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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3655 del 14 febbraio 2013
«La cosiddetta "surrogazione reale" dell'indennità alla cosa assicurata, prevista dall'art. 2742 c.c., ha l'effetto di imporre all'indennizzo assicurativo un vincolo di destinazione a favore del creditore dell'assicurato titolare di un diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15693 del 18 settembre 2012
«L'azione vertente sull'esercizio del diritto di prelazione agraria da parte dell'affittuario, in ordine ad un contratto preliminare di compravendita del fondo dal medesimo condotto, ha natura personale, attesa la sua riconduzione a fattispecie...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7414 del 28 marzo 2014
«Ai fini del riconoscimento del privilegio speciale ex art. 2758, secondo comma, cod. civ. del credito insinuato al passivo fallimentare da un professionista per l'attività professionale compiuta (nella specie, stragiudiziale) è necessaria la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9875 del 10 ottobre 1997
«La domanda giudiziale non è passibile di interpretazione in termini di dichiarazione di volontà diretta alla produzione di determinati effetti giuridici, risultando essa mera espressione di una richiesta di tutela ordinamentale in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3981 del 27 febbraio 2004
«Il procedimento camerale introdotto, ai sensi dell'art. 26 della legge fallimentare, dal reclamo avverso il provvedimento del giudice delegato dal soggetto al quale sia negato un diritto di prelazione (nella specie, a norma della legge 23 luglio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9170 del 3 maggio 2005
«La competenza del foro fallimentare e l'applicazione del procedimento per la verificazione del passivo devono escludersi, ai sensi di quanto previsto dall'art. 24 legge fall. in tema di azioni reali, quando l'attore agisce al fine di ottenere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15483 del 11 agosto 2004
«La suddivisione del procedimento di liquidazione delle attività fallimentari in fasi autonome strumentalmente propedeutiche a distinti provvedimenti successivi e la immediata impugnabilità dei singoli provvedimenti con i mezzi specifici e nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, l'art. 127 legge fall. prevede che hanno diritto al voto i creditori indicati nello stato passivo reso esecutivo ex art. 97 legge fall., e non solo quelli chirografari ovvero i privilegiati che abbiano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18597 del 12 settembre 2011
«In tale ipotesi, il creditore assistito da pegno regolare è tenuto a insinuarsi nel passivo fallimentare, ai sensi dell'art. 53 legge fall., per il soddisfacimento del proprio credito, dovendosi escludere la compensazione, che opera invece nel...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9106 del 17 aprile 2009
«In tema di I.V.A., la natura privilegiata del credito, prevista dall'art. 62, terzo comma, del D.P.R. n. 633 del 1972, comporta che l'ammissione del contribuente all'amministrazione straordinaria non sospende la decorrenza degli interessi dovuti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1808 del 28 gennaio 2013
«In tema di vendita fallimentare di un immobile locato per uso alberghiero, nel cui contratto sia subentrato il curatore del fallimento del locatore ex art. 80 legge fall., riconoscendo il diritto di prelazione al conduttore, quest'ultimo può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8666 del 29 agosto 1998
«L'affittuario di azienda di impresa soggetta a concordato preventivo, che eserciti diritto di prelazione ex art. 3, quarto comma, della legge n. 223 del 1991, non si trova, rispetto alle vicende della procedura, in una posizione di terzietà, tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3225 del 1 marzo 2012
«In tema di liquidazione nel concordato preventivo, il diritto di prelazione previsto dall'art. 3 della l. 23 luglio 1991, n. 223 spetta all'affittuario dell'azienda sottoposta alla procedura concorsuale, soltanto se l'impresa debitrice sia in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3787 del 15 febbraio 2008
«In tema di diritto di prelazione da parte dell'imprenditore il quale, a titolo di affitto, ha assunto dal curatore la gestione, anche parziale, di aziende appartenenti ad imprese assoggettate a procedure fallimentari e, ai sensi dell'art. 3, comma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9694 del 27 aprile 2006
«Il diritto di prelazione in favore dell'imprenditore il quale, a titolo di affitto, ha assunto la gestione, anche parziale, di aziende appartenenti ad imprese assoggettate a procedure fallimentari, costituisce uno speciale incentivo di carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4363 del 25 marzo 2003
