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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4515 del 23 agosto 1985
«La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, ai sensi dell'art. 1062 c.c., ha quale fondamentale condizione che l'unico proprietario dei due fondi, poi divisi, abbia lasciato le cose nello stato dal quale risulta la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1497 del 16 febbraio 1994
«Poiché la servitù di acquedotto comprende la facoltà, quale adminiculum servitutis, di accedere al fondo servente al fine di controllare lo stato dei canali e delle tubazioni dell'acqua, operare i necessari spurghi e procedere alle riparazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1401 del 5 marzo 1986
«L'inosservanza, da parte del proprietario del fondo servente, del divieto di compiere opere, che rendano più incomodo l'esercizio della servitù (art. 1967 secondo comma c.c.), è ravvisabile con riferimento ad aggravi apprezzabili e permanenti, e,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1734 del 6 maggio 1977
«L'esistenza di una servitù di sporto (nella specie, costituita da un cornicione con canaletto di scolo) al di fuori dell'ipotesi dello sporto-veduta, quando sia in funzione soltanto dello scolo d'acqua piovana proveniente dal tetto del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 128 del 4 gennaio 1995
«Il venir meno della utilitas, comportando, ai sensi dell'art. 1074 c.c., solo uno stato di quiescenza della servita, fino a quando non sia maturato il termine di prescrizione estintiva del relativo diritto, e la astratta possibilità, quindi, di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7475 del 6 luglio 1995
«La servitù degli scoli prevista dall'art. 1094 c.c. attribuisce al proprietario del fondo inferiore (dominante) il diritto di ricevere ed usare le acque che giungono al fondo superiore (servente) e che residuano dopo l'utilizzazione a vantaggio di...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2293 del 9 giugno 1975
«... deve ritenersi lecita l'apposizione di una conduttura di acque luride di scarico alla parete di un pianerottolo, in modo che essa non sia visibile, poiché l'uso, futuro ed eventuale, che di essa parete vogliano fare gli altri condomini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5949 del 11 ottobre 1986
«Il naturale scolo, in un cortile condominiale, delle acque grondanti da cornicioni, balconi o terrazze delle abitazioni che vi si affacciano, il quale non si ricollega ad un diritto di servitù, ma configura esercizio del diritto di comproprietà,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 583 del 17 gennaio 2001
«In un condominio la presunzione di comproprietà, prevista dall'art. 1117 n. 3 c.c. anche per l'impianto di scarico delle acque, opera con riferimento alla parte dell'impianto che raccoglie le acque provenienti dagli appartamenti, e, quindi, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8669 del 24 agosto 1990
«La disposizione dell'art. 1126 c.c., il quale regola la ripartizione fra i condomini delle spese di riparazione del lastrico solare di uso esclusivo di uno di essi, si riferisce alle riparazioni dovute a vetustà e non a quelle riconducibili a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4444 del 27 febbraio 2007
«Ai fini dell'usucapione del diritto di proprietà di beni immobili, l'elemento psicologico, consistente nella volontà del possessore di comportarsi e farsi considerare come proprietario del bene, può essere desunto dalle concrete circostanze di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2744 del 4 maggio 1982
«La tutela possessoria della servitù di derivazione d'acqua e di acquedotto riguarda non solo il possesso dell'acqua o dell'impianto sito sul fondo dominante, ma tutto ciò che è necessario per usare della servitù stessa e che costituisce godimento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15322 del 4 dicembre 2001
«II possesso è tutelato da spogli e molestie indipendentemente dal suo eventuale carattere lesivo di diritti altrui, i quali, pertanto, non possono essere utilmente opposti all'attore in reintegrazione o manutenzione, essendo consentito al...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2860 del 5 novembre 1973
«Nella materia disciplinata dall'art. 2 del R.D. 25 luglio 1904, n. 523, — cioè tutte le volte che una controversia abbia per oggetto comportamenti od opere che incidano sulla conservazione delle sponde dei fiumi e, in genere, sul regime delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24320 del 30 settembre 2008
«Il concorso del fatto colposo del danneggiato, che ai sensi dell'art. 1227 cod. civ esclude o limita il diritto al risarcimento, non può essere invocato allorché la vittima del fatto illecito abbia omesso di rimuovere tempestivamente una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 271 del 19 gennaio 1989
