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Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 29219 del 12 novembre 2019
«Con la surrogazione ex art. 1916 c.c. l'INAIL agisce contro i terzi responsabili, estranei al rapporto assicurativo, per il rimborso delle indennità corrisposte all'infortunato o ai suoi superstiti azionando il diritto al risarcimento del danno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2661 del 15 ottobre 2013
«La condanna alla reclusione per un tempo non inferiore a cinque anni produce, durante la pena, la sospensione dall'esercizio della potestà dei genitori, salvo che il giudice disponga altrimenti con specifica motivazione.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8126 del 6 dicembre 2017
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione legale, nel caso di più reati unificati sotto il vincolo della continuazione, occorre fare riferimento alla misura della pena determinata in concreto per il reato più grave,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47402 del 7 dicembre 2021
«La previsione che le notificazioni all'imputato interdetto o infermo di mente si eseguano presso il tutore non si applica nella ipotesi di imputato al quale sia stata inflitta la pena accessoria della interdizione legale»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15269 del 21 gennaio 2022
«In tema di omicidio preterintenzionale, l'evento morte deve costituire il prodotto della specifica situazione di pericolo generata dal "reo" con la condotta intenzionale volta a ledere una persona, sicché esso non può essere imputato a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8609 del 28 ottobre 2021
«In tema di responsabilità per fatti dannosi cagionati dall'atleta durante l'attività sportiva, ai fini dell'accertamento della responsabilità penale, non può farsi riferimento al criterio del rischio consentito e dell'agente modello, ma devono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22587 del 2 febbraio 2022
«Non è integra il delitto di rissa la condotta di colui che, aggredito da altre persone, reagisca difendendosi. (In motivazione, la Corte ha precisato che in tal caso l'aggredito non è punibile ai sensi dell'art. 52 cod. pen., mentre gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40903 del 11 ottobre 2022
«Ai fini della determinazione della pena per il delitto tentato, il momento in cui la realizzazione del reato si interrompe è elemento di non dirimente rilevanza ai fini della valutazione della gravità del fatto - dipendendo da circostanze del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1080 del 18 ottobre 2021
«Il riconoscimento del vizio parziale di mente non è incompatibile con la concessione delle circostanze attenuanti generiche, avendo esse presupposti logico-giuridici diversi ed operando su piani differenti, purché le plurime diminuzioni di pena...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52011 del 7 novembre 2019
«In tema di concorso di circostanze aggravanti, la regola del cumulo giuridico prevista dall'art. 63, comma quarto, cod. pen., non attenendo all'istituto della comparazione tra circostanze eterogenee, ma, al contrario, regolando il concorso tra...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34806 del 24 maggio 2021
«In tema di circostanze aggravanti, il principio di cui all'art. 63, comma 4, c.p., secondo cui in caso di concorso tra circostanze ad effetto speciale non si applica il cumulo materiale, ma la pena per la circostanza più grave aumentata fino ad un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14691 del 15 marzo 2011
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 89 e 65 cod. pen., sollevata in riferimento agli artt. 27, comma terzo, e 32 Cost., nella parte in cui prevedono, per il condannato affetto da vizio parziale di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 877 del 14 luglio 2022
«La pena determinata a seguito dell'erronea applicazione del giudizio di comparazione tra circostanze eterogenee concorrenti è illegale soltanto nel caso in cui essa ecceda i limiti edittali generali previsti dagli artt. 23 e seguenti, nonché 65 e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9818 del 27 gennaio 2021
«In tema di patteggiamento, è illegale la pena applicata dal giudice che, operando il giudizio di bilanciamento tra le circostanze, compari le attenuanti ed una sola delle aggravanti, in quanto l'art. 69 cod. pen. impone di procedere alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42568 del 28 settembre 2022
«In tema di concorso di circostanze del reato, qualora, tra le circostanze attenuanti da bilanciare con la recidiva reiterata, ve ne sia una per la quale non opera il divieto di prevalenza previsto dall'art. 69, comma quarto, cod. pen. - nella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2590 del 11 dicembre 2020
