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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22087 del 22 ottobre 2007
«In tema di liquidazione del compenso per l'esercizio della professione forense, è il cliente che deve fornire la prova che l'avvocato abbia svolto l'attività difensionale affidatagli con imperizia o comunque con impegno inferiore alla comune...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20544 del 24 settembre 2009
«Nelle società di persone a tempo indeterminato, la dichiarazione di recesso del socio è un negozio giuridico unilaterale recettizio, che produce i suoi effetti nel momento in cui viene portato a conoscenza della società, a differenza del caso in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1906 del 16 febbraio 1993
«La partecipazione di una società di capitali, in qualità di accomandante, ad una società in accomandita semplice, comportando la violazione di norme inderogabili (concernenti l'amministrazione ed i bilanci della società di capitali) è nulla per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5123 del 8 maggio 1991
«Il gruppo di imprese non costituisce un soggetto giuridico o comunque un centro di interessi autonomo rispetto alle società collegate e, pertanto, anche ai fini della responsabilità degli amministratori — quando manchi la prova di un accordo fra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19 del 4 gennaio 2007
«Ove il Comune, valendosi del disposto dell'art. 1 della legge n. 68 del 1993, abbia trasformato l'ente comunale di consumo in società per azioni, restandone unico azionista, in caso di insolvenza della società partecipata risulta applicabile il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1034 del 17 gennaio 2007
«Il potere di convocazione dell'assemblea di una società a responsabile limitata, ai sensi dell'art. 2406 c.c. applicabile in forza del rinvio di cui all'art. 2448 c.c., spetta, in caso di inerzia dell'organo amministrativo, al collegio sindacale e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27387 del 12 dicembre 2005
«Ai fini dell'annullamento per conflitto di interessi ai sensi dell'art. 2373 c.c., è essenziale che la delibera sia idonea a ledere l'interesse sociale, inteso come l'insieme di quegli interessi che sono comuni ai soci, in quanto parti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7693 del 31 marzo 2006
«La posizione processuale del custode dei beni sottoposti a sequestro giudiziario, il quale agisca a tutela della conservazione del valore del patrimonio affidatogli, equivale a quella di un sostituto processuale; pertanto, l'eventuale cessazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7799 del 15 aprile 2005
«La società per azioni con partecipazione pubblica non muta la sua natura di soggetto di diritto privato solo perché il Comune ne possegga, in tutto o in parte, le azioni: il rapporto tra società ed ente locale è di assoluta autonomia, al Comune...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6810 del 18 maggio 2001
«L'art. 2499 c.c., secondo il quale la trasformazione di una società libera i soci illimitatamente responsabili per le obbligazioni sociali anteriori alla trasformazione, ove risulti che i creditori sociali hanno dato il loro consenso alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9513 del 8 settembre 1999
«Lo scopo mutualistico proprio delle cooperative può avere gradazioni diverse, che vanno dalla cosiddetta mutualità pura, caratterizzata dall'assenza di qualsiasi scopo di lucro, alla cosiddetta mutualità spuria, che, attenuandosi il fine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10648 del 3 maggio 2010
«La vendita di un bene comune stipulata congiuntamente da più comproprietari dà luogo a solidarietà attiva dei venditori nel credito per il prezzo, sicché, ai sensi dell'art. 1292 c.c., ciascuno di essi ha diritto di chiedere l'adempimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7592 del 17 luglio 1999
«La comunicazione della delibera di esclusione del socio ai sensi dell'art. 2527 c.c. ha la funzione di far decorrere il termine per l'impugnazione e di rendere edotto il socio delle ragioni della sanzione adottata al fine di consentirgli...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8088 del 4 giugno 2002
«In tema di cooperative impegnate nell'attuazione dei programmi per lavori socialmente utili nel comune e nella provincia di Napoli, sottoposte a gestione commissariale, disciplinate dal decreto legge 4 settembre 1987, n. 366 (convertito, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 926 del 3 febbraio 1996
«Nell'associazione in partecipazione, inquadrabile nella categoria dei contratti di collaborazione, e che prevede il conseguimento di un risultato comune attraverso l'apporto dei partecipanti, il diritto agli utili spettanti all'associato ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6951 del 26 luglio 1994