«Non rientrano tra le riparazioni di piccola manutenzione a carico dell'inquilino a norma dell'art. 1609 c.c. quelle relative agli impianti interni alla struttura del fabbricato (elettrico, idrico, termico) per l'erogazione dei servizi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20434 del 25 luglio 2008
«Il conduttore, ai sensi dell'art. 1588 cod. civ., risponde verso il locatore del deterioramento della cosa locata qualora non dia la prova dell'esistenza di causa a lui non imputabile; tale principio può essere derogato nel caso in cui il fattore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7332 del 26 marzo 2009
«Poiché le acque pubbliche costituiscono beni immobili, l'attività di intermediazione su mandato ed a titolo oneroso finalizzata alla conclusione di un contratto avente ad oggetto il rilascio o la cessione di una concessione di derivazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5658 del 9 marzo 2010
«In tema di responsabilità civile per danni cagionati da cose in custodia, per aversi caso fortuito occorre che il fattore causale estraneo al soggetto danneggiante abbia un'efficacia di tale intensità da interrompere il nesso eziologico tra la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25010 del 10 ottobre 2008
«Poiché l'ambiente naturale costituisce un bene pubblico di rango costituzionale, la lesione di esso fa sorgere in capo alle pubbliche amministrazioni preposte alla sua tutela il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale derivatone. Tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 89 del 5 gennaio 2001
«...(Fattispecie relativa all'accordo aziendale 12 dicembre 1986 per i dipendenti dell'Azienda Municipalizzata dell'Acquedotto di Napoli, cui non era applicabile ratione temporis la nuova disciplina ex art. 13 legge 24 giugno 1997, n. 196).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 29531 del 18 dicembre 2008
«Il passaggio in cosa giudicata di una pronuncia del giudice ordinario, ovvero del giudice amministrativo, recante statuizioni sul merito di una pretesa attinente ad un determinato rapporto, estende i suoi effetti al presupposto della sussistenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27183 del 28 dicembre 2007
«Agli effetti del risarcimento del danno da illecito permanente (quale deve ritenersi l'abusiva captazione di acque pubbliche). la permanenza va accertata non già in riferimento al danno, bensì al rapporto eziologico tra il comportamento contra ius...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 493 del 22 luglio 1999
«Perché possa configurarsi illecito permanente è necessario che la condotta venga posta in essere dalla medesima persona, e perciò che l'elemento soggettivo del fatto causale sia ontologicamente riferibile ad un unico soggetto, con la conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19703 del 13 novembre 2012
«Ai fini dell'individuazione dei terreni ricompresi nel demanio per la loro contiguità a corsi d'acqua pubblici, opera il principio per cui l'estensione dell'alveo, suscettibile di detta ricomprensione, agli effetti dell'art. 943 c.c., deve essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1269 del 18 gennaio 2013
«Ai fini della costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia (nella specie, servitù di smaltimento delle acque), è necessaria la sussistenza dell'opera di asservimento, visibile e permanente, nel momento dell'alienazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6387 del 13 marzo 2013
«Ai fini dell'accertamento dell'acquisto per usucapione di una servitù di scolo, non risulta decisivo che le relative opere apparenti insistano sul solo fondo servente, essendo, per contro, necessario che le stesse siano a servizio e rispondano ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 512 del 22 gennaio 1993
«In tema di tutela delle acque dall'inquinamento, secondo quanto stabilito dalle sentenze nn. 248/1983 e 15/1986 della Corte costituzionale, il diritto di difesa con riferimento alle analisi dei campioni è limitato al preavviso della data...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7499 del 12 luglio 1991
«In materia di inquinamento delle acque, l'utilizzo di un laboratorio specializzato per le analisi da parte del perito nominato dal giudice non comporta nullità della perizia, ove il perito sia stato autorizzato dal giudice, siano state osservate...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11598 del 18 dicembre 1993
«In materia di tutela delle acque dall'inquinamento le operazioni di campionamento hanno natura amministrativa, sicché l'inosservanza delle prescrizioni e delle metodiche Irsa-Cnr, richiamati nella nota in calce alla legge del 10 maggio 1976 n. 319...»