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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 45 del 5 febbraio 1999
«La preclusione alla proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione dopo che il giudice di merito abbia emesso una sentenza (anche soltanto) limitata alla giurisdizione opera con esclusivo riferimento al regolamento proposto nell'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 25232 del 27 novembre 2014
«È ammissibile il regolamento di competenza promosso di ufficio dal giudice togato, adito in riassunzione, avverso la declinatoria di competenza del giudice di pace, ove lo ritenga competente per materia, poiché l'art. 46 cod. proc. civ. preclude...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15759 del 10 luglio 2014
«La titolarità attiva o passiva del rapporto controverso, la cui carenza, a differenza di quella concernente la "legitimatio ad causam", non è rilevabile d'ufficio, costituisce un requisito di fondatezza della domanda e non una eccezione ad essa,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10036 del 15 maggio 2015
«La valutazione dell'interesse ad agire deve essere effettuata con riguardo all'utilità del provvedimento richiesto rispetto alla lesione denunciata, non rilevando la valutazione delle diverse, ed eventualmente maggiori, utilità di cui l'attore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13557 del 12 giugno 2006
«Ai fini dell'intervento principale o dell'intervento litisconsortile nel processo, anche se l'articolo 105 c.p.c. esige che il diritto vantato dall'interveniente non sia limitato ad una meramente generica comunanza di riferimento al bene materiale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14901 del 22 ottobre 2002
«Il diritto che, a norma dell'art. 105, primo comma, c.p.c., il terzo può far valere in un processo pendente tra altre parti, in conflitto con esse (intervento principale) o solo con alcune di esse (intervento litisconsortile o adesivo autonomo)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21060 del 3 novembre 2004
«Ai fini dell'intervento principale o dell'intervento litisconsortile, anche se l'art. 105 c.p.c. esige che il diritto vantato dall'interveniente non sia limitato ad una meramente generica comunanza di riferimento al bene materiale in relazione al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7602 del 30 marzo 2010
«Il terzo chiamato in garanzia impropria dal convenuto in riferimento alla causa principale ha i poteri processuali di un interventore adesivo dipendente e non può - trattandosi di cause diverse e tra loro scindibili - dedurre eccezioni non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 10057 del 15 maggio 2015
«Il principio di cui all'art. 111, primo comma, cod. proc. civ., secondo cui, se nel corso del processo si trasferisce il diritto controverso per atto tra vivi a titolo particolare, il processo prosegue tra le parti originarie, non opera qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10005 del 15 maggio 2015
«In forza dell'art. 2909 cod. civ., nel caso di azioni a difesa della proprietà come quella relativa al rispetto delle distanze legali, la sentenza pronunciata contro l'originaria parte processuale spiega i suoi effetti anche nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12953 del 23 giugno 2015
«In tema di rivendicazione, il giudice può riconoscere l'esistenza di una proprietà "pro quota" pure laddove si assuma esistere una proprietà esclusiva, senza con ciò trasmodare dai limiti della domanda, ricorrendo il vizio di ultrapetizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17899 del 10 settembre 2015
«Il collegamento tra negozi, tutti già dedotti in giudizio, può essere individuato dal giudice di merito anche d'ufficio, rientrando nel suo potere di verifica e valutazione dei fatti costitutivi della pretesa attorea in base all'interpretazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 22461 del 4 novembre 2015
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 115, comma 1, e 167, comma 1, c.p.c., l'onere di contestazione specifica dei fatti posti dall'attore a fondamento della domanda opera unicamente per il convenuto costituito e nell'ambito del solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19896 del 6 ottobre 2015
«Il convenuto, ai sensi dell'art. 167 c.p.c., è tenuto, anche anteriormente alla formale introduzione del principio di "non contestazione" a seguito della modifica dell'art. 115 c.p.c., a prendere posizione, in modo chiaro ed analitico, sui fatti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14570 del 22 giugno 2007
«Le ambasciate sono organi esterni dello Stato cui appartengono ed i loro titolari hanno la funzione di rappresentare ad ogni effetto ed in ogni campo, compreso quello privatistico, il proprio Stato presso quello straniero dove sono accreditati,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8393 del 20 settembre 1996
