-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22520 del 28 ottobre 2011
«Il giudicato, formatosi con la sentenza intervenuta tra le parti, copre il dedotto ed il deducibile in relazione al medesimo oggetto, e cioè non soltanto le ragioni giuridiche e di fatto fatte valere in giudizio, ma anche tutte le possibili...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25945 del 5 dicembre 2011
«Il principio "quae temporalia ad agendum perpetua ad excipiendum", operante in materia contrattuale in forza dell'art. 1442, ultimo comma, c.c., presuppone che la parte che propone l'eccezione sia convenuta per l'esecuzione della prestazione posta...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26362 del 7 dicembre 2011
«In tema di responsabilità dell'amministratore nei confronti della società, può parlarsi di "vantaggio compensativo", derivante dall'operato dell'amministratore ed idoneo a neutralizzare, in tutto o in parte, il danno arrecato alla società, quando...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12706 del 20 luglio 2012
«Nel procedimento di appello in materia di lavoro, le eccezioni nuove, vietate dall'art. 437 cod. proc. civ., sono le eccezioni in senso stretto, che introducono in giudizio un nuovo "thema decidendum" e un nuovo accertamento di fatto. (Nella...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14535 del 16 agosto 2012
«Il giudicato, formatosi con la sentenza intervenuta tra le parti, copre il dedotto e il deducibile in relazione al medesimo oggetto, e cioè non soltanto le ragioni giuridiche e di fatto esercitate in giudizio, ma anche tutte le possibili...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14765 del 3 settembre 2012
«In tema di condominio negli edifici, ove un condomino, convenuto con azione di riduzione in pristino di uno spazio di proprietà comune, proponga un'eccezione riconvenzionale di usucapione, al fine limitato di paralizzare la pretesa avversaria, non...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20157 del 16 novembre 2012
«Nel rito del lavoro, il divieto di "jus novorum" in grado di appello, di cui all'art. 437, secondo comma, c.p.c. ha ad oggetto le sole eccezioni in senso proprio e non si estende alle eccezioni improprie ed alle mere difese, ossia alle deduzioni...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3241 del 2 marzo 2012
«La proposizione dell'istanza di verificazione della scrittura privata non è compatibile con la volontà di far valere la decadenza della controparte dalla facoltà di disconoscere la scrittura medesima, sicché, una volta formulata la suddetta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13661 del 30 maggio 2013
«In tema di fidejussione, il beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944, secondo comma, c.c. non è esperibile nel caso di fallimento del debitore principale, in considerazione dell'universalità oggettiva che qualifica le procedure...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 17056 del 10 luglio 2013
«È inammissibile l'eccezione di difetto di giurisdizione sollevata per la prima volta, in sede di legittimità, dalla Agenzia delle Entrate che, soccombente nel merito in primo grado, abbia appellato la sentenza del giudice tributario senza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18554 del 2 agosto 2013
«In tema di prova testimoniale, per la ricorrenza della condizione dell'impossibilità morale di procurarsi la prova scritta, di cui all'art. 2724, n. 2, c.c., non è sufficiente una situazione di astratta influenza, di autorità o di prestigio della...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19545 del 26 agosto 2013
«L'eccezione di prescrizione presuntiva e l'eccezione di prescrizione estintiva non sono reciprocamente fungibili, nè rappresentano espressioni di un'attività difensiva sostanzialmente unitaria, costituendo, invece, rispettivamente, una difesa...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21115 del 16 settembre 2013
«Anche quando la parte interessata abbia manifestato la volontà di avvalersi della clausola risolutiva espressa, il giudice deve valutare l'eccezione di inadempimento proposta dall'altra parte, attesa la pregiudizialità logica della stessa rispetto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21443 del 19 settembre 2013
«L'inammissibilità della prova testimoniale, ai sensi degli artt. 2722 e 2723 c.c., derivando non da ragioni di ordine pubblico processuale, quanto dall'esigenza di tutelare interessi di natura privata, non può essere rilevata d'ufficio, ma deve...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21472 del 19 settembre 2013
«Il giudicato per implicazione discendente, regolato dall'art. 2909 c.c., in base al quale l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato "a ogni effetto" tra le parti, riguarda le questioni dipendenti da quella pregiudiziale...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21669 del 20 settembre 2013
