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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10022 del 11 marzo 2010
«Non è configurabile la continuazione tra il reato di cessione di sostanze stupefacenti e quello di cui deve rispondere il cedente ai sensi dell'art. 586 c.p. per la morte dell'acquirente seguita all'assunzione della droga ceduta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10981 del 22 marzo 2010
«Il delitto di pornografia minorile è configurabile esclusivamente nel caso in cui il "materiale pornografico", oggetto materiale della condotta criminosa prevista dall'art. 600 ter c.p., ritragga o rappresenti visivamente un minore degli anni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11082 del 23 marzo 2010
«In tema di pornografia minorile, la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato di divulgazione di materiale pedopornografico, implica la volontà consapevole di divulgare o diffondere lo stesso. (La Corte, in applicazione di tale principio, ha...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11203 del 24 marzo 2010
«Ai prossimi congiunti della persona che abbia subito, a causa di un fatto illecito costituente reato, lesioni personali, spetta il risarcimento dei danni patrimoniali, biologici e morali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11252 del 24 marzo 2010
«Ricorre la circostanza attenuante della minore gravità nel reato di atti sessuali con minorenne se gli atti compiuti non comportano una rilevante compromissione dell'integrità psico-fisica della persona offesa, non avendo rilievo alcuno, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12049 del 29 marzo 2010
«È legittima la decisione con cui il giudice di appello determini la pena base nel massimo edittale e contestualmente conceda le attenuanti generiche, in quanto non sussiste un rapporto di necessaria interdipendenza tra le due statuizioni, le quali...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12621 del 31 marzo 2010
«L'attenuante della riparazione del danno non può trovare applicazione nel caso in cui il risarcimento, in tutto o in parte, venga operato da terzi e non dall'imputato. (Fattispecie in cui al risarcimento del danno sofferto dalla vittima del reato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15137 del 20 aprile 2010
«Commette il reato di estorsione e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni colui che, con violenza o minaccia, pretenda il pagamento di un compenso per l'attività di parcheggiatore abusivo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16235 del 26 aprile 2010
«Il disconoscimento in sede di cognizione della continuazione tra un reato associativo, oggetto di separata condanna, e altro reato oggetto di altra condanna impedisce al giudice dell'esecuzione di riconoscere il vincolo di continuazione tra quel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16461 del 28 aprile 2010
«La condizione di affidamento in custodia del minore, richiesta ai fini della procedibilità d'ufficio del reato di atti sessuali con minorenne, può consistere anche in un affidamento temporaneo od occasionale. (Fattispecie di atti sessuali con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16632 del 30 aprile 2010
«Il riconoscimento in sede di cognizione della continuazione con uno stesso reato associativo di due gruppi distinti, per sentenze di condanna, di reati fine, impone al giudice dell'esecuzione di affermare l'esistenza della continuazione tra i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16766 del 3 maggio 2010
«In caso di applicazione di pena patteggiata in misura inferiore ai due anni di reclusione, allorché sia stata contestata la recidiva reiterata prevista dall'art. 99, comma quarto, c.p., in relazione a reato in continuazione con altro già...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17978 del 11 maggio 2010
«Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale (artt. 216 e 223, comma primo, L.F.) e quello di bancarotta impropria (art. 223 comma secondo, n. 2), concernono ambiti diversi: il primo postula il compimento di atti di distrazione o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1888 del 15 gennaio 2010
«Integra il requisito dell'ingiusto profitto, costitutivo del reato di estorsione, la percezione, dietro cauzione, di somme di denaro a titolo di provvigione per attività di mediazione immobiliare da parte di un soggetto non iscritto nell'apposito...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19047 del 19 maggio 2010
«L'assorbimento del reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli (art. 707 c.p.) nel reato di furto si verifica qualora il possesso ingiustificato degli strumenti indicati dall'art. 707 c.p. risulti strettamente collegato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19544 del 24 maggio 2010
