-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5844 del 17 giugno 1997
«L'assegno bancario deve considerarsi cosa smarrita a prescindere dai segni esteriori, percepibili dall'agente, di un precedente legittimo — ma oramai non più esistente — possesso altrui. L'appropriazione di un assegno smarrito integra perciò il...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17393 del 18 dicembre 1989
«L'assegno in bianco di conto corrente non può ritenersi cosa smarrita, agli effetti di cui all'art. 647 c.p., contenendo chiari e intatti i segni esteriori pubblicitari di un possesso legittimo altrui.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4420 del 9 maggio 1985
«L'ipotesi, di cui all'art. 647, n. 1, c.p., ricorre quando concorrono il requisito obiettivo, per il quale la cosa sia stata effettivamente smarrita e sia, perciò, uscita dalla sfera di sorveglianza del possessore, e quello subiettivo, per il...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3646 del 19 marzo 1999
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 647 c.p., cosa smarrita è quella rispetto alla quale il possessore non ha di fatto alcun rapporto o potere materiale e psicologico; una volta accertato l'avvenuto smarrimento, ricorre,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24100 del 16 giugno 2011
«Integra la condotta di furto, e non di appropriazione di cose smarrite, l'apprensione di assegni in bianco di un conto corrente bancario, o anche di carte di credito, che siano smarriti, perché tali oggetti conservano chiari e intatti i segni...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29956 del 17 luglio 2009
«Il delitto di appropriazione indebita di cose smarrite si differenzia dal delitto di ricettazione perché postula sia il requisito obiettivo, per il quale la cosa sia stata effettivamente smarrita e sia, perciò, uscita dalla sfera di sorveglianza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15124 del 31 marzo 2003
«Integra il reato di peculato e non quello di appropriazione aggravata di cose smarrite l'apprensione, da parte di agente della polizia di Stato in servizio presso un aeroporto, di cose custodite in uno zaino rinvenuto presso lo scalo aeroportuale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6417 del 25 giugno 1993
«Quando a seguito di ricerche archeologiche abusive si rinvengano cose prive di interesse culturale ancorché appartenenti ad antiche civiltà, trattandosi di cose mobili di pregio, la loro appartenenza segue le regole del tesoro, appartiene cioè al...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10761 del 13 novembre 1982
«L'impossessamento al fine di trarne profitto di una patente di guida smarrita dal titolare costituisce furto e non appropriazione di cosa smarrita, in quanto la patente, mantenendo chiari ed intatti i segni esteriori pubblicistici del legittimo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12763 del 29 marzo 2011
«L'integrazione della fattispecie di ricettazione richiede il conseguimento, in qualsivoglia modo, del possesso della cosa proveniente da delitto. (In applicazione del principio la Corte ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna fondata...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45569 del 26 novembre 2009
«Il possesso e/o l'uso di un assegno al di fuori delle regole che ne disciplinano la circolazione costituisce elemento di prova, per conformità ai criteri logici e giuridici, del reato di ricettazione, in assenza di plausibili giustificazioni in...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19644 del 16 maggio 2008
«Il delitto di ricettazione ha carattere istantaneo e si consuma nel momento in cui l'agente ottiene il possesso della cosa, non rilevando, a tal fine, il mero accordo tra le parti per la consegna della stessa. (La Corte ha precisato che in caso di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20198 del 5 maggio 2003
«In considerazione della natura istantanea del reato di ricettazione, il quale si consuma nel momento in cui l'agente ottiene il possesso della cosa, nessun rilievo può essere attribuito, a fini della perseguibilità in Italia, al luogo in cui viene...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 857 del 29 marzo 1994
«Atteso il carattere di reato istantaneo che deve riconoscersi alla ricettazione, la quale si consuma all'atto della ricezione della cosa proveniente da delitto, nessun rilievo può essere attribuito, ai fini della determinazione della competenza...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2804 del 16 marzo 1992
«Ai fini del reato di ricettazione, la mancata giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto costituisce prova della conoscenza della sua illecita provenienza.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12249 del 13 dicembre 1988
