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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 27161 del 25 ottobre 2018
«Il giudicato esterno, al pari di quello interno, risponde alla finalità d'interesse pubblico di eliminare l'incertezza delle situazioni giuridiche e di rendere stabili le decisioni, sicché il suo accertamento non costituisce patrimonio esclusivo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34327 del 20 luglio 2018
«In tema di riparazione dell'ingiusta detenzione, ai fini dell'accertamento della colpa grave ostativa al riconoscimento del diritto all'indennizzo, può rilevare il comportamento dell'imputato che abbia omesso di avvisare il difensore di fiducia...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25996 del 7 giugno 2018
«In tema di rescissione del giudicato, deve escludersi l'incolpevole mancata conoscenza del processo, con conseguente preclusione al ricorso di cui all'art. 625-ter cod. proc. pen., nel caso in cui risulti che l'imputato abbia ricevuto notizia del...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1867 del 19 luglio 1949
«Benché l'art. 310, terzo comma, c.p.c. autorizzi il giudice a valutare le prove raccolte in un altro processo solo in caso di estinzione del processo in cui le prove vennero raccolte, non può tuttavia equipararsi ad una estensione dell'efficacia...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2309 del 31 luglio 1951
«Qualora nel corso dell'esame testimoniale, questo sia stato esteso senza alcuna opposizione della controparte all'accertamento di fatti controversi non specificamente compresi nei capitoli ammessi, i risultati di tale indagine restano...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3071 del 26 ottobre 1962
«Essa prevede, quale che sia la nazionalità delle persone cui l'atto istruttorio si riferisce, oltre il sistema della rogatoria eseguita a cura dell'autorità giudiziaria locale, e l'altro, per cui la stessa autorità può essere richiesta da quella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1814 del 23 maggio 1969
«Da ciò consegue: a) che pregiudiziale al giudizio di merito è la querela di falso e non il procedimento penale di falso; b) che il giudice della querela di falso, ove abbia notizia della pendenza di un procedimento penale di falso, non può...»
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Cassazione civile, sentenza n. 305 del 9 febbraio 1970
«Nell'ipotesi che il processo non sia stato riassunto nei confronti di tutti gli eredi di una parte defunta, il rinvio della causa al primo giudice deve intendersi all'intero procedimento e non soltanto alla domanda proposta dalla parte defunta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1163 del 22 aprile 1971
«Conseguentemente, la norma generale applicabile nella fattispecie è l'art. 50 c.p.c. che prevede l'estinzione del processo non riassunto avanti al giudice dichiarato competente entro il termine fissato con il provvedimento del giudice a quo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1187 del 24 aprile 1974
«Le spese di custodia delle cose oggetto di sequestro giudiziario ed il compenso al custode rientrano fra quelle concernenti gli atti necessari del processo – che, a norma dell'art. 90 c.p.c., devono essere anticipate dalla parte a carico della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3532 del 24 ottobre 1975
«Il terzo che in pendenza dell'esecuzione e dopo la trascrizione del pignoramento, abbia acquistato, a titolo particolare, l'immobile pignorato non è legittimato a proporre opposizione agli atti esecutivi in qualità di preteso intervento nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 467 del 2 febbraio 1977
«Fra i procedimenti di opposizione all'esecuzione, con riguardo ai quali non opera la sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, ai sensi dell'art. 3 della L. 7 agosto 1969, n. 742, in relazione all'art. 92 del R.D. 30 gennaio 1941,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4680 del 18 ottobre 1978
«La tardività della chiamata in causa del terzo, per violazione dei termini fissati dall'art. 269 c.p.c., è rilevabile anche d'ufficio, atteso che l'indicata norma, diretta ad assicurare il contemporaneo instaurarsi del processo nei confronti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2021 del 9 aprile 1979
«Ai fini della legittimazione all'opposizione di terzo revocatoria, di cui all'art. 404 comma secondo c.p.c., è necessario che l'istante abbia la qualità di creditore o di avente causa di una delle parti del processo nel quale è stata pronunziata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1066 del 14 febbraio 1980
«L'identificazione delle parti nel processo civile avviene in base alla vocatio in jus contenuta nell'atto introduttivo del giudizio, rispetto alla quale eventuali errori di denominazione, o successivi cambiamenti, non incidono sulla validità della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1544 del 8 marzo 1980
