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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24142 del 20 novembre 2007
«Il maggior danno, dovuto al creditore ex art. 1224 c.c., ha natura risarcitoria e può essere riconosciuto solo se venga accertata la colpevolezza dell'inadempimento dell'obbligazione pecuniaria ed il nesso causale tra tale condotta e il danno...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 409 del 15 gennaio 2000
«In tal caso per la prova del pregiudizio patrimoniale subito in dipendenza del fatto notorio dell'inflazione può essere utilizzata la presunzione, in base all' id quod plerumque accidit , che se vi fosse stato tempestivo adempimento la somma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3160 del 5 marzo 2001
«Il titolare di un'impresa artigianale, da qualificare piccolo imprenditore, il quale deduca di aver subito un danno dal ritardo del debitore nell'adempimento dell'obbligazione pecuniaria, è tenuto a fornire la prova dell'effettivo pregiudizio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9660 del 3 ottobre 1997
«...pregiudizio patrimoniale subito, anche se a tal fine è utilizzabile ogni mezzo di prova, comprese le presunzioni fondate sulle condizioni e qualità personali del creditore e sulle modalità d'impiego del denaro coerenti con tali elementi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11937 del 27 novembre 1997
«L'anzidetto cumulo va, invece, riconosciuto per i debiti di valore, tra i quali è compreso anche quello di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, in quanto la rivalutazione monetaria e gli interessi sulla somma liquidata assolvono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9626 del 2 ottobre 1997
«...richieste (con riferimento, nella specie, al danno patrimoniale, non patrimoniale e biologico), una liquidazione globale, specie se riduttiva, deve dare analiticamente conto delle ragioni della riduzione in relazione alle singole voci di danno.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11202 del 27 dicembre 1994
«...del pregiudizio patrimoniale, il cui onere permane a carico della parte interessata, ma solo l'entità del pregiudizio stesso, in considerazione dell'impossibilità — o, quanto meno, della grande difficoltà — di dimostrare la misura del danno.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12318 del 19 maggio 2010
«La valutazione equitativa del danno, in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1529 del 26 gennaio 2010
«La valutazione equitativa del danno, in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23725 del 16 settembre 2008
«Il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale, in quanto ontologicamente diverso dal danno morale soggettivo contingente, può essere riconosciuto a favore dei congiunti unitamente a quest'ultimo, senza che ciò implichi, di per sé,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12247 del 25 maggio 2007
«Il danno patrimoniale da lucro cessante, per un soggetto privo di reddito al quale siano residuati postumi permanenti in conseguenza di un fatto illecito altrui, configura un danno futuro, da valutare con criteri probabilistici, in via presuntiva,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10831 del 11 maggio 2007
«Una volta che sia stata verificata con la prova scientifica medico-legale la gravità e permanenza dell'invalidità, la liquidazione del danno patrimoniale per la perdita della capacità lavorativa specifica, come danno patrimoniale permanente e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21497 del 7 novembre 2005
«Tuttavia nei casi in cui l'elevata percentuale di invalidità permanente (nella specie, 25%) rende altamente probabile, se non addirittura certa, la menomazione della capacità lavorativa specifica ed il danno che necessariamente da essa consegue,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13358 del 1 dicembre 1999
«...in conseguenza dell'altrui atto illecito non abbiano, fino al momento delle lesioni, avuto bisogno dell'aiuto economico della vittima, non è da sola sufficiente ad escludere l'esistenza di un danno patrimoniale futuro in capo ai congiunti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 935 del 2 aprile 1974
«Il danno patrimoniale derivante da una menomazione dell'integrità fisica della persona e della sua capacità lavorativa essendo fondato su situazioni future ed ipotetiche, conoscibili soltanto come probabili o possibili, può essere liquidato con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15738 del 2 luglio 2010