«Il reato di ricettazione è configurabile in ogni ipotesi di ricezione di beni che costituiscono il profitto patrimoniale di qualsiasi delitto. Pertanto è ravvisabile il reato di ricettazione in caso di acquisizione del prodotto di attività di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12402 del 4 dicembre 1987
«In tema di ricettazione, la ricezione di cui all'art. 648 c.p. è formula comprensiva di qualsiasi possesso della cosa proveniente da reato, dovendosi intendere in senso lato il termine acquisto che figura nel testo dell'articolo precitato. Ne...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41423 del 23 novembre 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di ricettazione, la mancata giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto costituisce prova della conoscenza della sua illecita provenienza.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3869 del 16 aprile 1996
«Il possesso di un'arma clandestina integra di per sè la prova del delitto di ricettazione, essendo l'abrasione chiaramente finalizzata ad impedire l'identificazione dell'arma, la quale è modificata sostanzialmente e privata di numero e dei...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10951 del 29 novembre 1993
«In materia di ricettazione e di incauto acquisto, il mero rifiuto dell'imputato di rispondere circa la provenienza della res si concreta in un comportamento non esente da incertezze ed ambiguità, essendo insuscettibile — se interpretato per...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 308 del 13 gennaio 2005
«Non è configurabile il reato di ricettazione a carico di soggetto che si sia limitato a ricevere dati, informazioni e notizie tratti da materiale documentario che sia stato oggetto di furto, mancando, in siffatta ipotesi, l'esistenza di una res...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7650 del 31 maggio 1990
«La ricettazione, nella forma dell'intromissione, si consuma per il solo fatto dell'intermediazione, momento nel quale deve esistere la consapevolezza dell'illiceità del possesso dell'offerente, la cui prova può desumersi da qualunque elemento di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3675 del 22 marzo 1988
«La ricettazione, nella forma dell'intromissione, si consuma per il solo fatto dell'intermediazione. In questo momento deve esistere la consapevolezza dell'illiceità del possesso dell'offerente, ma la prova di tale atteggiamento psicologico può...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4844 del 5 febbraio 2001
«Le fattispecie criminose previste, rispettivamente, dall'art. 648 c.p. e dall'art. 12 del D.L. 3 maggio 1991, n. 143, convertito, con modificazioni, in L. 5 luglio 1991, n. 197 sono tra loro in relazione di specialità reciproca. Tra le due,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5813 del 26 gennaio 2000
«In tema di ricettazione, al fine di stabilire la sussistenza dell'ipotesi di particolare tenuità di cui al capoverso dell'art. 648 c.p., non è sufficiente di per sè l'irrilevanza o la scarsa rilevanza economica della cosa oggetto di ricettazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22120 del 23 maggio 2013
«Integra il delitto di ricettazione e non la contravvenzione di acquisto di cose di sospetta provenienza la condotta di colui che riceva o acquisti un modulo di assegno bancario in bianco, trattandosi di documento per sua natura e destinazione nel...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2465 del 20 gennaio 2010
«Il possesso e l'utilizzazione di carte di credito di provenienza illecita integrano il concorso tra il reato di ricettazione e quello di cui all'art. 12 D.L. n. 143 del 1991.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3087 del 25 gennaio 2006
«Il reato di commercio di sostanze dopanti attraverso canali diversi da farmacie e dispensari autorizzati (art. 9, comma settimo, L. 14 dicembre 2000 n. 376) può concorrere con il reato di ricettazione (art. 648 c.p.), in considerazione della...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12476 del 4 aprile 2005
«Per la configurazione del fatto come ricettazione ex art. 648 c.p., anziché come favoreggiamento reale (art. 379 c.p.), assume rilievo determinante lo scopo di trarre profitto personale e diretto dall'acquisto del possesso di cose di provenienza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12283 del 20 agosto 2003
«Le questioni relative ai rapporti tra il Tribunale in composizione ordinaria e la sezione specializzata agraria sono di competenza e non di ripartizione degli affari all'interno del medesimo ufficio. Pertanto, è ammissibile il conflitto negativo...»