«Integra il reato di ingiuria (art. 594 c.p.) - e non quello di diffamazione (art. 595 c.p.) - la condotta di colui che collochi un cartello contenente la dicitura 'siete dei ladri' sulla porta del garage di proprietà della persona offesa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20007 del 26 maggio 2010
«Il riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra i reati oggetto di condanne emesse all'esito di distinti giudizi abbreviati comporta, previa individuazione del reato più grave, la determinazione della pena base nella sua entità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20567 del 1 giugno 2010
«Non rientra nei poteri del giudice dell'esecuzione la dichiarazione di estinzione per prescrizione del reato oggetto della sentenza definitiva di condanna, pur se la prescrizione sia maturata prima del passaggio in giudicato della sentenza, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21336 del 4 giugno 2010
«L'integrazione della fattispecie criminosa di violenza sessuale non richiede che l'atto sessuale sia finalizzato al soddisfacimento del piacere erotico, essendo necessario e sufficiente, a fronte del dolo generico del reato, che l'agente abbia la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21947 del 8 giugno 2010
«La determinazione del termine di prescrizione del reato va effettuata secondo il calendario comune con decorrenza dal giorno successivo al verificarsi del fatto e senza tenere conto dei giorni effettivi di cui è composto l'anno o il mese.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22043 del 10 giugno 2010
«La condotta di chi detenga consapevolmente materiale pedopornografico, dopo esserselo procurato (art. 600 quater c.p.), configura un'ipotesi di reato commissivo permanente, la cui consumazione inizia con il procacciamento del materiale e si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24194 del 23 giugno 2010
«La prova della partecipazione all'associazione, stante l'autonomia del reato associativo rispetto ai reati "fine", può essere data con mezzi e modi diversi dalla prova in ordine alla commissione dei predetti, sicché non rileva, a tal fine, il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24248 del 24 giugno 2010
«In tema di dichiarazioni accusatorie rese a terzi dal minore (nella specie bambino di anni quattro) vittima del reato di violenza sessuale, la ricostruzione della genesi della notizia di reato, delle reazioni emotive e delle domande degli adulti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24353 del 25 giugno 2010
«Il reato di estorsione, qualora l'elemento dell'ingiusto profitto sia costituito dalla ricezione di effetti cambiari, si consuma con il conseguimento del possesso di detti titoli ad opera dell'autore del fatto, non rilevando l'eventualità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24803 del 1 luglio 2010
«Il reato di associazione di tipo mafioso è configurabile anche con riferimento a sodalizi criminosi a matrice straniera costituiti prima dell'entrata in vigore della L. 12 luglio 2008 n. 125, di conversione in legge del D.L. 23 maggio 2008 n. 92...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27272 del 14 luglio 2010
«Gli elementi soggettivi di cui all'art. 133, comma secondo, c.p., non rilevano ai fini della configurabilità dell'ipotesi di minore gravità del reato di violenza sessuale, non rispondendo la mitigazione della pena all'esigenza di adeguamento alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28539 del 20 luglio 2010
«Integra il reato di estorsione (art. 629 c.p.) - e non quello di esercizio arbitrario delle proprie ragioni - la condotta di colui che consegni effetti cambiari rimasti insoluti ad esponenti di organizzazioni mafiose, le quali, avvalendosi della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32586 del 1 settembre 2010
«Non dà luogo a nullità, per assenza di previsione di legge, l'omessa specificazione, nell'applicazione della pena per reato continuato, degli aumenti correlati ad ogni singolo reato, una volta che sia stato individuato il reato più grave.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3368 del 26 gennaio 2010
«In tema di prescrizione, ai fini dell'applicabilità retroattiva del termine prescrizionale più favorevole, di cui all'art. 10, comma terzo, L. 7 dicembre 2005, n. 251, è rilevante il "tempus commissi delicti" e non già la formale pendenza del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33871 del 17 settembre 2010
«Ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere, deve aversi riguardo, in caso di concorso di circostanze aggravanti ad effetto speciale, all'aumento di pena così come determinato in forza dell'art. 63. comma quarto, c. p.. (In...»