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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4333 del 18 aprile 1995
«In tema di interpretazione della volontà delle parti (con riferimento, nella specie, ad una transazione intervenuta nel corso di un giudizio di risarcimento del danno) quando l'ambito dell'accordo sia stato individuato sulla base delle pretese...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25047 del 27 novembre 2009
«I principi di buona fede e correttezza sono previsti dal codice civile, come tali, in riferimento alla fase dello svolgimento delle trattative contrattuali (art. 1337), a quella dell'interpretazione del contratto (art. 1366) ed a quella della sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16031 del 19 luglio 2007
«In caso di compravendita delle azioni di una società, che si assume stipulata ad un prezzo non corrispondente al loro effettivo valore, senza che il venditore abbia prestato alcuna garanzia in ordine alla situazione patrimoniale della società...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20597 del 4 ottobre 2010
«È annullabile, in quanto conclusa in conflitto d'interessi, la fideiussione prestata in favore di una banca da una società di capitali, per un importo superiore al capitale sociale che sia stata sottoscritta dall'amministratore per garantire il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25361 del 17 ottobre 2008
«Il principio di accessorietà della garanzia comporta il venir meno della relativa obbligazione tutte le volte in cui l'obbligazione principale sia estinta, ma non esclude la possibilità della sua rinnovata vigenza, allorché dopo l'estinzione il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15879 del 17 luglio 2007
«In tema di conflitto d'interessi quanto all'atto concluso dal rappresentante della società fidejubente che sia rappresentante anche della società garantita, l'incompatibilità tra le esigenze dei due enti integra una causa di annullabilità ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1853 del 15 febbraio 1993
«Gli amministratori ed i rappresentanti delle anstalten , essendo queste dotate di autonoma personalità giuridica, non possono agire in conflitto di interessi con la persona giuridica che rappresentano neppure quando l'atto sia vantaggioso per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3596 del 30 ottobre 1969
«Il rappresentante senza poteri che ponga in essere un atto unilaterale di remissione di debito incorre nella stessa responsabilità che l'art. 1398 c.c. prevede a suo carico nell'ipotesi che abbia contrattato nei confronti dell'altro contraente, il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7693 del 6 agosto 1998
«La compravendita di azioni di una spa non è priva di oggetto, né ha un oggetto impossibile, per il solo fatto che la società risulti in condizione di dissesto finanziario tale da elidere, di fatto, l'intero capitale sociale, poiché la perdurante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12401 del 28 maggio 2007
«Gli interessi legali previsti dall'art. 1499 c.c. prescindendo sia dalla mora che dalla liquidità, vanno ricondotti nella categoria (residuale rispetto a quelle degli interessi moratori e corrispettivi) degli interessi compensativi, preordinati ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21641 del 8 novembre 2005
«In tema di società per azioni, il primo comma dell'art. 2437 c.c. (nel testo anteriore alle modifiche introdotte dal D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6, applicabile nella specie ratione temporis) attribuisce il diritto di recesso al socio dissenziente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5108 del 26 maggio 1999
«Il valore dell'affare ai fini del calcolo della provvigione del mediatore con riferimento ad una compravendita corrisponde al prezzo effettivamente pagato e pertanto, qualora l'oggetto della compravendita mediata sia la totalità delle quote o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3409 del 17 maggio 1983
«Qualora un'autovettura, sottratta da ignoti al proprietario ed abbandonata nella pubblica via, sia dagli organi di polizia affidata in custodia ad un terzo, nel suo deposito, allo scopo di evitare intralci alla circolazione, non si configura il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1516 del 19 febbraio 1997
«Requisito essenziale del contratto di costituzione di rendita vitalizia a titolo oneroso (rendita prevista in corrispettivo dell'alienazione di un bene o della cessione di un capitale, ai sensi dell'art. 1872, primo comma, c.c.) è costituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8825 del 9 ottobre 1996
«Il contratto con il quale una parte si obbliga, in corrispettivo (del trasferimento di un bene o) della cessione di un capitale, a fornire all'altra prestazioni alimentari o assistenziali per tutta la durata della vita (cosiddetto vitalizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15407 del 2 dicembre 2000
