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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5671 del 5 maggio 2000
«Conseguentemente, l'infrazione, anche grave, come l'inosservanza del diritto di precedenza, commessa da uno dei conducenti non dispensa il giudice dal verificare anche il comportamento dell'altro conducente al fine di stabilire se, in rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4435 del 4 marzo 2004
«A maggior ragione tale verifica è necessaria allorché la norma contrattuale si riferisca, come nella specie, alla più grave ipotesi dell'assenza ingiustificata protratta nel tempo e non già alla mera tardiva presentazione della documentazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27197 del 20 dicembre 2006
«Il dirigente che, in conseguenza della risoluzione del rapporto con il suo datore di lavoro causata dal recesso ingiustificato di quest'ultimo, rivendica il risarcimento del danno biologico riconducibile alla condotta datoriale è tenuto a provare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8200 del 16 giugno 2000
«In tema di licenziamento per giusta causa, la non immediatezza della contestazione induce a ritenere che il datore di lavoro abbia a suo tempo soprasseduto al licenziamento ritenendo non grave o, comunque, non meritevole della sanzione espulsiva...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8546 del 22 aprile 2005
«...la prestazione implichi la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, l'art. 2236 c.c. prevede un'attenuazione di responsabilità, nel senso che il professionista è tenuto al risarcimento del danno unicamente per dolo o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5945 del 10 maggio 2000
«La limitazione della responsabilità professionale del medico ai soli casi di dolo o colpa grave a norma dell'art. 2236 c.c. si applica nelle sole ipotesi che presentino problemi tecnici di particolare difficoltà (perché trascendono la preparazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6937 del 1 agosto 1996
«La disposizione di cui all'art. 2236 c.c. - che, nei casi di prestazioni implicanti la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, limita la responsabilità del professionista ai soli casi di dolo o colpa grave - non trova applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6200 del 1 giugno 1991
«...la disposizione del primo comma dell'articolo citato, e non quella del secondo comma, con la conseguenza che egli può essere escluso dalla società qualora il suo inadempimento, pur sfornito del carattere della definitività, risulti grave.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10771 del 29 settembre 1999
«...di configurare, a carico del creditore procedente, una ipotesi di responsabilità processuale, a tenore dell'art. 96, primo comma c.p.c., qualora quest'ultimo, convenuto perla riduzione dell'ipoteca, resista in giudizio con mala fede o colpa grave.»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 4063 del 14 marzo 2012
«In tema di usucapione decennale di beni immobili, la buona fede di chi ne acquista la proprietà in forza di titolo astrattamente idoneo è esclusa soltanto quando sia in concreto accertato che l'ignoranza di ledere l'altrui diritto dipenda da colpa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5465 del 9 febbraio 2001
«In tema di restituzione in termini, posto che l'art. 175, comma 2, c.p.p. accorda all'imputato, ai fini dell'impugnazione di pronunce di condanna, un trattamento più favorevole rispetto a quello previsto, in via generale, per le altre parti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 35003 del 9 settembre 2008
«Ai fini dell'accertamento sulla sussistenza del dolo o della colpa grave rilevanti nel giudizio di riparazione per l'ingiusta detenzione, sono utilizzabili le intercettazioni "ambientali" riportate nell'ordinanza coercitiva, ma successivamente non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 32383 del 30 agosto 2010
«Il giudice, nell'accertare la sussistenza o meno della condizione ostativa al riconoscimento del diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione, consistente nell'incidenza causale del dolo o della colpa grave dell'interessato rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20301 del 20 novembre 2012
«...circa il mancato rilascio della concessione, ignoranza comunque inescusabile, attesa la grave colpa di ciascun contraente, che avrebbe potuto verificare, con l'ordinaria diligenza, la reale situazione del bene dal punto di vista amministrativo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4799 del 26 febbraio 2013
«...gradi di colpa, fa ritenere operante la garanzia anche in ipotesi di comportamento gravemente colposo dell'assicurato (nella specie, per il difetto di manutenzione di una tubazione idrica condominiale), con la sola eccezione delle condotte dolose.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3791 del 29 ottobre 1993
