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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1730 del 17 febbraio 1995
«Pertanto, qualora l'aggiudicatario lamenti che l'immobile aggiudicato sia stato danneggiato prima del deposito del decreto di trasferimento, il giudice è tenuto a valutare la censura dell'aggiudicatario medesimo, diretta a prospettare la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1803 del 18 febbraio 1995
«Costituisce un difetto della motivazione su un punto decisivo della controversia, denunciabile in cassazione a norma dell'art. 360 n. 5 c.p.c., e non un'ipotesi di revocazione della sentenza ai sensi dell'art. 395 n. 4, l'omesso esame da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 22 febbraio 1995
«Nella espropriazione forzata presso terzi l'assegnazione al creditore (pignorante o intervenuto) del bene pignorato può essere disposta solo in seguito ad una specifica istanza di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1958 del 22 febbraio 1995
«Conseguentemente, l'opposizione che, ai sensi dell'art. 2 del D.L. n. 551/1988, può essere proposta contro il predetto decreto secondo le disposizioni degli artt. 617, 618 c.p.c. deve essere equiparata non alla opposizione al titolo esecutivo ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2250 del 27 febbraio 1995
«Il giuramento decisorio – che può essere deferito in qualsiasi momento anche nel rito del lavoro, ai sensi dell'art. 437 c.p.c., e che è ammissibile anche se abbia per oggetto circostanze accertate o escluse dalle risultanze processuali già...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2431 del 2 marzo 1995
«Nel giudizio innanzi alla Corte di cassazione, secondo quanto disposto dall'art. 372 c.p.c., non è ammesso il deposito di atti e documenti non prodotti nei precedenti gradi di processo, salvo che non riguardino l'ammissibilità del ricorso e del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2859 del 11 marzo 1995
«Il mancato esame di una richiesta istruttoria non integra omessa pronuncia e, quindi, violazione dell'art. 112 c.p.c. — perché questa norma riguarda solo le domande attinenti al merito — ma può dar luogo unicamente ad omesso esame di punto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 301 del 12 gennaio 1995
«I principi generali dell'ordinamento in materia di processo per cassazione, soprattutto quello che impone che la funzione giurisdizionale di legittimità sia esercitata attraverso l'individuazione delle censure espresse nei motivi di ricorso e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3073 del 16 marzo 1995
«Nei casi di cassazione per i motivi di cui all'art. 360 n. 5 c.p.c., il giudice del rinvio — pure vincolato al principio di diritto implicitamente enunciato circa i punti già ritenuti decisivi o non correttamente motivati ed il giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3607 del 27 marzo 1995
«La domanda di rivalutazione automatica di una somma di denaro di cui si chiede il pagamento, risolvendosi nella richiesta di adeguamento automatico dell'importo di tale somma ai sopravvenuti mutamenti del valore reale della moneta correlati al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3688 del 29 marzo 1995
«Nell'ipotesi in cui l'appellante incidentale si sia costituito in cancelleria nello stesso giorno fissato per la udienza di prima comparizione senza comparire alla udienza e il fascicolo di parte sia stato accettato dal cancelliere senza la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4062 del 7 aprile 1995
«In tema di revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 3, c.p.c. (ritrovamento di uno o più documenti decisivi che la parte non aveva potuto produrre in giudizio per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario), il termine di impugnativa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4149 del 11 aprile 1995
«Le norme disciplinanti la notificazione degli atti alle amministrazioni dello Stato sono applicabili anche agli enti pubblici non statali (nella specie, Inpdap, gestione ex Enpas) ed a quelli sovvenzionati dallo Stato, abilitati a fruire del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4540 del 22 aprile 1995
«L'indicazione in un ricorso per cassazione del soggetto contro cui è proposta l'impugnazione come società per azioni, invece che – conformemente alla realtà – come società in nome collettivo, concretizza un mero errore materiale che non determina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4721 del 28 aprile 1995
«Pertanto, se il procuratore costituito, unico legittimato ai sensi del citato art. 300 c.p.c., ometta di dichiarare in udienza o di notificare alle altre parti, fino all'udienza di discussione, l'avvenuta morte o perdita di capacità della parte da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5312 del 15 maggio 1995
