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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23142 del 2 novembre 2009
«...di legge al pari della disposizione contenuta nella legge di contabilità generale (art. 55 R.D. n. 2440 del 1923) e nel relativo regolamento (artt. 26 ss. R.D. n. 827 del 1924) per i pagamenti eseguiti dallo Stato, non applicabile, all'Inps.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3921 del 22 febbraio 2006
«Poiché la quietanza costituisce atto unilaterale di riconoscimento del pagamento ed integra, tra le parti, confessione stragiudiziale — proveniente dal creditore e rivolta al debitore — che fa piena prova della corresponsione di una specifica...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2410 del 7 marzo 1991
«L'art. 1227, secondo comma c.c., il quale esclude il risarcimento dei maggiori danni che trovano la loro origine in un comportamento colposo del creditore, non può trovare applicazione in ordine alle maggiori somme che il debitore deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6991 del 21 agosto 1987
«La norma dell'art. 1199 c.c., sull'obbligo del creditore che riceve il pagamento di rilasciare quietanza al debitore che ne faccia richiesta, è derogabile, sicché il debitore, come può astenersi dal chiedere quietanza di un pagamento effettuato,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10893 del 1 ottobre 1999
«A seguito del pagamento del debito a garanzia del quale sia stata in precedenza iscritta ipoteca, il creditore soddisfatto è tenuto, ai sensi dell'art. 1200 c.c., a prestare il proprio consenso, nelle forme prescritte dalla legge (artt. 2882 comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 731 del 18 marzo 1970
«La surrogazione legale ai sensi dell'art. 1203, n. 3, c.c. ha per presupposto che vi sia stato un pagamento da parte di un terzo non obbligato che subentra al posto dell'originario debitore. L'avvenuto adempimento dell'obbligazione altrui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 27827 del 30 dicembre 2009
«La surrogazione legale nei confronti dell'INAIL, prevista in favore del datore di lavoro per le prestazioni erogate in favore del lavoratore infortunato (nella specie, indennità per inabilità temporanea) presuppone, alternativamente, che il datore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29216 del 12 dicembre 2008
«In tema di surrogazione legale, il fideiussore che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore subentra ai sensi dell'art. 1204 cod. civ anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 916 del 29 gennaio 1997
«In tema di fideiussione, nel debitore del credito ceduto a scopo di garanzia non è possibile ravvisare uno di quei «terzi che hanno prestato garanzia», ai quali si riferisce l'art. 1204 c.c. Di conseguenza deve escludersi che nella titolarità di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 899 del 14 febbraio 1989
«Qualora il testatore, in relazione al legato di una cosa determinata, contempli la facoltà degli eredi di soddisfare il legatario mediante versamento di una somma di denaro entro un termine, l'offerta reale entro tale termine della somma medesima,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9714 del 3 maggio 2011
«In tema di obbligazioni, lo stato soggettivo di buona fede non è idoneo, di per sé, ad escludere l'imputabilità dell'inadempimento, incombendo sul debitore, a tal fine, l'onere di provare che l'inadempimento (o il ritardo nell'adempimento) siano...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12382 del 25 maggio 2006
«In tema di azione di danni, il diritto al risarcimento nasce con il verificarsi di un pregiudizio effettivo e reale che incida nella sfera patrimoniale del contraente danneggiato, il quale deve provare la perdita economica subita.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3579 del 23 febbraio 2004
«In tema di prova dell'inesatto adempimento di un'obbligazione avente per oggetto una somma di denaro, allorquando il creditore deduca che l'inesattezza è costituita dal ritardo nel pagamento in quanto effettuato oltre il termine stabilito dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3724 del 9 aprile 1991
«Anche per le obbligazioni negative vige il principio della presunzione di colpa di cui all'art. 1218 c.c., superabile soltanto con la prova che l'inadempimento — che, ai sensi dell'art. 1222 c.c. si verifica per il fatto della violazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11737 del 14 maggio 2010
«I lavoratori che abbiano prestato attività a carattere stagionale con contratto a tempo determinato (nella specie nel settore turistico), ai sensi dell'art. 23, comma secondo, della legge n. 56 del 1987 - la cui operatività è stata ripristinata, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6537 del 23 marzo 2006
