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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13391 del 7 ottobre 2000
«Alla contrattazione collettiva (e, nel suo ambito, a quella individuale) compete di determinare i precisi criteri di computo della retribuzione spettante al lavoratore durante il periodo feriale, poiché né l'art. 36, terzo comma, Cost., né l'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7432 del 13 luglio 1999
«Tale conclusione non contrasta con la Convenzione O.I.L. n. 132 del 24 giugno 1970 (ratificata e resa esecutiva con L. 10 aprile 1981, n. 157) la quale, nel garantire al lavoratore in ferie «almeno la normale o media retribuzione», non ne impone...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5691 del 19 aprile 2002
«Il patto di non concorrenza, disciplinato dall'art. 2125 c.c., può riguardare non soltanto i dipendenti che svolgono mansioni direttive o di, alto livello, ma anche tutti coloro che, pur essendo impiegati in compiti non intellettuali (sinanche di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8956 del 18 aprile 2006
«...passiva laddove, per il pagamento di debiti della società, venga convenuto in giudizio non nella qualità di socio ma in proprio, non potendo in tal caso far valere in sede esecutiva il beneficio della previa escussione del patrimonio sociale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12912 del 20 dicembre 1997
«La previsione dell'art. 2304 c.c. secondo cui i creditori di una società in nome collettivo non possono pretendere il pagamento dai singoli soci se non dopo l'escussione del patrimonio sociale, opera esclusivamente in sede esecutiva, nel senso che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17678 del 2 settembre 2004
«...adottata dalla società, posto che tale .delibera impegna la società medesima alla condotta di essa esecutiva e ad essa conforme posta in essere dall'organo di gestione, idonea o meno che sia rispetto al perseguimento dell'oggetto sociale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 236 del 18 gennaio 1978
«Tuttavia, la presentazione del bilancio da parte degli organi sociali responsabili dell'associazione (tesorerie, collegio sindacale, presidente e giunta esecutiva) comporta approvazione e ratifica della relativa predisposizione, le quali escludono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22489 del 19 ottobre 2006
«...qualità di parte tenuta ad effettuare le prestazioni indicate nel decreto stesso e, nel caso di decreto provvisoriamente esecutivo, di parte nei confronti della quale può essere sperimentata l'azione esecutiva per la realizzazione della condanna.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10676 del 24 aprile 2008
«...suddetto titolo e, conseguentemente, pronunciarsi sulla legittimità o meno dell'esecuzione già intrapresa, configurandosi, per l'appunto, siffatto giudizio come causa di accertamento negativo, totale o parziale, dell'azione esecutiva esercitata.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2733 del 25 giugno 1977
«Poiché il sequestro conservativo ha la funzione e la struttura di un pignoramento condizionato al sopravvenire della sentenza esecutiva di condanna del debitore sequestrato — la quale ha gli effetti di rendere attuale quella funzione che era...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12241 del 20 agosto 2003
«In tema di prova documentale, l'apposizione della formula esecutiva sulla copia della sentenza rilasciata dal cancelliere ai sensi dell'art. 153 disp. att. c.p.c. contiene necessariamente, anche implicitamente, la attestazione di conformità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2901 del 25 luglio 1975
«Pertanto, è alla data della sentenza di omologazione (esecutiva in virtù degli artt. 181 e 130 della legge fallimentare) che occorre fare riferimento per accertare se e su quali dei beni originariamente gravati dal privilegio questo possa essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11250 del 28 dicembre 1994
«Conseguentemente, nell'ipotesi di fallimento del
contribuente, sono assistiti da privilegio tutti i tributi iscritti a ruolo nell'anno della richiesta di ammissione al passivo e nell'anno precedente anche se l'anno della insinuazione è successivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4061 del 5 aprile 1993
«Ne consegue che, ove tale terzo proprietario abbia conseguito la restituzione di detta cosa in virtù di sequestro giudiziario, convalidato da sentenza di primo grado provvisoriamente esecutiva — in procedimento del quale non è parte necessaria il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1484 del 22 febbraio 1999
«La posizione del terzo acquirente di un immobile gravato dal privilegio di cui all'art. 45, secondo comma, D.P.R. 637/72 (ora art. 41, primo comma, D.L.vo 346/90), in relazione all'art. 2772 c.c. (garanzia del credito d'imposta) è del tutto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4926 del 4 maggio 1991
