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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3098 del 12 novembre 1997
«Sono abnormi e devono essere annullati senza rinvio sia il parere espresso dal P.M., su una richiesta di restituzione di cose sottoposte a sequestro probatorio, sia il provvedimento del Gip che, a seguito del parere, abbia provveduto sulla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9149 del 17 ottobre 1996
«Il giudice dell'esecuzione, competente alla restituzione delle cose sequestrate, deve accertare l'effettiva sussistenza del diritto alla restituzione a favore del richiedente, attuando, in caso negativo, la norma di cui all'art. 264 c.p.p., stante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 508 del 11 giugno 1998
«...perché non lo consentono i limiti del giudizio di legittimità, richiedendosi, per determinare se tali atti siano favorevoli, o meno, all'indagato, una valutazione prettamente di merito sull'effettiva loro rilevanza ai fini della difesa).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22763 del 12 dicembre 2012
«Nella società per azioni quotata in borsa, l'elenco nominativo dei partecipanti all'assemblea, allegato al verbale redatto da notaio, non fa prova fino a querela di falso dell'effettiva titolarità della partecipazione sociale in capo al soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2805 del 22 agosto 1994
«...prima della notifica dell'avviso di deposito, a causa dell'espletamento di altre attività difensionali, il termine di decorrenza dell'impugnativa dell'ordinanza di custodia cautelare è anticipato al momento dell'effettiva conoscenza di essa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35 del 21 febbraio 1996
«Nel procedimento di esecuzione delle pene pecuniarie, secondo il combinato disposto degli artt. 660, secondo comma, c.p.p., 181 e 182 disp. att. c.p.p., il compito del pubblico ministero, nelle ipotesi in cui la procedura di recupero — cui è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12283 del 30 marzo 2005
«...- artt. 425, 469, 529, 530 e 531 stesso codice -, ma enuncia una regola di condotta rivolta al giudice che, operando in ogni stato e grado del processo, presuppone un esercizio della giurisdizione con effettiva pienezza del contraddittorio).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti (art. 595 c.p.), sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, anche quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15293 del 17 aprile 2007
«La deposizione della persona offesa dal reato, nonostante la diversità di posizione di questa rispetto a quella di un qualunque testimone estraneo, può essere assunta anche da sola a base del convincimento del giudice, ove venga sottoposta a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49587 del 5 luglio 2001
«...di incidere effettivamente e, quindi, in concreto, sulla formazione del convincimento del giudice, risolvendosi esso soltanto in una delle diverse prospettazioni valutative che informano la fisiologica dialettica tra le opposte parti processuali.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4688 del 26 gennaio 1993
«Ove la dedotta nullità sia effettivamente sussistente, essa potrà quindi essere fatta valere, in caso di rinvio a giudizio, solo nella fase successiva al detto rinvio e segnatamente, quando si tratti di nullità relative, solo in sede di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7241 del 8 giugno 1999
«Il provvedimento di assegnazione di una provvisionale in sede penale ha carattere meramente delibativo e non acquista efficacia di giudicato in sede civile, perché destinato ad essere travolto in detta sede dall'effettiva liquidazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4675 del 6 febbraio 2007
«Il delitto di disastro colposo innominato (art. 434 c.p.) è un delitto di danno essendo compreso tra i delitti colposi di danno previsti dall'art. 449 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5466 del 11 febbraio 2004
«Nel procedimento che si svolge davanti alla Corte di cassazione nelle forme della camera di consiglio ai sensi degli artt. 610 e 611 c.p.p., già devoluto all'apposita sezione istituita dal comma 1 dell'art. 610 (modificato dall'art. 6 della legge...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1734 del 7 febbraio 2002
«...conformità della decisione del giudice in precedenza adito, atteso che l'indicato momento segna l'effettiva apertura del dibattito, successivamente spostatosi in una sede diversa per ragioni esclusivamente inerenti alla questione di giurisdizione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7753 del 21 ottobre 1987
