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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11624 del 6 dicembre 1982
«Sussiste il reato di violenza privata consumata — e non tentata — allorquando il soggetto passivo, per effetto della violenza o della minaccia, sia privato, anche momentaneamente, della sua autonoma libertà di determinazione e di azione dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1728 del 18 febbraio 1982
«Le obbligazioni civili, derivanti dal reato, non cessano in seguito all'estinzione del reato o della pena. Esse, pertanto, non sono comprese negli effetti residui, non estinti dalla causa antecedente ed estinguibili, invece, da quella successiva.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1827 del 20 febbraio 1982
«L'aggravante dell'introduzione in luogo destinato ad abitazione nel reato di furto è ravvisabile non soltanto quando le cose vengono sottratte da un luogo destinato ad abitazione, ma anche quando il colpevole per commettere il fatto s'introduca o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2964 del 18 marzo 1982
«L'aggravante delle più persone, di cui all'art. 629 ultima parte c.p., non si identifica in un qualsiasi concorso di più persone, la cui partecipazione al reato può svolgersi in tempi e luoghi diversi ed anche mediante concorso soltanto morale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4715 del 6 maggio 1982
«La sostituzione della fotografia del titolare di una carta d'identità realizza il reato previsto dall'art. 477 c.p. che si consuma al momento della contraffazione o alterazione, senza che sia necessario l'uso del documento, il conseguimento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5678 del 8 giugno 1982
«Ai fini della sussistenza del delitto di falso giuramento il giudice deve limitarsi ad accertare se il soggetto attivo abbia giurato il falso su uno o più punti della formula deferitagli poichè l'antigiuridicità di tale reato prescinde dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6118 del 24 giugno 1982
«L'aggravante della violenza sulle cose nel reato di furto è configurabile quando l'opera posta dall'uomo a difesa o tutela del suo patrimonio sia stata manomessa in modo che per riportarla ad assolvere la sua normale funzione sia necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8341 del 28 settembre 1982
«Si configura l'ipotesi di cui agli artt. 56 e 605 c.p. e non già una di quella prevista dagli artt. 610 e 393 c.p. nell'attività posta in essere da colui, che, con la forza, cerca di far entrare in un'auto la vittima, la quale non oppone una forte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8418 del 30 settembre 1982
«Nel delitto di violenza privata l'elemento della violenza è costituito dall'esplicarsi di una qualsiasi energia fisica da cui derivi una coazione personale. Non rileva, pertanto, né la qualità dei mezzi adoperati, né che essi siano diretti od...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9477 del 30 settembre 1982
«Per la sussistenza del reato di cui all'art. 374 c.p. è sufficiente che l'immutazione artificiosa dei luoghi avvenga dopo l'instaurazione del giudizio civile, ciò che avviene, con la notifica dell'atto di citazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 958 del 30 gennaio 1982
«Nell'ipotesi in cui all'estrazione di sabbia o di ghiaia da una zona demaniale segua l'asportazione del materiale estratto, concorrono il reato di furto e la contravvenzione, secondo i casi, punita dagli artt. 51 e 1162 del c.n. (per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1051 del 3 febbraio 1983
«Il reato di violenza privata, pur avendo in comune con l'estorsione l'uso della violenza o della minaccia per costringere il soggetto passivo ad un comportamento commissivo od omissivo, se ne distingue per il suo carattere generico e sussidiario,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10951 del 17 dicembre 1983
«Il furto commesso in un edificio è già consumato quando il ladro ne sia uscito portando con sé le cose trafugate; né ha rilevanza il successivo intervento della polizia, che serve solo a consentire l'immediato recupero, ma non incide sulla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2670 del 25 marzo 1983
«Anche il legittimo detentore dell'immobile che non ne sia proprietario è parte offesa del reato di invasione di terreni od edifici ed è pertanto titolare del relativo diritto di querela.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 2 maggio 1983
«Il delitto di cui all'art. 371 c.p. si realizza integralmente nel momento in cui il soggetto ha giurato il falso, a nulla rilevando i vizi inerenti al contenuto privatistico del processo civile. Cosicché, se il giuramento è stato prestato ed è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4116 del 2 maggio 1983
