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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7476 del 4 giugno 2001
«Qualora un unico fondo pervenga in successione a due eredi, per quote indivise, e poi da questi ultimi in sede di divisione, sia frazionato in porzioni distinte, la situazione di assoggettamento di fatto dell'una all'altra porzione non può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5120 del 22 maggio 1998
«Non è riconoscibile la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia se le opere e la situazione dei luoghi per il suo esercizio non esistevano al tempo dell'appartenenza ad un unico proprietario del fondo, ma sono esecutive...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7221 del 6 agosto 1997
«La costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia presuppone che due fondi o due parti del medesimo fondo appartenenti ad un proprietario unico siano stati da lui stesso posti in una situazione oggettiva di subordinazione o di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 196 del 5 gennaio 1995
«La costituzione del diritto di servitù prediale per destinazione del padre di famiglia non si verifica quando la separazione di due fondi sia operata da chi è proprietario esclusivo di uno solo di essi e comproprietario dell'altro tondo, mancando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10165 del 14 ottobre 1993
«Il presupposto della obiettiva situazione di asservimento di un fondo, richiesto dall'art. 1062 c.c. per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia, deve essere accertato attraverso la ricostruzione dei luoghi esistenti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7068 del 27 dicembre 1988
«La costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia ha luogo anche se la relazione di asservimento esista tra due porzioni dello stesso immobile — e non soltanto tra due fondi — allorché queste cessino di appartenere allo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3509 del 28 maggio 1981
«Per aversi la costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia occorre: a) che i due fondi appartenenti ad unico proprietario siano stati posti in una situazione di obiettiva subordinazione o assoggettamento integrante il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 277 del 14 gennaio 1997
«Essenziale per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia è che, all'atto della cessazione dell'appartenenza di due fondi ad un unico proprietario, le opere destinate al servizio di uno all'altro siano stabili, sì da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4956 del 30 ottobre 1978
«La disposizione con la quale si provveda a dichiarare l'inesistenza di qualsiasi servitù tra due fondi nel momento in cui essi cessano di appartenere al medesimo proprietario, onde escluderne la costituzione per destinazione del padre di famiglia,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1381 del 11 febbraio 1998
«Perché possa dirsi sorta una servitù per destinazione del padre di famiglia (ai fini del cui sorgere, ove si tratti di servitù di passaggio, è priva di rilevanza ostativa la non interclusione del fondo dominante) non è richiesto che quando i fondi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3116 del 17 marzo 1995
«La «disposizione relativa alla servitù» la quale, ai sensi dell'art. 1062, secondo comma, c.c. impedisce lo stabilirsi della servitù nonostante lo stato di fatto preesistente, non è desumibile da fatta concludentia, ma deve rinvenirsi o in una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11207 del 13 novembre 1993
«In tema di costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia, la disposizione del comma secondo dell'art. 1062 c.c., nel richiedere l'assenza di una disposizione relativa alla servitù all'atto della separazione dei fondi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17875 del 24 novembre 2003
«In tema di servitù di passaggio carraio, proprietario, che abbia chiuso il fondo servente dotandolo di cancello automatico, è tenuto all'installazione di un citofono per garantire, ai sensi dell'art. 1064 secondo comma c.c., il diritto al libero e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3804 del 30 marzo 1995
«Il diritto del superficiario non può avere un contenuto ed una estensione maggiore di quello del proprietario e, come il diritto dominicale, non può estendersi, quindi, allo spazio aereo sovrastante il suolo che ne è oggetto oltre il punto in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1098 del 22 marzo 1975
«Nelle servitù negative non mancano dei casi nei quali la semplice indicazione dell'utilità determina, per il suo intrinseco contenuto, l'estensione dell'esercizio della servitù su ogni parte del fondo servente in mancanza di una contraria...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10447 del 1 agosto 2001