«L'associazione in partecipazione, inquadrabile nella categoria dei contratti di collaborazione, prevede il conseguimento di un risultato comune attraverso l'apporto dei partecipanti, che è in parte patrimoniale e in parte personale, di modo che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15210 del 19 luglio 2005
«La concessione del godimento di un locale adibito ad esercizio commerciale può integrare affitto di azienda, ovvero locazione di immobile munito di pertinenze, a seconda che, sulla scorta della effettiva e comune intenzione delle parti, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8388 del 1 agosto 1995
«La differenza tra locazione di immobile con pertinenze ed affitto di azienda consiste nel fatto che, nella prima ipotesi, l'immobile concesso in godimento viene considerato specificamente, nella economia del contratto, come l'oggetto principale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8251 del 28 luglio 1995
«Il contratto, con il quale due società italiane, operanti nel territorio nazionale quali concessionarie per la vendita di autoveicoli della stessa fabbrica, fissino un reciproco divieto di negoziare con clienti non residenti nelle rispettive zone,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17144 del 22 luglio 2009
«In tema di concorrenza sleale, presupposto indefettibile dell'illecito è la sussistenza di una situazione di concorrenzialità tra due o più imprenditori, derivante dal contemporaneo esercizio di una medesima attività industriale o commerciale in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4125 del 21 marzo 2003
«I consorzi di urbanizzazione (enti di diritto privato, costituiti da una pluralità di persone che, avendo in comune determinati bisogni o interessi, si aggregano fra loro allo scopo di soddisfarli mediante un'organizzazione sovraordinata),...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21067 del 5 maggio 2004
«Sussiste successione di leggi meramente modificativa, ex art. 2, comma terzo, c.p., tra la fattispecie di cui all'art. 134 D.L.vo n. 385 del 1993 e quella contenuta nell'art. 2638 c.c., introdotta dal D.L.vo n. 61 del 2002, in quanto la nuova...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 160 del 13 gennaio 1977
«L'esercizio di attività corrispondenti ad un diritto reale limitato (nella specie, servitù), da parte di chi abbia acquistato tale diritto con atto valido non trascritto, diviene lesivo dell'altrui diritto poziore e, perciò comporta responsabilità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25305 del 16 ottobre 2008
«...essere idonea ad escludere l'efficacia del disconoscimento della controparte solo se la predetta attestazione provenga da uno dei soggetti a ciò espressamente autorizzati dalla legge, fra i quali non rientra l'ufficio amministrativo del Comune.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11266 del 30 luglio 2002
«Nella specie la S.C. ha formulato il principio sopra richiamato, escludendo valenza confessoria (stragiudiziale) alla missiva con la quale il Comune aveva sollecitato il proprio assicuratore a una rapida definizione del sinistro occorso a)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5019 del 30 maggio 1996
«Le dichiarazioni di scienza contenute in un atto invalido in quanto transazione, ben possono avere valore confessorio quando esse abbiano per oggetto la ricognizione di situazioni di fatto preesistenti o di situazioni giuridiche considerate però...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11946 del 8 agosto 2002
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza (fatto notorio), comportando una deroga al principio dispositivo ed al contraddittorio, in quanto introduce nel processo civile prove non fornite dalle parti e relative a fatti delle stesse non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 576 del 22 gennaio 1991
«L'impignorabilità di un bene di un comune in ragione della sua appartenenza al patrimonio, indisponibile dell'ente, concretando una limitazione della responsabilità patrimoniale ai sensi dell'art. 2740, secondo comma, c.c., può essere fatta valere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 19 maggio 2004
«Atteso che il divieto del patto commissorio, posto dall'art. 2744 c.c., va interpretato non secondo un criterio formalistico e strettamente letterale, ma secondo un criterio ermeneutico e funzionale, finalizzato ad una più efficace tutela del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7740 del 20 luglio 1999
«Il divieto di patto commissorio si estende a qualsiasi negozio, che venga impiegato per conseguire il risultato concreto, vietato dall'ordinamento dell'illecita coercizione del debitore a sottostare alla volontà del creditore, accettando...»