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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2295 del 14 marzo 1981
«Sussiste l'elemento materiale del reato di circonvenzione di incapace allorché il soggetto attivo approfitta dello stato di deficienza psichica del soggetto passivo per ottenere dallo stesso il consenso a un atto giuridico che in condizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5943 del 15 giugno 1981
«Per perfezionare il delitto di falsa testimonianza non occorre il dolo specifico bastando l'intendimento, comunque determinatosi, di dire il falso: è indifferente l'obiettivo avuto di mira dall'agente perché, quale esso sia, viene sempre leso il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5970 del 15 giugno 1981
«La costituzione di un nuovo nucleo familiare, dopo l'abbandono della famiglia legittima, non esclude la configurabilità del reato previsto dall'art. 570 c.p., nel caso di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza alla famiglia legittima, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3232 del 25 marzo 1982
«La violenza o la minaccia, prevedute come circostanze aggravanti del reato di evasione, hanno il loro ambito nelle generiche previsioni di cui agli artt. 581 e 612 c.p. Solo nel caso in cui le concrete modalità dell'azione del reato di evasione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3316 del 20 aprile 1983
«Il rinvio dell'art. 459 codice penale alle disposizioni degli artt. 453, 455 e 457 non può intendersi come un semplice richiamo quoad poenam; sicché per la individuazione delle relative fattispecie è necessario far riferimento al contenuto delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 207 del 10 gennaio 1985
«Qualora in sede di separazione fra i coniugi il giudice civile abbia disposto l'affidamento dei figli minori al padre con l'obbligo di farli vedere alla madre periodicamente, l'inosservanza di tale obbligo integra il reato di cui all'art. 388 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 990 del 29 ottobre 1985
«Il reato di calunnia permane anche se, per innovazione legislativa, il fatto oggetto della falsa incolpazione non costituisca più reato, analogamente all'ipotesi di causa estintiva sopravvenuta applicabile al fatto addebitato. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5498 del 28 maggio 1985
«Il reato previsto dall'art. 51, L. 26 luglio 1975, n. 354 sull'ordinamento penitenziario, deve essere considerato assimilabile a quelli di carattere permanente non solo per il rinvio quoad poenam al delitto di evasione di cui all'art. 385 c.p., ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3652 del 12 maggio 1986
«Per la configurabilità del reato di favoreggiamento reale è necessario che l'aiuto da parte dell'agente all'autore venga prestato nell'interesse esclusivo di quest'ultimo. Se esso venga, invece, prestato o anche soltanto offerto per una finalità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1616 del 12 febbraio 1987
«Risponde di estorsione e non di truffa aggravata ex art. 640 secondo comma, n. 2 colui il quale, a fini estorsivi, incuta il timore di un pericolo che fa apparire certo e proveniente da lui o da persone o da ambienti a lui legati. A fronte di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3130 del 14 marzo 1987
«La finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale — che qualifica il sequestro di persona divenendone elemento costitutivo e lo colloca, assunta la nuova figura di reato di cui all'art. 289 bis c.p., tra i delitti contro la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8879 del 10 agosto 1987
«In tema di prescrizione, quando il reato di omicidio colposo, aggravato dalla violazione delle norme sulla circolazione stradale o antinfortunistiche, sia attenuato da circostanze dichiarate prevalenti nell'aggravante, deve ritenersi sanzionato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4244 del 8 aprile 1988
«In materia di giuoco d'azzardo la obbligatorietà della confisca anche in caso di proscioglimento è giustificata dalla valutazione da parte del legislatore dell'esercizio dei giochi di azzardo come fatto profondamente antisociale e dal fine di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1955 del 10 febbraio 1989
«Il reato di omicidio quale conseguenza di altro delitto, di cui all'art. 586 c.p., non concorre con il reato di omissione di soccorso di cui all'art. 593 c.p., in quanto l'evento letale già posto a carico dell'agente quale autore di un reato di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 112 del 12 gennaio 1990
«I parametri di riferimento per il giudice di merito per la graduazione dell'entità della pena sia quando deve applicarsi una sola circostanza (aggravante od attenuante) che quando trattasi di più circostanze (aggravanti od attenuanti) ed i limiti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 420 del 14 marzo 1990