«La servitù costituita a favore di un determinato fondo, ove ad esso ne venga unito un altro, non si estende a favore di questo, dovendo i due fondi originari, costituenti ormai un insieme, rimanere distinti ai fini della servitù, senza, tuttavia,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4551 del 15 luglio 1986
«Ai sensi dell'art. 1065 c.c., con riguardo alla determinazione dell'estensione e modalità di esercizio della servitù, prima di adottare il criterio del contemperamento dei contrapposti interessi dei fondi previsto dall'ultima parte di tale norma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8261 del 7 giugno 2002
«In materia di servitù prediali, solamente quando permangano dubbi circa l'interpretazione del titolo costitutivo in ordine all'estensione e alle modalità di esercizio della servitù, il giudice è tenuto ad applicare il criterio sussidiario del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3506 del 4 agosto 1977
«... Se è vero che il vigente ordinamento, rifiutando il principio romanistico della tipicità delle servitù, è ispirato a quello della libertà nella determinazione del loro contenuto nell'ambito della categoria generale, quale positivamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7034 del 21 giugno 1995
«Il proprietario del fondo dominante non può consentire a terzi, senza il consenso del proprietario del fondo servente, l'utilizzazione delle opere e degli impianti da lui predisposti in tale fondo per l'esercizio della servitù perché tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5548 del 8 giugno 1994
«In tema di limiti posti all'esercizio del diritto di servitù dall'art. 1067 c.c., la questione della violazione del divieto di innovazioni che comportino aggravamenti della condizione del fondo servente è prospettabile allorché tale conseguenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 809 del 5 febbraio 1985
«Ai fini dell'accertamento dell'aggravamento dell'esercizio della servitù di passaggio in dipendenza della trasformazione operata sul fondo dominante, questa va considerata non in sé stessa, come risultato di un'attività consentita o non consentita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1835 del 18 febbraio 2000
«Costituita a favore di un edificio una servitù di passaggio su un'area appartenente ad un edificio altrui, configura aggravamento della servitù il transito dei veicoli dei condomini per il parcheggio, non previsto dal titolo, su un'area di un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9675 del 11 settembre 1999
«Costituisce aggravamento della servitù il passaggio di mezzi meccanici sul fondo servente per consentire lo svolgimento di un'attività artigianale esercitata in un capannone costruito su un fondo diverso da quello dominante, ancorché appartenente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1401 del 5 marzo 1986
«L'inosservanza, da parte del proprietario del fondo servente, del divieto di compiere opere, che rendano più incomodo l'esercizio della servitù (art. 1967 secondo comma c.c.), è ravvisabile con riferimento ad aggravi apprezzabili e permanenti, e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6050 del 16 giugno 1990
«In tema di servitù di passaggio, il proprietario del fondo servente può stabilire, senza il consenso del proprietario del fondo dominante, le modalità di esercizio della servitù, purché in conformità al titolo e comunque in modo da non recare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4579 del 11 maggio 1994
«Per il disposto dell'art. 1068 c.c. l'esercizio da parte del proprietario del fondo servente della facoltà di ottenere il trasferimento della servitù in un luogo diverso per l'accresciuta gravosità dell'esercizio nel luogo originariamente fissato,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7822 del 4 aprile 2006
«... La sussistenza dell'aggravio per il fondo servente, ostativo al trasferimento della servitù, ex articolo 1068 terzo comma, ultima parte, del c.c. costituisce un apprezzamento discrezionale, riservato al giudice di merito.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14906 del 17 novembre 2000
«Il giudice non può, in assenza di domanda di parte e delle condizioni richieste dall'art. 1068 c.c., disporre il trasferimento della servita in altro luogo del fondo servente.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2168 del 31 gennaio 2006
«In tema di servitù prediali, il principio della cosiddetta indivisibilità di cui all'art. 1071 c.c. comporta, nel caso di frazionamento del fondo dominante, la permanenza del diritto su ogni porzione del medesimo, salve le ipotesi di aggravamento...»