«Il credito dell'amministrazione finanziaria, avente ad oggetto l'Invim, relativa ad un immobile venduto in sede esecutiva in danno del debitore proprietario dell'immobile stesso e, come tale, soggetto passivo dell'imposta ai sensi dell'art. 4 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19059 del 5 settembre 2006
«A domandare l'istruzione della causa di accertamento in questione non è invece legittimato il debitore esecutato che si veda contestata o non riconosciuta da parte del terzo l'esistenza di un suo credito, non potendo proporre nella sede esecutiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10111 del 2 agosto 2000
«Nell'ipotesi in cui i beni mobili oggetto di privilegio di cui all'art. 2756 c.c. siano di proprietà di soggetto diverso dal debitore e il creditore privilegiato intenda procedere alla vendita, deve notificare l'intimazione prevista dall'art. 2797...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5507 del 8 aprile 2003
«In caso di costituzione di ipoteca a favore di un debito altrui, se il terzo datore di ipoteca aliena i beni sui quali grava la garanzia reale, l'opposizione da lui proposta avverso il precetto notificatogli nella qualità di terzo datore di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13972 del 14 giugno 2007
«L'azione revocatoria ordinaria ha la funzione di ricostruire la garanzia generica assicurata al creditore dal patrimonio del suo debitore, che si prospetti compromessa dall'atto di disposizione da questi posto in essere; essa, pertanto, in caso di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7127 del 25 maggio 2001
«...essere dal debitore, ma semplicemente determina l'inefficacia di esso nei soli confronti del creditore che l'abbia esperita per consentire allo stesso di esercitare sul bene oggetto dell'atto, l'azione esecutiva per la realizzazione del credito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6511 del 2 aprile 2004
«...neppure ai fini della sussistenza del «pregiudizio delle ragioni creditorie», che non richiede un effettivo e attuale depauperamento del patrimonio del debitore, essendo sufficiente il pericolo che l'azione esecutiva possa rivelarsi infruttuosa.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7452 del 5 giugno 2000
«...essendo sufficiente che l'atto di disposizione compiuto dal debitore stesso produca pericolo o incertezza per la realizzazione del diritto del creditore, in termini di una possibile o eventuale infruttuosità di una futura azione esecutiva.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5105 del 9 marzo 2006
«Poiché l'azione revocatoria ordinaria tutela non solo l'interesse del creditore alla conservazione della garanzia patrimoniale costituita dai beni del debitore, ma anche all'assicurazione di uno stato di maggiore fruttuosità e speditezza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 702 del 16 gennaio 2006
«...non è configurabile il vizio di ultrapetizione nel caso in cui tale riduzione disposta, nell'ambito di procedura esecutiva con più debitori assoggettati all'espropriazione, su istanza non formulata da tutti i soggetti legittimati a richiederla.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19501 del 10 settembre 2009
«...identificato e già esistente, non incide neppure sulla pignorabilità del credito, e non preclude quindi l'azione esecutiva sullo stesso, posto che il pignoramento pone sul bene un vincolo che ha senso solo se ne sia ipotizzabile l'alienabilità.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2068 del 19 maggio 1977
«Conseguentemente la norma indicata non può trovare applicazione quando, trattandosi di espropriazione di un immobile gravato da ipoteca per un debito altrui, il pignoramento e i successivi atti esecutivi siano compiuti nei confronti del debitore,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 111 del 9 gennaio 2003
«...l'obbligo di rispettare la locazione, tale possibilità essendo del tutto inconciliabile con lo scopo della procedura esecutiva, che è quello di realizzare il prezzo più alto nell'interesse tanto del debitore quanto dei creditori procedenti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20784 del 4 ottobre 2007
«La norma dell'art. 2926 c.c., che consente al terzo proprietario della cosa assegnata in sede esecutiva di rivolgersi all'assegnatario per ripetere la somma corrispondente al credito soddisfatto con l'assegnazione, ha carattere eccezionale e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7508 del 31 marzo 2011
«In tema di espropriazione presso terzi. l'ordinanza di assegnazione al creditore del credito spettante verso il terzo al debitore esecutato, opera il trasferimento coattivo ed immediato del credito stesso al creditore pignorante, alla stregua di...»