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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4652 del 21 maggio 1996
«Ai sensi del principio secondo cui la rappresentanza processuale di cui all'art. 77 c.p.c., con la relativa facoltà di nomina dei difensori, può essere conferita soltanto a colui che già sia investito di un potere rappresentativo di natura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6166 del 16 marzo 2007
«In tema di rappresentanza e difesa in giudizio delle Regioni da parte dell'Avvocatura dello Stato, la legge reg. non può prevedere, nemmeno nelle Regioni a statuto speciale, la necessità del mandato specifico all'Avvocatura stessa, avendo lo Stato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7820 del 10 agosto 1998
«La notifica a due persone mediante consegna di unica copia ad una sola di esse, non è causa di inesistenza dell'atto, rilevabile in ogni stato e grado del giudizio, ma di nullità che se non sanata per raggiungimento dello scopo mediante la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 78 del 8 gennaio 2007
«Il fascicolo di parte che l'attore ed il convenuto debbono depositare nel costituirsi in giudizio dopo avervi inserito, tra l'altro, i documenti offerti in comunicazione, ai sensi degli artt. 165 primo comma e 166 c.p.c., applicabili anche in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10095 del 19 novembre 1996
«Il decreto con cui il tribunale rigetti l'istanza del creditore tendente alla risoluzione del concordato fallimentare (o di quello preventivo) non è impugnabile con ricorso per cassazione, a norma dell'art. 111 della Costituzione, trattandosi di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«In tema di dichiarazione di inefficacia degli atti a titolo gratuito, ai sensi dell'art. 64 legge fall., la valutazione di gratuità od onerosità di un negozio va compiuta con esclusivo riguardo alla causa concreta, costituita dalla sintesi degli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2370 del 19 luglio 1993
«Il procedimento davanti alla magistratura di sorveglianza è disciplinato, in forza dell'espresso rinvio dell'art. 678, primo comma, c.p.p., all'art. 666 dello stesso codice. L'inosservanza del terzo comma di tale articolo, concernente l'avviso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1010 del 22 gennaio 2004
«A seguito della sottoposizione a liquidazione coatta amministrativa di una società si determina per un verso, la perdita della capacità (anche) processuale degli organi societari e per altro verso, la temporanea improcedibilità, fino alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 195 del 21 gennaio 1985
«L'art. 100 della legge fallimentare, il quale, in applicazione del principio fissato dal precedente art. 43, circa la perdita della capacità processuale del fallito nelle cause relative a rapporti patrimoniali compresi nel fallimento, stabilisce...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11657 del 25 novembre 1993
«Nell'ipotesi di riassunzione di una causa dichiarata interrotta dal collegio dopo la rimessione a mente dell'art. 189 c.p.c., per una delle ragioni di cui agli artt. 299 e ss. dello stesso codice, la parte cui sia stato notificato l'atto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3051 del 25 maggio 1979
«...del convenuto, deve essere rilevata di ufficio e si ripercuote sul procedimento e sulla sentenza che lo definisce; ciò vale anche per il giudizio di appello, in virtù del richiamo all'art. 163 c.p.c. da parte dell'art. 342 dello stesso codice.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11512 del 17 maggio 2006
«Nei giudizi di opposizione all'ordinanza ingiunzione con la quale sia stata irrogata una sanzione amministrativa, la notificazione dell'atto riassuntivo del giudizio in sede di rinvio, eseguita, nei confronti dell'amministrazione statale, presso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3329 del 23 gennaio 1990
«Nell'individuazione di tale natura devono inoltre confluire anche i valori fissati dalla Costituzione per il riconoscimento del diritto d'asilo (ossia le libertà democratiche fondamentali garantite costituzionalmente), in quanto integratori...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 329 del 22 febbraio 1974
«I principi ispiratori della tutela del segreto militare non sono contrastanti, ma pienamente concilianti con la Costituzione della Repubblica — art. 2 — in quanto la realtà dello Stato non può rifiutare valore giuridico al richiamo della tutela...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 193 del 3 luglio 1985
«È illegittimo, per violazione degli artt. 11 e 18 della Costituzione, l'art. 273 c.p., il quale vieta, senza autorizzazione del Governo, di promuovere, costituire, organizzare o dirigere nel territorio dello Stato associazioni, enti o istituti di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12625 del 16 marzo 2004