«Poiché, peraltro, l'applicazione del principio di sussidiarietà comporta esclusione dell'operatività della norma che commina sanzioni meno gravi (quella, cioè, prevista dalla L. n. 645 del 1952), onde evitare duplicità di incolpazioni per un'unica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1006 del 30 aprile 1997
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione la colpa grave indicata nell'art. 314 n. 1 c.p.p. non può mai essere costituita da una condotta che, seppure illecita, tuttavia non integri un reato per il quale sia consentita dall'ordinamento la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37037 del 29 settembre 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, la colpa grave che osta alla riparazione non è integrata dalla mera condizione di tossicodipendente, ma ben può essere ravvisata nel comportamento del tossicodipendente che detenga sostanze...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4154 del 28 gennaio 2008
«...dolo o della colpa grave laddove il soggetto non abbia riferito circostanze, ignote agli organi inquirenti, utili ad attribuire un diverso significato agli elementi acquisiti in sede investigativa e posti a fondamento del provvedimento cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1694 del 14 gennaio 2008
«...e violazioni finanziarie, omettendo di esercitare i dovuti controlli sul suo operato, costituisce una grave negligenza che integra gli estremi della colpa grave ostativa al riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1577 del 14 gennaio 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini dell'accertamento circa la sussistenza della condizione ostativa (art. 314 comma secondo c.p.p.) per aver l'indagato dato causa per colpa grave alla custodia cautelare, il giudice deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31428 del 19 agosto 2005
«...divieto di trarre, da detti atti, elementi dimostrativi del dolo o della colpa grave che impediscono, anche nel caso previsto dall'art. 314, comma 2, c.p.p., il riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37026 del 29 settembre 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, ai fini della valutazione circa la sussistenza del dolo o della colpa grave che ostano alla riparazione, il giudice può tener conto degli atti che nell'ambito del giudizio di cognizione sono...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2815 del 24 agosto 2000
«Non incorre, di conseguenza in alcun vizio di violazione di legge il giudice che, nel valutare la condotta dell'istante ai fini di delibare la sussistenza o meno del dolo o della colpa grave, che escludono il diritto alla riparazione, abbia...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2365 del 29 maggio 2000
«In materia di riparazione per l'ingiusta detenzione, il dolo o la colpa grave idonei ad escludere l'indennizzo devono sostanziarsi in comportamenti specifici che abbiano dato o abbiano concorso a darvi causa all'instaurazione dello stato privativo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1114 del 18 aprile 1999
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il vaglio delle circostanze di fatto idonee ad integrare il dolo o la colpa grave deve essere operato con giudizio ex ante e sulla base dell'idoneità della condotta dell'indagato a «trarre in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1745 del 13 luglio 1998
«La fuga dell'innocente dal luogo del delitto non può costituire comportamento che ha dato causa alla custodia cautelare subita sotto il profilo della colpa grave quando tale condotta si inquadri nella prospettiva di una strategia difensiva...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 179 del 27 febbraio 1997
«In tema di presupposti per la riparazione dell'ingiusta detenzione deve intendersi gravemente colposo il comportamento dell'indagato caratterizzato da spiccata leggerezza e macroscopica trascuratezza mediante azioni od omissioni denotanti vizio di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 43 del 9 febbraio 1996
«Nel procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione (art. 314 c.p.p.), il giudice, nell'accertare la sussistenza o meno della condizione ostativa all'indennizzo data dall'incidenza causale del dolo o della colpa grave dell'interessato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7296 del 23 febbraio 2012
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, ai fini dell'accertamento della sussistenza della condizione ostativa della colpa grave dell'interessato - fermo restando l'insindacabile diritto al silenzio o alla reticenza o alla menzogna da parte...»