-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6529 del 11 giugno 1991
«Le attenuanti generiche non costituiscono oggetto di «concessione» per meglio adeguare la pena. La determinazione della pena va operata esclusivamente in riferimento ai parametri indicati dalla legge (gravità del reato, capacità di delinquere del...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6598 del 13 giugno 1991
«A norma dell'art. 581 nuovo c.p.p. le impugnazioni sono proposte con un unico atto che deve contenere tutti gli elementi tassativamente richiesti dalla legge processuale. Ne consegue, pertanto, che l'eventuale carenza di tali requisiti e la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6939 del 28 giugno 1991
«In tema di impugnazione, il giudice di appello — come espressamente impone l'art. 605 nuovo c.p.p., fuori dell'ipotesi dell'art. 604 stesso codice (sentenze di annullamento) — emette sentenze che confermano o riformano in tutto o in parte quelle...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7523 del 12 luglio 1991
«Affinché possa riconoscersi una imputabilità ridotta per vizio parziale di mente, ai sensi dell'art. 89 c.p., occorre che la capacità di intendere (intesa nel senso di una corretta rappresentazione del mondo esterno e degli effetti della propria...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10351 del 29 ottobre 1992
«In tema di attenuanti generiche, pur potendo ai fini della loro applicazione (o del loro diniego) venir presi in considerazione gli stessi elementi che a norma dell'art. 133 c.p. concorrono alla determinazione della misura della pena, occorre pur...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11076 del 17 novembre 1992
«La sentenza di proscioglimento emessa dal Gip in sede di valutazione della richiesta di decreto penale di condanna, formulata dal P.M., è soggetta, in difetto di specifica e diversa normativa, alle ordinarie impugnazioni previste dagli artt. 568 e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1119 del 25 giugno 1992
«L'ordinanza emessa de plano, su istanza di parte di revoca di sequestro adottato in relazione al reato di cui all'art. 416 bis c.p., dal giudice che, avendo in sede di appello definito assolutoriamente il procedimento, aveva omesso di provvedervi,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1164 del 7 febbraio 1992
«Per il combinato disposto degli artt. 585 comma quarto c.p.p. 1988 e 167 att., i «motivi nuovi» devono riguardare i capi e i punti della decisione enunciati a norma dell'art. 581 comma primo lett. a), ai quali si riferisce l'impugnazione....»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12066 del 19 dicembre 1992
«Il rigore dell'inammissibilità del motivo di impugnazione relativo a vizio di motivazione dedotto contestualmente alla dichiarazione di gravame e prima del deposito del provvedimento, prospettabile in relazione al giudizio di cassazione, ove...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1223 del 5 maggio 1992
«Avverso l'ordinanza del Gip che, accogliendo le richieste del pubblico ministero, dispone la proroga del termine per le indagini preliminari e l'espletamento di incidente probatorio non è previsto gravame, sicché deve ritenersi inammissibile il...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2099 del 5 giugno 1992
«È inammissibile il conflitto di competenza sollevato dal giudice di merito avverso decisione della Corte di cassazione. È infatti estraneo al sistema processuale una ipotesi di conflitto tra un giudice di merito e quello di legittimità, i cui...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2388 del 5 marzo 1992
«La concessione delle attenuanti generiche non implica necessariamente un giudizio di non gravità del fatto-reato e, quindi, la determinazione della pena base in misura prossima al minimo edittale. La concessione di tale attenuante è, infatti, la...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 15 gennaio 1992
«L'ordinanza di sospensione del termine di custodia cautelare emessa ai sensi dell'art. 304 c.p.p. non è ricorribile in cassazione ma soltanto appellabile ai sensi dell'art. 310 dello stesso codice, come espressamente previsto dal comma primo del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 341 del 17 gennaio 1992
«In tema di circostanze attenuanti, il danno o il pericolo di danno che deriva al consumatore di sostanza stupefacente dalla azione criminale dello spacciatore non può mai ritenersi di speciale tenuità, sia perché inerente alla salute di una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3539 del 15 dicembre 1992
«Il fatto che determinati elementi non abbiano alcuna rilevanza probatoria ai fini della decisione non impedisce che gli stessi — se debitamente documentati e, quindi, destinati ad essere inseriti nel fascicolo del pubblico ministero — vengano...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3542 del 23 novembre 1992