«Nel caso di provvedimento di unificazione di pene concorrenti, per il principio della unitarietà della esecuzione, tutte le pene della stessa specie vengono eseguite contemporaneamente come pena unica cosicché, nel corso dell'esecuzione della pena...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 47414 del 17 novembre 2021
«E' inammissibile l'istanza di riconoscimento di sentenza penale straniera formulata al fine di ottenere l'applicazione del criterio moderatore previsto dall'art. 78 cod. pen. in relazione ad altra sentenza di condanna relativa ad un reato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 26848 del 1 giugno 2022
«In presenza di un provvedimento di unificazione di pene concorrenti che comprenda anche una condanna per reato ostativo alla concessione dei benefici penitenziari (nella specie, detenzione domiciliare), ai fini dello scioglimento del cumulo, la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 18094 del 31 agosto 2020
«In tema di legittima difesa, mentre nel giudizio penale la "semiplena probatio" in ordine alla sussistenza di siffatta scriminante comporta l'assoluzione dell'imputato ex art. 530, comma 3, c.p.p., nel giudizio civile, al contrario, il dubbio si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 31894 del 6 dicembre 2019
«In materia di rapporti tra giudizi civile e penale, la dichiarazione di estinzione del reato per esito positivo della prova, pur costituendo una modalità alternativa di definizione del giudizio penale, non contiene alcun accertamento di merito in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20525 del 13 aprile 2022
«In caso di ricorso per cassazione avverso una sentenza di condanna cumulativa, relativa a più reati ascritti allo stesso imputato col vincolo della continuazione, l'autonomia delle singole fattispecie di reato e dei rapporti processuali inerenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37062 del 24 maggio 2022
«La pluralità di reati unificati nel vincolo della continuazione non è di per sé ostativa, ex art. 53 legge 24 novembre 1981, n. 689, all'applicazione di una pena pecuniaria in sostituzione di una detentiva, la quale può essere disposta dal giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 854 del 18 novembre 2022
«In tema di concorso di reati puniti con sanzioni omogenee sia nel genere che nella specie rispetto ai quali sia riconosciuto il vincolo della continuazione, l'individuazione del trattamento sanzionatorio per il reato ritenuto più grave non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8291 del 10 febbraio 2022
«In tema di recidiva, è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 99, quarto comma, cod. pen., nella parte in cui stabilisce aumenti di pena in misura fissa per la recidiva reiterata, in riferimento all'art. 3...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30046 del 23 giugno 2022
«In tema di recidiva, il limite all'aumento di pena previsto dall'art. 99, sesto comma, cod. pen. non rileva in ordine alla qualificazione della recidiva, prevista dal secondo e dal quarto comma del predetto articolo, come circostanza ad effetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10988 del 7 dicembre 2022
«Ai fini della rilevazione della recidiva, intesa quale sintomo di un'accentuata pericolosità sociale dell'imputato e non come mera descrizione dell'esistenza a suo carico di precedenti penali per delitto, la valutazione del giudice non può...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 3683 del 13 febbraio 2020
«Nel caso in cui la parte offesa da un reato chieda l'ammissione al passivo del fallimento del soggetto che può essere chiamato a rispondere civilmente per il fatto dell'imputato, al fine di conseguire l'ammissione al passivo in via privilegiata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8862 del 2 febbraio 2022
«La dichiarazione di abitualità nel reato, ritenuta dal giudice ostativa all'estinzione della pena per decorso del tempo, ha natura costitutiva e, se adottata con la sentenza di condanna, produce i suoi effetti solo dopo la sua irrevocabilità,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5859 del 27 ottobre 2011
«Nel caso in cui la causa di estinzione della pena, anche se parziale, estingua anche gli effetti penali, non può tenersi conto della condanna ai fini della recidiva e della dichiarazione di abitualità o di professionalità nel reato.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2698 del 10 dicembre 2010
«La dichiarazione di delinquenza abituale, a cui segue l'applicazione di misure di sicurezza, può intervenire anche in riferimento ad un soggetto che si trovi in stato di espiazione della pena detentiva, dovendo distinguersi tra il momento...»