«Con riguardo ad un contratto di assicurazione contro gli infortuni nel quale viene assicurato un determinato capitale a fronte della morte, dell'inabilità permanente o di quella temporanea — la prestazione dell'assicuratore costituisce un debito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9388 del 10 novembre 1994
«Con riguardo ad un contratto di assicurazione contro gli infortuni, compreso l'evento morte, la prestazione dell'assicuratore, quale obbligazione pecuniaria (avente per oggetto il pagamento del capitale assicurato, ex art. 1882, seconda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18234 del 28 novembre 2003
«A norma degli artt. 1936 e 1942 c.c., l'obbligazione del fideiussore si configura come obbligazione accessoria, il cui oggetto, per la sorte capitale e per gli accessori, è naturalmente identico a quello dell'obbligazione principale, sicché ove...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1866 del 12 marzo 1983
«In tema di anticresi, la prevista rinnovabilità del rapporto dopo il primo decennio e l'effettiva sua prosecuzione oltre la durata massima stabilita dall'art. 1962 c.c., nonché l'esistenza di un patto commissorio, non incidono sullo schema legale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9386 del 4 settembre 1999
«Il coniuge che abbia integralmente adempiuto l'obbligo di mantenimento dei figli, pure per la quota facente carico all'altro coniuge, è legittimato ad agire iure proprio nei confronti di quest'ultimo per il rimborso di detta quota, anche per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4532 del 5 maggio 1998
«Il socio di una società di capitali che partecipi al capitale sociale in una misura capace di assicurargli, da sola, la maggioranza richiesta per la validità delle deliberazioni assembleari (in sede ordinaria e straordinaria) sicché, in concreto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21759 del 17 novembre 2004
«In tema di rapporto di lavoro alle dipendenze di una società di capitali, come non sussiste alcuna incompatibilità di principio tra la qualità di componente (non unico) dell'organo di gestione e quella di lavoratore subordinato alle dipendenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8346 del 8 aprile 2010
«In tema di cooperative di produzione e lavoro, anche nel regime previgente alla legge 3 aprile 2001, n. 142, spetta al giudice di merito
verificare se, accanto al rapporto associativo, sussista un distinto rapporto di lavoro, autonomo o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4236 del 7 aprile 1992
«Il principio di automatismo delle prestazioni previdenziali, enunciato in via generale dall'art. 2116 c.c., trova applicazione solo in quanto il sistema delle leggi speciali vi si adegui, disponendo espressamente in proposito e provvedendo in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13086 del 28 maggio 2010
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, l'onere, posto a carico del creditore, di provare la sussistenza del proprio credito e la qualità di imprenditore in capo al debitore, non esclude, ai sensi dell'art. 15 del r.d. 16 marzo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6194 del 16 marzo 2011
«La violazione amministrativa consistente nell'omessa indicazione negli atti e nella corrispondenza delle società di capitali, dell'ammontare del capitale sociale effettivamente versato, prevista dagli artt. 2250, secondo comma, e 2627 (nel testo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9209 del 6 luglio 2001
«L'accoglimento della domanda con la quale il socio di una società di capitali chieda la condanna della società a restituirgli somma da lui in precedenza versate alla società medesima richiede la prova che detto versamento sia stato eseguito per un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9471 del 19 luglio 2000
«Al fine di accertare se il versamento del socio alla società possa ritenersi effettuato per un titolo che ne giustifichi la restituzione al di fuori dell'ipotesi di liquidazione, occorre accertare quale sia stata la reale intenzione dei soggetti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7692 del 31 marzo 2006
«I versamenti operati dai soci in conto capitale (o con altra analoga dizione indicati), pur non incrementando immediatamente il capitale sociale, e pur non attribuendo alle relative somme la condizione giuridica propria del capitale (onde non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 29776 del 19 dicembre 2008
«L'assunzione della qualità di socio e l'obbligo di buona fede nell'adempimento delle obbligazioni, che discendono dal contratto di società, non comportano la preventiva rinuncia del socio ad avvalersi dei suoi diritti e facoltà, anche derivanti da...»