«In ipotesi di sentenza di appello che abbia omesso di pronunciare sull'eccezione di estinzione del processo, la parte resistente non può limitarsi a riproporre tale eccezione nel controricorso, ma è tenuta ad impugnare il relativo capo della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22097 del 26 settembre 2013
«La deliberazione di esclusione del socio per morosità, nonostante la richiesta, da parte di quest'ultimo, di chiarimenti e la manifestata disponibilità a pagare la somma richiesta, una volta accertatane la motivazione, costituisce reazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23089 del 10 ottobre 2013
«Ne consegue che, ove l'eccezione di invalidità della fideiussione stipulata dall'amministratore di una società a responsabilità limitata sia formulata senza riferimento alla deliberazione dell'organo collegiale, la riconduzione del conflitto di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28146 del 17 dicembre 2013
«Nell'azione di responsabilità proposta a norma dell'art. 2291 cod. civ. nei confronti dei soci di una società in nome collettivo, la legittimazione passiva spetta solo a chi venga evocato in giudizio nella qualità di socio mentre la deduzione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3664 del 14 febbraio 2013
«Il principio della rilevabilità solo su eccezione di parte della acquiescenza alla sentenza si riferisce esclusivamente all'acquiescenza totale (per accettazione espressa o per atti incompatibili con la volontà di avvalersi dell'impugnazione), ma...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10955 del 19 maggio 2014
«Il creditore che, per paralizzare l'eccezione di prescrizione del suo diritto, eccepisca a sua volta l'esistenza, da parte del debitore, di una rinuncia tacita alla prescrizione stessa, deve dimostrare non solo il compimento di fatti esplicitanti...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14610 del 27 giugno 2014
«In tema di onere della prova, la parte convenuta in giudizio per il pagamento di una somma di denaro che eccepisca di avere adempiuto alla propria obbligazione ammette, per ciò stesso, sia pur implicitamente, l'esistenza del rapporto su cui si...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15228 del 3 luglio 2014
«La produzione per la prima volta in appello, da parte della compagnia di assicurazione, delle condizioni generali di polizza, riguarda la prova del fatto costitutivo del diritto all'indennizzo fatto valere dall'assicurato, vale a dire la...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15295 del 4 luglio 2014
«La morte o la perdita di capacità della parte costituita a mezzo di procuratore, dallo stesso non dichiarate in udienza o notificate alle altre parti, comportano, giusta la regola dell'ultrattività del mandato alla lite, che: a) la notificazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15367 del 4 luglio 2014
«Ove, quindi, si deduca la violazione, nel giudizio di merito, del citato art. 112 cod. proc. civ., riconducibile alla prospettazione di un'ipotesi di "error in procedendo" per il quale la Corte di cassazione è giudice anche del "fatto...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 16377 del 17 luglio 2014
«L'inammissibilità della prova per presunzioni della simulazione non può essere rilevata dal giudice in assenza di un'espressa eccezione della parte, che, ove non possa essere anteriormente sollevata, deve comunque essere fatta valere con l'atto di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17474 del 31 luglio 2014
«L'eccezione di risoluzione del contratto per avveramento della condizione, corrispondendo all'esercizio di un diritto potestativo, è un'eccezione in senso stretto, che il giudice non può rilevare d'ufficio, né la parte sollevare per la prima volta...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19283 del 12 settembre 2014
«Nella espropriazione forzata è inammissibile la richiesta al giudice della opposizione all'esecuzione di declaratoria di inefficacia del pignoramento ex art. 497 cod. proc. civ., per mancata o intempestiva proposizione della istanza di vendita,...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 21257 del 8 ottobre 2014
«Dopo la riformulazione dell'art. 360, primo comma, n. 5), cod. proc. civ., disposta dall'art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 134, l'omessa pronunzia continua a sostanziarsi nella totale carenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12083 del 10 giugno 2015
«Quando ricorre l'esistenza di un vizio comportante l'annullamento del contratto, il convenuto per l'adempimento ha la facoltà di chiedere l'annullamento, ove non sia ancora decorso il termine prescrizionale, ovvero, pur in assenza di apposita...»