«Detto principio non può, per converso, operare, attesine i limiti intrinseci, né quando la prelazione non scaturisca dal medesimo rapporto, ma da un rapporto accessorio — come nel caso di pegni e/o ipoteche costituiti dalla società o dal socio —,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4935 del 2 marzo 2010
«Il diritto di prelazione agraria può essere esercitato anche nel caso di vendita del fondo eseguita nell'ambito di un concordato preventivo con cessione dei beni ai creditori, non rientrando tale ipotesi tra quelle in cui l'art. 8, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14083 del 27 luglio 2004
«In relazione alla vendita effettuata dal liquidatore in esecuzione del concordato preventivo con cessione dei beni, è consentito l'esercizio del diritto di prelazione nell'acquisto, convenzionalmente attribuito a un terzo dal debitore prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4350 del 9 maggio 1996
«In tema di amministrazione controllata, l'art. 189, comma 3, L. fall., ai fini delle maggioranze previste per l'approvazione della proposta di ammissione alla procedura, esclude dal calcolo della totalità dei creditori aventi diritto al voto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19473 del 6 ottobre 2005
«Nel caso in cui sia sollevato regolamento di competenza d'ufficio relativamente alla cognizione di una domanda tendente all'ottenimento di una sentenza costitutiva ex art. 2932 c.c. e produttiva degli effetti di compravendita, in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17481 del 9 agosto 2007
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, ai sensi dell'art 495 c.p.c., in sede di conversione del pignoramento, determina la somma di denaro da versare in sostituzione delle cose pignorate non esplica alcuna funzione risolutiva delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1827 del 10 giugno 1968
«La notificazione dell'avviso di espropriazione, cui è tenuto, ai sensi dell'art. 498 c.p.c., il creditore pignorante verso i creditori, aventi sui beni pignorati un diritto di prelazione risultante da pubblici registri, si risolve in una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 548 del 8 marzo 1967
«Il creditore procedente all'esecuzione forzata su bene iscritto in pubblici registri (nella specie, automobile) deve dare avviso del pignoramento nei cinque giorni ai creditori aventi sul bene un diritto di prelazione risultante dai pubblici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5961 del 23 aprile 2001
«Quanto più non occorre stabilire, mediante l'opposizione di merito ex art. 615 c.p.c., se l'intero processo esecutivo debba in modo irreversibile venire meno per effetto di preclusioni o decadenze ricollegabili alla pretesa d'invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1082 del 5 febbraio 1997
«Proposto da un creditore intervenuto nel procedimento di espropriazione forzata, qualora né il giudice abbia esaminato di ufficio l'ammissibilità dell'intervento con riferimento ai requisiti della certezza, esigibilità o liquidità del credito, né...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 14 maggio 1977
«Nel processo di esecuzione mobiliare, la distribuzione della somma ricavata dalla vendita dei beni pignorati secondo un piano concordato fra tutti i creditori aventi diritto alla partecipazione ed approvato dal pretore a norma dell'art. 541 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7148 del 3 dicembre 1986
«La mancata opposizione all'ordinanza di vendita all'asta di un immobile pignorato, gravato da ipoteca a favore di un istituto di credito fondiario, nella quale sia stato previsto il diritto dell'aggiudicatario di accollarsi il residuo mutuo previo...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 22310 del 26 ottobre 2011
«Pertanto, quando non occorra più stabilire, mediante l'opposizione di merito ex art. 615 c.p.c., se l'intero processo esecutivo debba venir meno in modo irreversibile per effetto di preclusioni o decadenze ricollegabili alla pretesa d'invalidità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25052 del 7 novembre 2013
«Il diritto di prelazione attribuito attraverso l'apposizione, in un testamento, di un onere modale non ha efficacia reale, e la sua violazione non comporta un diritto al riscatto ma solo (nell'ipotesi di inadempimento del "modus"), ma consente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15032 del 17 luglio 2015
«L'art. 732 c.c., che prevede il diritto di prelazione e di riscatto dei coeredi, non è applicabile quando il testatore abbia effettuato direttamente la divisione, ancorché assegnando ad un gruppo di discendenti un bene in comunione, in quanto tale...»