del 8 agosto 1997
«L'elencazione degli atti in calce o a margine dei quali può essere apposta, a norma dell'art. 83 c.p.c., la procura alle liti non può ritenersi tassativa, tuttavia deve trattarsi pur sempre di atti determinanti l'ingresso della parte in giudizio,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 805 del 27 gennaio 1997
«È eccezionalmente consentita l'impugnazione di una pluralità di sentenze o di provvedimenti, emessi in forma diversa ma con effetti decisori su un conflitto di diritti soggettivi suscettibili di acquistare efficacia definita, esclusivamente nel...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8253 del 29 agosto 1997
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione ex art. 111 Cost., avverso l'ordinanza emessa in sede di reclamo contro il provvedimento con cui sia stato concesso o negato un provvedimento possessorio. Tale ordinanza, infatti, al pari del...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8437 del 3 settembre 1997
«In caso di morte della parte nel corso del processo la legittimazione attiva o passiva si trasmette ai suoi eredi con la conseguenza che il rapporto processuale deve proseguire nei confronti di tutti costoro, ricorrendo un'ipotesi di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8972 del 11 settembre 1997
«La mancanza dell'elezione di domicilio in Roma da parte del ricorrente per cassazione non è causa di inammissibilità del ricorso stesso, poiché l'art. 366 c.p.c. prevede solo che, in tale ipotesi, la notificazione del controricorso e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9549 del 29 settembre 1997
«... il provvedimento del giudice dell'esecuzione dichiarativo della nullità di un atto di pignoramento perché affetto da un vizio di violazione di norma processuale rilevabile di ufficio, in quanto incidente sull'idoneità stessa dell'atto al...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9612 del 1 ottobre 1997
«Nel rito del lavoro il principio per cui il thema decidendum della lite va individuato sulla base degli atti introduttivi non esclude che rispetto alle difese ivi indicate le parti possano in sede di interrogatorio libero prospettarne altre e...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9868 del 10 ottobre 1997
«Non rientrano nel novero di tali legittimati né gli aventi causa, di cui è menzione nell'art. 2909 c.c., cioè coloro che subentrano alle parti, nelle situazioni giuridiche attive o passive sulle quali ha inciso la sentenza opposta, post rem...»