«Il delitto di falso in scrittura privata, previsto dall'art. 485 c.p., richiede per la sua consumazione non soltanto l'attività di formazione di una falsa scrittura o di alterazione di una scrittura vera, ma anche il successivo uso della scrittura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4925 del 26 maggio 1983
«Il reato di violenza privata comprende anche l'ipotesi di usurpazione delle pubbliche funzioni; bene può il giudice, pertanto, derubricando la originaria imputazione di cui all'art. 610 c.p., ritenere sussistente il reato di cui all'art. 347 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6573 del 14 luglio 1983
«La privazione della libertà personale della vittima, attuata da rapinatori dopo l'impossessamento violento non al fine dello stesso, ma per potersi allontanare più agevolmente dal luogo del delitto, integra gli estremi di un autonomo reato di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9075 del 31 ottobre 1983
«In tema di sequestro di persona, qualora la violenza fisica esercitata dall'agente sulla persona offesa rappresenti un elemento strumentalmente diretto ad attuare il fine che egli si sia prefisso (la privazione della libertà personale della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9437 del 11 novembre 1983
«Mentre nel delitto di violenza privata la costrizione viene esercitata sulla libertà di autodeterminazione del soggetto passivo in relazione ad un singolo atto, nel delitto di sequestro di persona viene lesa la libertà di locomozione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1177 del 11 febbraio 1984
«Le circostanze attenuanti generiche ben possono essere concesse per un reato e negate per gli altri, senza che sussista necessariamente contraddittorietà della motivazione. La diversità dei giudizi può corrispondere, infatti, ad una diversa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1648 del 24 febbraio 1984
«Il contenuto costitutivo del reato descritto dall'art. 437 c.p. e quello del reato di lesioni colpose sono tra loro sostanzialmente diversi e l'uno non comprende l'altro; infatti nel reato di lesioni colpose l'elemento soggettivo è costituito...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1854 del 1 marzo 1984
«Nella configurazione del reato di furto, ciò che contraddistingue il possesso è la disponibilità fisica della cosa e l'autonomia del potere di disporne, indipendentemente dal diritto dominicale sulla cosa stessa. (Nella specie, si è ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2036 del 3 marzo 1984
«L'aggravante di aver commesso un reato con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione non richiede l'attualità dell'esercizio di tale funzione né la competenza del pubblico ufficiale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2476 del 19 marzo 1984
«Ai fini della configurabilità del reato di estorsione, anche la minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può diventare tale, se l'esercizio del diritto è finalizzato a conseguire un profitto non dovuto. Tuttavia, la semplice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2480 del 19 marzo 1984
«Il reato di estorsione è caratterizzato, quanto all'elemento psicologico, dalla consapevolezza di usare la violenza, fisica o morale, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto che si sa ingiusto, con necessaria estensione del dolo alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2853 del 27 marzo 1984
«In tema di furto, l'aggravante di abuso di relazioni domestiche prevista dall'art. 61 n. 11 c.p. è, di regola, incompatibile con l'aggravante di introduzione in luogo destinato ad abitazione prevista dall'art. 625 n. 1 c.p., giacché le relazioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3464 del 16 aprile 1984
«Il reato di violenza privata concorre con quello di lesioni personali volontarie, soltanto quando la violenza superi i limiti della costrizione necessaria a subire l'azione dell'aggressore, la quale si traduce inevitabilmente nell'impedimento dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 354 del 14 giugno 1984
«Nel caso di furto commesso in una casa di campagna arredata dal proprietario per abitarla, anche se soltanto in determinati periodi, sussiste l'aggravante di cui all'art. 625 n. 1 c.p., che non presuppone la presenza di persone nel momento della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4228 del 9 maggio 1984
«Il sequestro di persona è reato permanente a consumazione anticipata, e quindi si deve ritenere commesso non già quando è cessata la permanenza, ma quando siano stati realizzati gli elementi costitutivi del reato stesso, cioè nel momento in cui la...»