«La decadenza processuale conseguente all'inosservanza del termine previsto dall'art. 617 c.p.c. per la proposizione della opposizione agli atti esecutivi dev'essere rilevata di ufficio in ogni stato e grado del giudizio, e, quindi, anche in sede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2326 del 17 aprile 1981
«Nel caso di morte o perdita della capacità di stare in giudizio della parte rimasta contumace, l'evento interruttivo del processo va considerato come non avvenuto, qualora non sia stato portato a conoscenza nei modi stabiliti dall'art. 300, quarto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4363 del 4 luglio 1981
«Poiché le questioni relative alla legittimazione processuale del soggetto che sia stato chiamato in giudizio come rappresentante di una persona giuridica attengono alla regolarità del contraddittorio e devono essere esaminate d'ufficio, in base...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6420 del 4 dicembre 1981
«Il potere-dovere della Corte di cassazione di dichiarare l'improcedibilità del ricorso, per inosservanza dell'art. 369, primo comma c.p.c., circa il deposito del medesimo in cancelleria, non trova deroga nel caso in cui, trattandosi di deposito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1524 del 5 marzo 1984
«L'opposizione proposta dal debitore esecutato, per sostenere che il pignoramento sia stato effettuato su beni mobili rinvenuti non in luoghi a lui appartenenti, come prescritto dall'art. 513 c.p.c., bensì in immobili di proprietà altrui, integra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2199 del 5 aprile 1984
«L'art. 320 c.c. richiede l'autorizzazione del giudice tutelare nei confronti del genitore solo per «promuovere» giudizi, nell'interesse del minore, relativi ad atti eccedenti l'ordinaria amministrazione, vale a dire per la proposizione iniziale di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2329 del 11 aprile 1984
«Il ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, proposto in relazione a procedimento instaurato per l'adozione di provvedimenti d'urgenza a norma dell'art. 700 c.p.c., deve essere dichiarato inammissibile in conseguenza della sopravvenuta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5790 del 15 novembre 1984
«L'opposizione agli atti esecutivi, fondata sulla assoluta inidoneità del precetto a funzionare quale atto preliminare dell'esecuzione, per essere stato redatto e sottoscritto dal difensore non munito di procura, è proponibile, fino all'esaurimento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, la costituzione del convenuto, che, in violazione del primo comma dell'art. 416 c.p.c., non sia stata effettuata «almeno dieci giorni prima dell'udienza», non è né nulla né inammissibile e comporta soltanto, per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 335 del 24 gennaio 1985
«Nel nuovo rito del lavoro, qualora la copia dell'atto di appello consegnata all'appellato in sede di notificazione manchi, in tutto o in parte, dell'indicazione di essenziali ragioni esposte a sostegno del gravame, contenuta invece nell'originale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3447 del 8 giugno 1985
«Nel processo esecutivo per espropriazione forzata immobiliare, la ordinanza di aggiudicazione, resa in esito alla vendita con incanto, non determina il trasferimento del diritto di proprietà sul bene pignorato in favore dell'aggiudicatario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«È inammissibile il motivo di ricorso per cassazione che si risolva nella proposizione, o riproposizione, di questioni di legittimità costituzionale, od in critiche alla sentenza del giudice del merito circa la ritenuta irrilevanza di dette...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 5 febbraio 1985
«Tale contemporanea pendenza deve riscontrarsi con riferimento allo stato del processo petitorio al momento della decisione sulla competenza del giudizio possessorio e così deve escludersi se a tal momento la causa petitoria sia stata già decisa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6824 del 15 dicembre 1988
«La parte alla quale sia stato notificato un ricorso per cassazione — e che abbia a sua volta notificato al ricorrente il controricorso — ha il potere, ove il ricorrente abbia omesso di depositare il ricorso e gli altri atti indicati nell'art. 369...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3922 del 11 settembre 1989
«La responsabilità precontrattuale — la quale presuppone che il contratto non sia stato concluso e comunque non validamente concluso — può configurarsi tanto in relazione al processo formativo del contratto quanto in rapporto alle semplici...»