«...territoriale nelle cause fra soci — ai sensi dell'art. 23 c.p.c. (il quale attribuisce detta competenza al giudice del luogo dove ha sede la società) — rileva, oltre la sede legale, anche alternativamente l'eventuale sede sociale effettiva.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5584 del 5 novembre 1984
«Tale principio manifestamente non pone le citate norme in contrasto con l'art. 3 della Costituzione, trattandosi di una scelta del legislatore, giustificata da esigenze pubblicistiche, che non implica alcuna effettiva menomazione dei diritti del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19600 del 17 luglio 2008
«Pertanto, la sentenza che abbia dichiarato l'inefficacia della vendita di un complesso immobiliare, da destinare a sede distaccata dell'ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, con condanna di quest'ultima, già immessa nel possesso, alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8723 del 31 maggio 2012
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c., è rispettato sia quando, dopo la cassazione la causa venga rinviata ad altro ufficio giudiziario, sia quando il rinvio avvenga allo stesso ufficio in diversa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19563 del 10 settembre 2009
«Lo sconfinamento dai limiti dell'accertamento tecnico preventivo dà luogo ad una inutilizzabilità soltanto relativa dell'accertamento; ne consegue che, ove non sia concretamente configurabile alcuna violazione del principio del contraddittorio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28299 del 23 giugno 2004
«A seguito dell'entrata in vigore in data 26 ottobre 1997 delle disposizioni contenute nella Legge n. 388/93 attuativa dell'accordo di Schengen, il cui articolo n. 54 stabilisce che: «una persona che sia stata giudicata con sentenza definitiva in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 1813 del 28 gennaio 2014
«La "sede effettiva" di una società dotata di personalità giuridica non si identifica con il luogo nel quale essa abbia uno stabilimento, paghi le retribuzioni dei dipendenti, riceva o consegni merci, essendo invece necessario che in quel sito si...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46369 del 3 dicembre 2003
«In tema di truffa, il momento consumativo del reato non può che corrispondere con quello in cui si è realizzato il danno, vale a dire con l'effettiva lesione del bene protetto dalla norma. Ne consegue che là dove il danno derivi dal mancato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 695 del 10 gennaio 2014
«In tema di revisione, ricorre l'ipotesi di cui alla lett. a) dell'art. 630 cod. proc. pen. quando ad una sentenza irrevocabile di condanna per il reato di associazione per delinquere (nella specie, finalizzata allo spaccio di stupefacenti) sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1521 del 23 gennaio 2013
«Il menzionato controllo di legittimità si realizza facendo applicazione di un unico e medesimo parametro nelle diverse fasi di ammissibilità, revoca ed omologazione in cui si articola la procedura di concordato preventivo, e si attua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11079 del 11 giugno 2004
«Pertanto, mentre in primo grado il giudizio, per la sua natura pienamente devolutiva, non resta vincolato dagli eventuali motivi, in sede di gravame avverso la pronuncia del tribunale, invece, non subisce deroghe il principio secondo cui l'ambito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8327 del 11 giugno 2002
«In relazione alla rappresentanza in giudizio delle persone giuridiche, il principio che il giudice ha l'obbligo di accertare, anche d'ufficio e in sede di impugnazione, la legittimazione processuale, comporta che egli deve verificare se il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24594 del 23 novembre 2005
«La questione relativa alla legittimazione, peraltro, si distingue dall'accertamento in concreto che l'attore ed il convenuto siano, dal lato attivo e passivo, effettivamente titolari del rapporto fatto valere in giudizio; tale ultima questione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23670 del 15 settembre 2008
«...già compiuti per effetto della costituzione in giudizio del soggetto dotato dell'effettiva rappresentanza dell'ente stesso, il quale manifesti la volontà, anche tacita, di ratificare la precedente condotta difensiva del falsus procurator.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11321 del 16 maggio 2007
«Il difetto di legitimatio ad causam attenendo alla verifica, sempre secondo la prospettazione offerta dall'attore, della regolarità processuale del contraddittorio, è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, mentre l'accertamento...»