«La responsabilità del prestatore di opera intellettuale nei confronti del proprio cliente per negligente svolgimento dell'attività professionale presuppone la prova del danno e del nesso causale tra la condotta del professionista ed il danno del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4044 del 28 aprile 1994
«Il semplice, ancorché prolungato, silenzio del mandante non comporta l'estinzione del mandato, né la revoca tacita dello stesso a norma dell'art. 1724 c.c., comportando bensì, per l'incertezza circa la prosecuzione o non del mandato, il dovere del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12274 del 7 giugno 2011
«La presunzione di colpa dalla quale, ai sensi dell'art. 1218 c.c., è gravato il medico nei confronti del paziente che ne invochi la responsabilità professionale, può essere superata dal sanitario dimostrando che l'insuccesso dell'intervento sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16394 del 13 luglio 2010
«Il medico è tenuto al risarcimento del danno lamentato dal paziente non ogni qual volta si sia discostato dalle regole della buona pratica clinica od abbia omesso di informare adeguatamente il paziente stesso, ma soltanto allorché la violazione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 975 del 16 gennaio 2009
«In tema di responsabilità civile nell'attività medico-chirurgica, ove sia dedotta una responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e/o del medico per l'inesatto adempimento della prestazione sanitaria, il danneggiato deve fornire la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 577 del 11 gennaio 2008
«In tema di responsabilità contrattuale della struttura sanitaria e di responsabilità professionale da contatto sociale del medico, ai fini del riparto dell'onere probatorio l'attore, paziente danneggiato, deve limitarsi a provare l'esistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9471 del 19 maggio 2004
«In tema di responsabilità professionale del medico-chirurgo, pur gravando sull'attore l'onere di allegare i profili concreti di colpa medica posti a fondamento della proposta azione risarcitoria, tale onere non si spinge fino alla necessità di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3294 del 19 febbraio 2004
«L'art. 1218 c.c. pone espressamente a carico del debitore la prova che l'inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, prova che esige la dimostrazione dello specifico impedimento,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10261 del 4 agosto 2000
«In tema di inadempimento nelle obbligazioni, quando il creditore si sia contrattualmente impegnato a prestare la propria cooperazione al debitore affinché questi esegua la sua obbligazione nei tempi e nei modi pattuiti, sul debitore grava soltanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1500 del 16 febbraio 1994
«Poiché l'art. 1218 c.c. pone espressamente a carico del debitore la prova che l'inadempimento è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile, la generica prova della sua diligenza non può essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1024 del 10 febbraio 1984
«Il debitore, che non possa eseguire la prestazione dovuta a causa del comportamento di un soggetto estraneo al rapporto obbligatorio, può invocare la conseguente impossibilità della prestazione come motivo di esclusione della sua responsabilità,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4561 del 17 aprile 1993
«Sebbene la mora non presupponga necessariamente la liquidità del credito — non essendo stato accolto nel nostro ordinamento il principio secondo cui in illiquidis non fit mora — è necessario, affinché sia configurabile colpevole ritardo nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1618 del 12 marzo 1982
«La costituzione in mora, pur se svincolata da precise formalità, deve contenere l'intimazione o richiesta precisa di pagare e deve essere effettuata per iscritto salvo, per il creditore, la facoltà di provare con ogni mezzo, e perciò anche per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 97 del 9 gennaio 1997
«Ai fini della risoluzione di un contratto non è di scarsa importanza l'inadempimento ad un'obbligazione che benché ulteriore rispetto a quelle tipiche di esso è, per volontà delle parti, collegata alle stesse con vincolo di corrispettività (nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2727 del 4 maggio 1984
«In tema di crediti aventi ad oggetto prestazioni pensionistiche, la reiezione, da parte dell'Inps, della domanda della prestazione (reiezione cui è legalmente equiparato il silenzio-rifiuto) configura un'ipotesi di mora ex re , ai sensi della...»