«In tema di liquidazione dei danni patrimoniali da invalidità permanente in favore del soggetto leso o da morte in favore dei superstiti, ove il giudice di merito utilizzi il criterio della capitalizzazione del danno patrimoniale futuro, adottando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4186 del 2 marzo 2004
«In tema di liquidazione dei danni patrimoniali da invalidità permanente in favore del soggetto leso o da morte in favore dei superstiti, ove il giudice di merito utilizzi il criterio della capitalizzazione del danno patrimoniale futuro, adottando...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12124 del 19 agosto 2003
«Il risarcimento del danno non patrimoniale da uccisione di congiunto postula la verifica della sussistenza degli elementi nei quali si articola l'illecito civile extracontrattuale definito dall'art. 2043 c.c. e, dunque, del nesso di causalità tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6291 del 18 aprile 2003
«...della capacità lavorativa generica si associ una riduzione della capacità lavorativa specifica che, a sua volta, dia luogo ad una riduzione della capacità di guadagno, detta diminuzione della produzione di reddito integra un danno patrimoniale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13546 del 12 giugno 2006
«Il danno c.d. esistenziale da uccisione del congiunto, quale tipico danno-conseguenza che si proietta nel futuro, privo (come il danno morale ed il danno biologico) del carattere della patrimonialità, ben può, in ragione di tale sua natura e della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10493 del 7 dicembre 1994
«...adempiono funzioni diverse — poiché mentre la prima mira a ripristinare la situazione patrimoniale del danneggiato quale essa era prima dell'evento pregiudizievole, i secondi hanno natura compensativa — e sono quindi, giuridicamente compatibili.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9810 del 9 ottobre 1997
«...perché rappresentativo, per definizione, di un valore insensibile ad ogni successiva variazione in quanto rapportabile ad una diminuzione patrimoniale «istantanea» (verificatasi, cioè, in coincidenza con il momento della produzione del danno).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16018 del 7 luglio 2010
«Il risarcimento del danno non patrimoniale subito dai parenti della vittima di un fatto illecito non richiede una prova specifica della sussistenza di tale danno, ove la sofferenza patita dai parenti possa essere accertata, in via presuntiva,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11039 del 12 maggio 2006
«Il danno biologico - inteso come lesione dell'integrità psico-fisica, suscettibile di valutazione medico-legale, della persona - consiste nelle ripercussioni negative, di carattere non patrimoniale e diverse dalla mera sofferenza psichica, della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8522 del 27 settembre 1996
«La diversità tra l'ordinario risarcimento del danno e l'indennizzo contemplato dall'art. 1381 codice civile consiste, anche sotto il profilo processuale, nel fatto che, a differenza del risarcimento del danno, che tende a ricostruire la situazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6298 del 10 luglio 1996
«È legittima la clausola penale con cui le parti, nell'esercizio della libertà di autodeterminazione patrimoniale loro riconosciuta dall'ordinamento (art. 1322 codice civile), fissino, per il mero ritardo nell'adempimento, gli interessi in misura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12013 del 3 dicembre 1993
«La clausola penale con cui le parti, nell'esercizio della libertà di autodeterminazione patrimoniale loro riconosciuta dall'ordinamento, fissino la misura degli interessi moratori al di sotto di quella legale, non è affetta da nullità per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11710 del 5 agosto 2002
«Il criterio normativo per l'esercizio del potere giudiziale di riduzione della penale è l'interesse esclusivamente patrimoniale del creditore all'integrale esecuzione del contratto (da valutarsi in termini oggettivi, commisurando la penale alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2380 del 13 giugno 1975
«...debitore, ed ha anche contenuto risarcitorio anticipato, in quanto dà luogo ad un incremento patrimoniale a favore del contraente adempiente e a carico dell'inadempiente, che tiene luogo del risarcimento del danno conseguente all'inadempimento.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 553 del 14 gennaio 2009
«In tema di contratti cui acceda la consegna di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, qualora il contraente non inadempiente abbia agito per la risoluzione (giudiziale o di diritto) ed il risarcimento del danno, costituisce domanda...»