«Non è soggetto ad impugnazione, né ricorribile per cassazione sotto il profilo dell'abnormità, il decreto con cui sia stata concessa, ai sensi dell'art. 415 c.p.p., la proroga di mesi sei per la prosecuzione delle indagini preliminari in un...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4163 del 2 dicembre 1992
«È inammissibile il ricorso per cassazione proposto avverso il decreto motivato di archiviazione pronunciato dal Gip, poiché contro tale provvedimento la legge non prevede possibilità di impugnazione, né è invocabile l'art. 111 Cost., che riguarda...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4360 del 4 dicembre 1992
«In tema di liberazione condizionale, ed ai fini della verifica, in mancanza di adempimento della obbligazione risarcitoria, della impossibilità economica di provvedere a detto adempimento, non può aversi riguardo, nel caso di soggetto proprietario...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5166 del 4 maggio 1992
«All'annullamento, da parte della Cassazione, del provvedimento di inammissibilità dell'impugnazione, ancorché emesso con sentenza, consegue il rinvio allo stesso giudice che lo ha pronunciato, poiché si tratta di un provvedimento per il quale è...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5521 del 12 maggio 1992
«L'appello incidentale (art. 595 c.p.p.) non incontra alcun limite derivante dal contenuto dell'appello principale. In mancanza di espressi limiti legislativamente stabiliti, infatti, non è possibile ritenere che tale impugnazione debba essere...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5808 del 15 maggio 1992
«Il legislatore ha dato al giudice il potere discrezionale di valorizzare circostanze non specificamente prevedute come attenuanti ovvero elementi compresi tra quelli indicati nell'art. 133 c.p., quando si presentino con connotazioni, positivamente...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 581 del 31 marzo 1992
«L'art. 242 comma terzo, ultima parte, del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 271 (norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale), nel prevedere che, entro il termine ivi indicato, il giudice istruttore pronunci sentenza...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5851 del 15 maggio 1992
«La rinuncia all'impugnazione, essendo un negozio processuale abdicativo e recettizio, determina l'estinzione dell'impugnazione nel momento stesso in cui perviene all'autorità giudiziaria competente, quando provenga dalla persona legittimata e sia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6117 del 22 maggio 1992
«A norma dell'art. 589, secondo comma del nuovo codice di procedura penale, la dichiarazione di rinuncia, parziale o totale all'impugnazione può essere fatta personalmente dalla parte privata oppure a mezzo del difensore munito di procura speciale...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6200 del 22 maggio 1992
«La concessione od il diniego delle attenuanti generiche rientra nel potere del giudice di merito. Questi quindi non è tenuto ad una analitica valutazione di tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli, dedotti dalle parti o ricavabili dagli atti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6683 del 4 giugno 1992
«Il divieto della reformatio in peius vale in ogni stato e grado del giudizio e, una volta conseguita dall'imputato una determinata posizione a lui favorevole, non può, in difetto d'impugnazione del pubblico ministero, emettersi una qualsiasi...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7842 del 8 luglio 1992
«Pur costituendo la adeguatezza della pena nella sua concretezza più il risultato di una intuizione che di un processo logico di natura analitica, il giudice, nell'esercizio del suo potere discrezionale di determinazione di essa, per evitare che la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8072 del 17 luglio 1992
«Il giudice di merito non può negare le attenuanti generiche solo perché, indipendentemente dalla loro applicazione, considera adeguata la pena, ma deve prima stabilire se le attenuanti generiche devono essere applicate, poi, quando occorre,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9373 del 4 settembre 1992
«Nel caso in cui essendo stati proposti avverso la stessa sentenza appello da una delle parti e ricorso per cassazione dall'altra e non essendosi fatto luogo a conversione del ricorso in appello ai sensi dell'art. 580 c.p.p., si sia giudicato del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1268 del 29 marzo 1993
«Costituisce provvedimento abnorme, come tale suscettibile, in difetto di altra possibile impugnazione, di immediato ricorso per cassazione, quello con il quale il giudice dell'udienza preliminare, investito di richiesta di rinvio a giudizio...»