«In tema di risarcimento del danno, nel caso di giudizio sull'an separato da quello sul quantum le circostanze imputabili al danneggiato ed idonee a determinare un suo concorso di colpa vanno dedotte ed esaminate in sede di accertamento generico...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5526 del 19 maggio 1995
«La parte che con ricorso per cassazione denunzi sotto il profilo del difetto di motivazione l'interpretazione del contratto collettivo da parte del giudice di merito in ordine all'inquadramento di determinate mansioni in una certa qualifica ha...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5590 del 20 maggio 1995
«Le dichiarazioni rese dalla parte in sede di libero interrogatorio ai sensi dell'art. 420 c.p.c. possono essere poste a base della decisione, pur non avendo un valore confessorio, ma non consentono al giudice, in relazione al loro contenuto, di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5624 del 23 maggio 1995
«Allorquando l'inesistenza giuridica dell'atto esecutivo non è dichiarata d'ufficio del giudice dell'esecuzione, è necessario, perché possa avvenire tale dichiarazione, che sia proposta un'opposizione, la quale, poiché non investe il diritto a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6595 del 12 giugno 1995
«In tema di domanda di reintegrazione nel possesso ex art. 703 c.p.c. ed avverso il provvedimento con cui il pretore dichiara che il giudice difetta di giurisdizione, così definendo l'intero giudizio, è inammissibile il regolamento preventivo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6977 del 19 giugno 1995
«La parte che deduca come mezzo di impugnazione per cassazione un vizio di motivazione della sentenza impugnata, da correlarsi alla mancata ammissione di incombenti istruttori da sé articolati, ha l'onere di indicare, nel ricorso, il momento del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7013 del 21 giugno 1995
«Al fine di stabilire la tempestività, ai sensi dell'art. 369, primo comma, c.p.c., del deposito del ricorso per cassazione inviato a mezzo posta, deve tenersi conto, ai sensi dell'art. 134 disp. att. c.p.c., come modificato dall'art. 3 della L. 7...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7683 del 13 luglio 1995
«In caso di inadempimento delle obbligazioni pecuniarie, la parte che intende ottenere, ai sensi dell'art. 1224, c.c., un ristoro superiore all'importo degli interessi legali deve formulare una specifica domanda, poiché la richiesta introduce nel...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8051 del 22 luglio 1995
«La sentenza di appello emessa nel processo di revocazione contro crediti ammessi, promosso dal curatore ai sensi dell'art. 102 L. fall. – che si instaura sin dall'inizio come un qualsiasi processo di cognizione (ordinaria) sottomesso alle regole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8197 del 27 luglio 1995
«Il provvedimento con il quale il pretore rimette gli atti al tribunale, ritenuto competente per ragioni di valore, ai sensi dell'art. 548 c.p.c., ancorché emesso nella forma dell'ordinanza, ha natura sostanziale di sentenza, impugnabile con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8669 del 8 agosto 1995
«In caso di pignoramento presso terzi di un credito ammesso al passivo fallimentare, il curatore, per rendere la dichiarazione di cui all'art. 547 c.p.c., deve munirsi della preventiva autorizzazione del giudice delegato, ai sensi dell'art. 35 l....»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 89 del 4 gennaio 1995
«Ai sensi dell'art. 230 bis cod. civ., la concreta collaborazione del partecipante all'impresa familiare - istituto la cui costituzione non può essere automatica, senza alcuna volontà degli interessati, ma al contrario, quando non avvenga mediante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9155 del 30 agosto 1995
«Ne consegue che a tale rapporto è applicabile l'istituto della transazione e, quindi, la regola generale di cui agli artt. 806 ed 808 c.p.c., in virtù della quale tutte le questioni suscettibili di transazione, anche se riguardanti gli enti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10441 del 25 novembre 1996
«Pertanto in controversia soggetta al rito del lavoro il giudice d'appello può sempre ammettere il suddetto giuramento ove ritenga la domanda o le eccezioni non pienamente provate ma non del tutto sfornite di prova, senza incontrare impedimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10691 del 29 novembre 1996
«Nel caso in cui il lavoratore contesti in giudizio la sussistenza di una giusta causa o di un giustificato motivo a fondamento del licenziamento impugnato, è coinvolta in ogni suo aspetto la valutazione giuridica dei fatti richiamati dal datore di...»