«...solo il prestigio del Presidente della Repubblica, e quindi della Istituzione dello Stato che egli rappresenta, ma anche il sereno svolgimento delle funzioni connesse alla carica: tale specificità giustifica pertanto il trattamento differenziato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1569 del 27 novembre 1968
«...delinquenziale di cui si fa parte e che volutamente si approvano e si eseguono (violazione degli artt. 241 e 283 c.p.), concorre sia con il delitto di cospirazione che con quelli di attentato all'integrità dello Stato o alla Costituzione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1538 del 9 febbraio 1979
«La strage è reato comune contro la pubblica incolumità se l'agente non abbia avuto altro fine che quello di uccidere private persone; diventa reato speciale contro la personalità dello Stato se l'intento dell'agente sia stato quello di far...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4932 del 5 giugno 1986
«Tali organismi, infatti, non possono identificarsi, istituzionalmente, con la personalità dello Stato, né con alcuna delle sue articolazioni, anche se la Costituzione, all'art. 49, li prevede come strumenti per realizzare il diritto dei cittadini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4906 del 7 aprile 1989
«Il delitto di cospirazione politica mediante associazione è un reato permanente, formale, di pericolo indiretto per la personalità dello Stato, ossia di pericolo presunto iuris et de iure per il semplice fatto della costituzione di un'associazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1356 del 19 luglio 1983
«È da ritenere realizzato il delitto ex art. 305 c.p. allorquando i cospiranti abbiano concordato, in modo serio ed impegnativo, lo svolgimento dell'attività necessaria al conseguimento del risultato che s'identifica con uno dei reati indicati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 25 gennaio 2008
«Perché sussista la scriminante dello stato di necessità, prevista dall'art. 54 c.p., occorre che sia configurabile un rapporto di proporzionalità tra l'effettivo pericolo prospettato e il fatto commesso dall'imputato. (Applicando tale principio,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12261 del 4 dicembre 1987
«Il reato di offese alla religione dello Stato mediante vilipendio di persone, di cui all'art. 403 c.p., non può assolutamente dirsi abrogato dal nuovo concordato tra lo Stato italiano e la Santa Sede per il fatto che le altre parti abbiano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«L'istituzione dell'Ente «Ferrovie dello Stato», in sostituzione della cessata Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato, di per sé non ha comportato, nei confronti dei suoi organi direttivi e del personale dipendente, il venire meno in radice,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40348 del 30 settembre 2013
«...di "ordinamenti sociali" costituiti nello Stato non si esaurisce nelle istituzioni, seppur latamente intese, ma esprime tali fondamentali articolazioni di libertà mediante le quali si realizza il modello pluralistico disegnato dalla Costituzione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40111 del 27 settembre 2013
«Nel reato di associazione sovversiva la nozione di "ordinamenti economici e sociali" va interpretata alla luce del tessuto democratico e pluralistico dell'attuale assetto costituzionale dello Stato e, di conseguenza, non si riferisce alle sole...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 138 del 18 gennaio 1994
«Né ai fini della qualificazione come pubblico servizio di una attività esercitata da soggetto privato è necessario che la stessa costituisca oggetto di un provvedimento amministrativo (es. concessione) che legittimi l'esercizio dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5549 del 11 aprile 1990
«...di mantenimento della situazione antigiuridica necessaria per la sussistenza del delitto e per la individuazione del luogo di inizio della sua consumazione. (Fattispecie relativa a ritenuta commissione del reato nel territorio dello Stato).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16375 del 21 aprile 2008
«Va esclusa, ai sensi degli artt. 32, comma secondo, e 13 della Costituzione, e dell'art. 33 L. n. 833 del 1978, la possibilità di accertamenti e di trattamenti sanitari contro la volontà del paziente, se questi è in grado di prestare il suo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30255 del 9 agosto 2005
«In tema di diffamazione attribuita ad un parlamentare, non sussistono i presupposti di fatto per sollevare, da parte dell'A.G., conflitto di attribuzione a fronte di una delibera di insindacabilità emessa, ai sensi dell'art. 68 comma primo della...»