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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11753 del 20 novembre 1998
«Ed infatti la prevista responsabilità solidale tra committente ed appaltatore si fonda sulla circostanza che l'appalto sia stato concesso per opere e servizi da eseguirsi all'«interno dell'azienda», cioè sulla base di un presupposto non di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5609 del 17 aprile 2001
«La distinzione tra appalto d'opera e appalto di servizi riguarda l'oggetto del contratto che può consistere sia in opere che in servizi, intendendosi per opera qualsiasi modificazione dello stato materiale di cose preesistenti e per servizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4275 del 15 maggio 1997
«...primo c.c. e che comprendono anche quelle predisposte dalle
Ferrovie dello Stato, sono espressione di potere regolamentare, fonti del diritto obiettivo efficaci per tutti gli utenti del servizio ferroviario e prive di efficacia contrattuale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6197 del 26 novembre 1979
«Al concessionario del servizio di trasporto di pacchi e colli di peso non superiore ai venti chilogrammi, a norma degli artt. 1, 5, 19 e 57 del codice postale e delle telecomunicazioni approvato con r.d. 27 febbraio 1936, n. 645 nonché a norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3168 del 14 maggio 1981
«In forza dell'art. 1680 c.c., le azioni dell'amministrazione postale contro gli utenti dei servizi di trasporto e distribuzione delle corrispondenze e dei pacchi (nella specie: per ottenere il pagamento della differenza rispetto alla tassa...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9593 del 30 aprile 2011
«...ai sensi dell'art. 360 bis, n. 1, c.p.c., in fattispecie in cui l'utente del servizio pubblico di autotrasporto aveva bussato alle porte del mezzo per farle aprire e sosteneva, quindi, di esser stato urtato dalla fiancata dello stesso autobus).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12015 del 25 settembre 2001
«...oggetto del contratto di trasporto risultano organizzate in modo da essere sottratte alla sua sfera di ingerenza, poiché il reddito servizio è reso da un soggetto diverso dal vettore, che non è da lui scelto ed è sottratto alla sua ingerenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9409 del 27 aprile 2011
«La circostanza che un viaggiatore abbia riportato danni alla persona scendendo da un treno in movimento è di per sé idonea a vincere la presunzione di responsabilità posta a carico del gestore del servizio ferroviario per i danni ai passeggeri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16938 del 11 novembre 2003
«In caso di smarrimento del bagaglio trasportato non a mano dal viaggiatore a bordo di autobus destinato a pubblico servizio, il vettore è responsabile ove non provi che la perdita del bagaglio è derivata da causa a lui non imputabile ed il danno...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13635 del 5 novembre 2001
«La presunzione di colpa stabilita dall'art. 1681 c.c. a carico del vettore per il sinistro che colpisca il passeggero durante il viaggio, (comprese le operazioni accessorie, tra cui la salita o la discesa dal mezzo di trasporto) opera sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7423 del 13 luglio 1999
«A tali fini non è necessario che il passeggero individui la precisa anormalità del servizio che ha determinato il sinistro, ma deve provare che l'evento lesivo è stato causato in termini oggettivi dal fatto del vettore e quindi dalla attività del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1148 del 13 maggio 1964
«Siffatto caso ricorre particolarmente nei servizi turistici che, assunti da unica impresa sono da questa affidati, per tratti successivi di percorso, ad altre imprese, nonché per servizi di trasbordo, in caso d'interruzione di linee ferroviarie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1712 del 16 febbraio 2000
«...la sentenza di merito che aveva ritenuto la responsabilità del vettore in un caso in cui l'autotreno utilizzato per il trasporto era stato sottratto, senza usare violenza o minaccia, in un'area di parcheggio custodita da un servizio di vigilanza).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9357 del 11 settembre 1990
«Il servizio di cosiddetto handling negli aereoporti, che ha oggetto una serie di attività volte all'assistenza a terra dei passeggeri ed allo sbarco, custodia e riconsegna delle merci, senza comportare una dipendenza o «proposizione» dell'impresa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 24 novembre 1971
«...per il trasporto dal momento in cui le riceve al momento in cui le consegna, se non prova che la perdita o l'avaria è derivata da caso fortuito, dalla natura o dai vizi della cosa stessa o dal fatto del mittente o da quello del destinatario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6892 del 11 agosto 1987