«Il difetto di rappresentanza-difesa tecnica che colpisca la citazione introduttiva del giudizio, pur se comporta una nullità insanabile all'interno e nello sviluppo del processo (per la preclusione posta dall'art. 125, secondo comma, c.p.c.),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21557 del 13 ottobre 2014
«La ripartizione degli affari tra la sede centrale del tribunale e le sezioni distaccate ha carattere interno e non può mai dare luogo a questioni di competenza territoriale, sicché ove ne siano violati i criteri va disposta la trasmissione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11122 del 23 dicembre 1994
«L'errore dell'attore, consistito nel citare i convenuti come contitolari di una «ditta», anziché come persone fisiche, si risolve, non esistendo un soggetto «ditta» distinto dai suoi contitolari, in una mera imprecisione terminologica, tale da non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2905 del 9 giugno 1978
«In base al principio del carattere unitario della personalità dello Stato, la ripartizione dei compiti fra i vari organi e le varie amministrazioni dello Stato comporta unicamente l'onere per i terzi di individuare precisamente il ramo di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17023 del 12 novembre 2003
«La declaratoria di nullità della citazione — nullità che si produce, ex art. 164, comma 4 c.p.c., solo quando il petitum sia stato del tutto omesso o sia assolutamente incerto — postula una valutazione da compiersi caso per caso, nel rispetto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7221 del 4 agosto 1994
«L'onere della determinazione dell'oggetto della domanda può ritenersi assolto anche in difetto di quantificazione monetaria della pretesa dedotta con l'atto introduttivo del giudizio, purché l'attore provveda ad indicare i relativi titoli dai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 691 del 18 gennaio 2012
«Le allegazioni che devono accompagnare la proposizione di una domanda risarcitoria non possono essere limitate alla prospettazione della condotta colpevole della controparte, produttiva di danni nella sfera giuridica di chi agisce in giudizio, ma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1008 del 17 febbraio 1982
«L'art. 163, n. 5, c.p.c. nel disporre che l'atto di citazione deve contenere l'indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l'attore intende servirsi e, in particolare, dei documenti che offre in comunicazione, concerne i documenti attinenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9596 del 14 luglio 2001
«Il rilascio della procura alle liti, previsto dall'art. 163, n. 6 c.p.c., applicabile anche nel rito del lavoro ancorché non menzionato dagli artt. 414 e 434 c.p.c., è presupposto per la valida costituzione del rapporto processuale e requisito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13652 del 22 luglio 2004
«In tema di nullità della citazione, la mancata, completa indicazione, da parte dell'attore, del giorno dell'udienza di comparizione con il contestuale invito al convenuto a costituirsi nel termine di 20 giorni prima dell'udienza ed a comparire...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7037 del 7 luglio 1999
«In caso di discordanza tra la copia e l'originale dell'atto di citazione, la prima prevale sul secondo, senza che sia necessario impugnare di falso la relata di notifica apposta su quest'ultimo, dovendosi garantire l'affidamento del destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 740 del 17 gennaio 2005
«Qualora l'attore si sia costituito in giudizio ma non sia comparso nè alla prima udienza nè a quella di rinvio, l'art. 181, secondo comma, c.p.c. attribuisce al convenuto la facoltà di chiedere o meno che si proceda in assenza di lui. In...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23147 del 11 ottobre 2013
«La circostanza che in un giudizio per il risarcimento dei danni alla persona, conseguenti ad un sinistro stradale, venga formulata soltanto in sede di precisazione delle conclusioni la richiesta di liquidazione anche del "danno esistenziale" (che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3322 del 7 marzo 2002
«In tema di domanda giudiziale, l'attore che, con atto di citazione, abbia proposto istanza di risarcimento, ed abbia successivamente richiesto — nella sola comparsa conclusionale — di limitare l'oggetto della pronuncia all'an debeatur, non vede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12482 del 26 agosto 2002
«La mancata riproposizione, nelle conclusioni definitive di cui all'art. 189 c.p.c., di domande o eccezioni o istanze in precedenza formulate non è, di per sè, sufficiente a farne presumere la rinuncia o l'abbandono, dovendosi ciò escludere non...»