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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36919 del 26 settembre 2008
«L'integrazione della desistenza volontaria, ex art. 56, comma terzo, c.p. richiede che il soggetto attivo arresti, per volontaria iniziativa, la propria condotta delittuosa prima del completamento dell'azione esecutiva, impedendo l'evento....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38217 del 7 ottobre 2008
«Il reato di violenza privata è aggravato dalla finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso qualora sia motivato esclusivamente dalla considerazione della vittima come appartenente a una razza diversa e sia posto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40573 del 30 ottobre 2008
«In tema di c.d. patteggiamento in appello, il giudice, nell'accogliere la richiesta avanzata a norma dell'art. 599, comma quarto, c.p.p., non è tenuto a motivare sul mancato proscioglimento dell'imputato per taluna delle cause previste dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41375 del 6 novembre 2008
«In tema di furto, l'aggravante della esposizione della cosa per necessità o per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede (art. 625, comma primo, n. 7 c.p.) è integrata nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi di radiatori da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42728 del 17 novembre 2008
«È inammissibile l'impugnazione proposta dagli eredi dell'imputato dopo la morte di quest'ultimo. (Fattispecie di ricorso per cassazione proposto, successivamente alla morte dell'imputato, dai difensori nominati dal figlio del medesimo quando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43784 del 21 novembre 2008
«In materia cautelare, è inammissibile, per carenza d'interesse, l'impugnazione dell'indagato avverso il provvedimento applicativo dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria quando, nelle more del procedimento incidentale "de...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44323 del 27 novembre 2008
«Nell'emettere l'ordine di esecuzione di una sentenza di condanna a pena detentiva, il P.M. deve tener conto nella determinazione della pena ancora da espiare, ai fini dell'art. 656 c.p.p., comma quinto, del beneficio dell'indulto, anche se non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44995 del 3 dicembre 2008
«In tema di corruzione, ove l'accordo corruttivo abbia ad oggetto l'alienazione di un bene ad un ente pubblico, il profitto del reato non è costituito dall'intero corrispettivo, ossia dalla somma di denaro equivalente al controvalore del bene, ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46065 del 12 dicembre 2008
«Integra il delitto di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio la condotta del componente di una delle commissioni d'esame per concorso pubblico che indichi a un candidato l'espediente da seguire per eludere il risultato del sorteggio per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11522 del 16 marzo 2009
«Integra il reato di violenza privata (art. 610 c.p.) - e non quello di interferenze illecite nella vita privata (art. 615 bis c.p.) - la condotta di colui che introduca una telecamera sotto la porta di una 'toilettè pubblica in modo da captare...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12987 del 25 marzo 2009
«In tema di reati sessuali, ai fini della configurabilità del tentativo di atti sessuali con minorenne nel caso in cui il contatto tra il reo ed il minore avvenga mediante comunicazione a distanza, è necessario accertare, da un lato, l'univoca...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 20404 del 14 maggio 2009
«Ricorre la circostanza aggravante di cui all'art. 625 n. 7 c.p. nel furto d'acqua dalla rete idrica comunale, in ragione della destinazione pubblica della "res furtiva" a rischio per la pubblica utilità, dato che riduce la possibilità di fruizione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23061 del 4 giugno 2009
«L'applicazione della misura di sicurezza della assegnazione ad una casa di cura e di custodia impedisce la concessione all'imputato del beneficio della sospensione condizionale della pena. (In motivazione, la Corte ha chiarito che la possibilità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23550 del 5 giugno 2009
«Il reato di danneggiamento aggravato per essere la cosa danneggiata esposta alla pubblica fede può avere ad oggetto sia le cose mobili che quelle immobili, poiché l'ambito di applicazione dell'aggravante ha riguardo alla qualità, alla destinazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44015 del 18 novembre 2009
«Non integra la circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 6 c.p., la mera cessazione della condotta criminosa che non si risolva né in una volontaria riparazione del danno né nell'eliminazione delle conseguenze del reato. (Fattispecie nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44516 del 19 novembre 2009