«La definizione dello stato di flagranza nel reato, formulata nell'art . 382 del nuovo c.p.p., pur con terminologia diversa, ripropone nella sostanza quella dell'art. 237 del preesistente codice di rito, puntualizzando solo maggiormente il concetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3056 del 2 novembre 1990
«La sentenza che abbia pronunciato nel merito dopo la morte del reo è giuridicamente inesistente, mancando il soggetto processuale contro cui far valere la pretesa punitiva e nei cui confronti la sentenza stessa è pronunciata. Spetta al giudice che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3062 del 3 marzo 1990
«Per la sussistenza dell'elemento materiale nel reato di calunnia, è sufficiente che siano portate a conoscenza dell'autorità giudiziaria circostanze di fatto idonee ad indicare taluno come colpevole di fatti costituenti reato da lui non commessi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6788 del 10 maggio 1990
«Nel caso in cui sia stata concessa la sospensione condizionale della pena dello straniero, condannato per reati in materia di stupefacenti, non è applicabile la misura di sicurezza dell'espulsione dal territorio dello Stato, ai sensi dell'art. 81,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7704 del 31 maggio 1990
«Risponde di concorso nel reato di sequestro di persona a scopo di estorsione, e non di favoreggiamento personale, chi si sia adoperato, si sia prestato ed abbia collaborato nella specie con la famiglia — ad una funzione essenziale in un sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7961 del 31 maggio 1990
«La concezione unitaria del concorso di più persone nel reato, recepita nell'art. 110 c.p., consente di ritenere che l'attività costitutiva della partecipazione può essere rappresentata da qualsiasi contributo, di carattere materiale o psichico,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8051 del 1 giugno 1990
«Le ricette con cui un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale prescrive un farmaco all'assistito non sono atti pubblici, ma hanno natura di certificato per la parte ricognitiva del diritto dell'assistito all'erogazione dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10614 del 27 luglio 1990
«In tema di risarcimento danni, nel caso di condanna di più imputati con unica sentenza, per reati commessi in tempi diversi da soggetti diversi e senza precedente intesa, la solidarietà non ricorre tra gli autori dei singoli episodi criminosi,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33 del 4 gennaio 1991
«Nel caso in cui in ordine al reato di violazione di domicilio risulti contestata anche l'aggravante della violenza alle persone - nella specie gli imputati, oltre a sfondare la porta con l'ascia, percossero anche il titolare dello jus prohibendi -...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2697 del 1 marzo 1991
«Allorquando si sia proceduto col rito del patteggiamento e in grado di cassazione si sia verificata una causa estintiva per alcuni dei reati per i quali la pena è stata comminata (nella specie: amnistia e prescrizione) la Corte di cassazione può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6594 del 13 giugno 1991
«In materia di stupefacenti, la polizia giudiziaria è autonomamente legittimata ad effettuare - sia direttamente tramite i propri organi tecnici che facendone richiesta a una pubblica struttura (USL) - analisi ricognitiva (e non valutativa) in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7797 del 24 luglio 1991
«In tema di acquisto di cose di sospetta provenienza (art. 712 c.p.), a differenza del reato di ricettazione, non è richiesta la certezza della provenienza da delitto delle cose acquistate, essendo sufficiente la sussistenza del dubbio sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12894 del 2 dicembre 1991
«L'assicuratore della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli (o natanti) a motore, richiesto da ente gestore di assicurazione sociale del rimborso delle spese sostenute per le prestazioni erogate al danneggiato, non è obbligato ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3079 del 1 settembre 1992
«I termini stabiliti per la chiusura delle indagini preliminari concernono esclusivamente i procedimenti che, con la iscrizione nel registro delle notizie di reato (art. 335 c.p.p.), si trovano nella fase delle indagini preliminari e non riguardano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6905 del 11 giugno 1992
«Il continuo, insistente corteggiamento, chiaramente non gradito, di una donna, che si estrinsechi in ripetuti pedinamenti e in continue telefonate, realizza non solo l'elemento materiale del reato di cui all'art. 660 c.p., ossia la molestia, ma...»