«...che sia derivato da caso fortuito, dalla natura o dai vizi delle cose stesse o dal loro imballaggio, ovvero dal fatto del destinatario o del mittente, ivi comprese le operazioni di carico quando ad esse abbia provveduto il mittente medesimo. »
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1227 del 20 febbraio 1984
«Nell'esecuzione del contratto di trasporto di cose, l'art. 1693 cod. civ pone a carico del vettore la presunzione di responsabilità per la perdita o l'avaria delle cose trasportate, dal momento in cui le riceve a quello in cui le riconsegna, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 622 del 20 gennaio 1995
«Considerato che, ai sensi dell'art. 1693, commi 2 e 3, c.c., il vettore può vincere la presunzione di responsabilità su di lui gravante per i danni alle cose consegnategli per il trasporto e da lui accettate senza riserve dimostrando che i danni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4448 del 5 ottobre 1978
«In tema di responsabilità del vettore, la presunzione che le cose trasportate non presentino vizi apparenti d'imballaggio — operante, ai sensi dell'art. 1693, secondo comma, c.c., se il vettore accetti le cose da trasportare senza riserve — non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3803 del 30 marzo 1995
«...di conclusione di negozi giuridici per conto e nell'interesse del mandante, e nel secondo da un'attività di cooperazione (estranea alla sfera negoziale) consistente nel compimento di un'opera o di un servizio, materiale od intellettuale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4215 del 11 dicembre 1974
«...giuridici, mentre il contratto d'opera, cui è estraneo il concetto di rappresentanza, consiste nel compimento verso corrispettivo di un'opera o di un servizio, cioè di una attività tecnica (materiale od intellettuale) estranea a quella negoziale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24333 del 30 settembre 2008
«...ricerca del partner commerciale. È, pertanto, viziata da motivazione insufficiente la sentenza che escluda la natura mediatizia del rapporto in base alla mera circostanza che il mediatore si sia attivato per espresso incarico di una delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3103 del 4 marzo 2002
«Lo svolgimento delle sole trattative in vista della conclusione di un contratto può essere oggetto di mandato con rappresentanza, in quanto la prestazione del mandatario non deve consistere necessariamente nella conclusione di negozi giuridici, ma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15235 del 3 dicembre 2001
«L'accertamento circa la sussistenza o meno della spendita del nome del rappresentato è, poi, compito devoluto al giudice del merito, ed è incensurabile in sede di legittimità ove sorretto da motivazione congrua ed immune da vizi logici e da errori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7430 del 20 luglio 1990
«...dall'Inail, sul rilievo, in particolare, che, poiché il servizio di cassa di tale istituto era stato affidato al Credito Italiano, a sua volta avvalsosi dell'opera del Banco di Roma, non sussisteva alcun rapporto diretto fra questo e l'Inail).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1323 del 6 aprile 1977
«Pertanto, l'azione di garanzia per vizi, da parte del compratore di un autoveicolo a mezzo di commissionario, va proposta esclusivamente nei confronti del commissionario stesso, mentre rimane irrilevante la circostanza che il committente, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6482 del 1 aprile 2004
«In ogni caso, perché possa configurarsi un contratto di agenzia non occorre che l'agente abbia la possibilità di fissare prezzi e sconti e comunque quella di modulare le condizioni del servizio alle peculiari esigenze dei clienti del servizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 84 del 8 gennaio 1993
«In relazione alla qualificazione del rapporto ad opera del giudice di merito, è censurabile in sede di legittimità soltanto la determinazione dei criteri astratti e generali applicati, mentre costituisce apprezzamento di fatto, insindacabile in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8110 del 25 luglio 1995
«...o gli usi, è stabilito dal giudice in relazione al risultato ottenuto e al lavoro normalmente necessario per ottenerlo, con statuizione insindacabile in cassazione se sorretta da motivazione immune da vizi logici e da errori di diritto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17254 del 28 agosto 2004
«... Conseguentemente, l'inadempimento del predetto obbligo integra giusta causa di recesso e l'accertamento relativo è riservato al giudice di merito ed è incensurabile in sede di legittimità se congruamente motivato ed esente da vizi...»