«Integra la condotta del reato di abuso d'ufficio il rilascio da parte degli organi comunali di una licenza per autonoleggio senza la previa adozione a tal fine di un bando di concorso pubblico, come previsto dall'art. 8 L. 15 gennaio 1992, n.21,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49476 del 23 dicembre 2009
«È legittima la decisione con cui il giudice di merito, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigetti l'istanza di applicazione della continuazione - tra reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti susseguitisi per dieci anni - fondata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19732 del 25 maggio 2010
«Il delitto di violenza sessuale è configurabile anche nel caso in cui si eserciti violenza o minaccia per costringere una prostituta a consumare un rapporto sessuale non consensuale, in quanto il principio di libera autodeterminazione della sfera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20007 del 26 maggio 2010
«Il riconoscimento in sede esecutiva della continuazione tra i reati oggetto di condanne emesse all'esito di distinti giudizi abbreviati comporta, previa individuazione del reato più grave, la determinazione della pena base nella sua entità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2013 del 18 gennaio 2010
«Ai fini della configurabilità del delitto di violenza privata è necessaria l'estrinsecazione di una qualsiasi energia fisica immediatamente produttiva di una situazione idonea ad incidere sulla libertà psichica (di determinazione e azione) del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21947 del 8 giugno 2010
«La determinazione del termine di prescrizione del reato va effettuata secondo il calendario comune con decorrenza dal giorno successivo al verificarsi del fatto e senza tenere conto dei giorni effettivi di cui è composto l'anno o il mese.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 33871 del 17 settembre 2010
«Ai fini della determinazione del tempo necessario a prescrivere, deve aversi riguardo, in caso di concorso di circostanze aggravanti ad effetto speciale, all'aumento di pena così come determinato in forza dell'art. 63. comma quarto, c. p.. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34382 del 23 settembre 2010
«In tema di reato continuato, per la determinazione della violazione più grave il giudice deve fare riferimento alla pena edittale prevista per ciascuno dei reati, con la conseguenza che più grave deve essere considerata la violazione punita più...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39631 del 10 novembre 2010
«È configurabile l'aggravante della esposizione della cosa per necessità e per consuetudine o per destinazione alla pubblica fede (art. 625, comma primo, n. 7 c.p.) nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi di effetti personali sottratti ai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3998 del 29 gennaio 2010
«L'attenuante della riparazione del danno non è applicabile quando il completo risarcimento sia l'effetto, in tutto o in parte, non della libera determinazione degli imputati, bensì dell'opera di terzi (nella specie, recupero della refurtiva da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40827 del 18 novembre 2010
«Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza emessa in sede di appello cautelare ai sensi dell'art. 322 bis c.p.p. è proponibile solo per violazione di legge. Ne consegue che non possono essere dedotti con il predetto mezzo di impugnazione vizi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44331 del 16 dicembre 2010
«Non integra l'ipotesi di danneggiamento aggravato, ai sensi dell'art. 635 n. 3 in relazione all'art. 625 n. 7 c.p. (fatto commesso su cose esposte alla pubblica fede), la forzatura della porta di ingresso di un esercizio commerciale, considerato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6306 del 16 febbraio 2010
«La prescrizione del reato maturata anteriormente alla rinuncia all'appello proposto dal solo P.M. avverso sentenza di condanna dell'imputato va dichiarata dalla Corte di cassazione, qualora non vi abbia provveduto il giudice di secondo grado che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8115 del 1 marzo 2010
«In caso di pene concorrenti, inflitte con plurime sentenze di condanna, l'indulto non può essere imputato a una singola pena prima che si proceda al cumulo materiale, ma si applica una sola volta dopo la formazione del cumulo, nell'ambito del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9224 del 8 marzo 2010
«Sussiste l'aggravante di cui all'art. 625, comma primo, n. 7, c.p. - sub specie di esposizione della cosa per necessità o per destinazione alla pubblica fede - nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi di un'autovettura dotata di antifurto...»