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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4818 del 25 luglio 1981
«Pertanto, quando dal contratto risulta che il venditore si è obbligato a mettere a disposizione il suo personale specializzato, sia pure verso compenso da conteggiarsi a parte, per la messa in opera della macchina — che indica nel linguaggio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14565 del 11 ottobre 2002
«Nelle vendite da piazza a piazza stipulate fra commercianti ed aventi per oggetto merce per sua natura destinata al commercio, ogni qual volta l'ordinazione venga fatta mediante moduli di commissione predisposti da parte venditrice, ai fini della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1381 del 11 febbraio 1994
«Nella vendita (anche internazionale) di cose mobili da piazza a piazza, il contratto di trasporto si inserisce nella vicenda contrattuale come modalità esecutiva di essa ed il venditore si fa sostituire nella prestazione di consegnare la cosa, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3214 del 18 luglio 1977
«Qualora il compratore, invocando la garanzia di buon funzionamento, chieda, in primo grado, la condanna del venditore ad eliminare i difetti che impediscono alla cosa venduta di funzionare normalmente, è inammissibile, a norma dell'art. 345...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 208 del 7 gennaio 1975
«Con la pattuizione della garanzia suddetta il venditore assicura al compratore il risultato che questi intende conseguire, cioè il buon funzionamento della cosa mobile venduta, e vi è tenuto indipendentemente dalla causa del cattivo funzionamento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3963 del 9 giugno 1983
«Il diritto alla differenza di prezzo, previsto dall'art. 1516, secondo comma, c.c. in favore dell'acquirente per la compera in danno, non attiene ad un mero rimborso di spese, così da costituire un titolo distinto dal risarcimento del maggior...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3280 del 18 maggio 1981
«Il danno derivato dall'inadempimento di un contratto di compravendita di cose mobili aventi un prezzo corrente ben può risultare superiore alla differenza fra il prezzo pattuito e quello realizzato attraverso la vendita a terzi delle medesime cose...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3979 del 29 ottobre 1976
«Nell'ipotesi di vendita con riserva di gradimento, la successiva comunicazione del gradimento, da parte del compratore, determina, oltre al perfezionamento del contratto, l'esclusione della garanzia per i vizi della cosa venduta che siano a prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 353 del 13 febbraio 1970
«...una forma di opzione, si ha una promessa unilaterale vincolante per il solo venditore. Il contratto si perfeziona ex nunc, con l'accettazione da parte del compratore, espressa con la dichiarazione di gradimento comunicata all'altra parte.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2161 del 31 gennaio 2006
«Con riferimento al contratto di vendita con riserva della proprietà e per il caso di inadempimento del compratore, l'art. 1526 c.c. prevede la restituzione da parte del venditore delle rate riscosse (salvo il diritto ad un equo compenso ed al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2040 del 22 giugno 1972
«La norma dell'art. 1524 c.c., nel rendere inopponibile ai terzi creditori del compratore il patto di riserva di proprietà che acceda ad un contratto di vendita, non trova la sua ratio nell'intento di salvaguardare i creditori da un atto che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11718 del 26 novembre 1993
«In tema di vendita con riserva della proprietà, le disposizioni degli artt. 1525 e 1526 c.c., concernenti l'inadempimento del compratore e la risoluzione del contratto, hanno la funzione di limitare l'autonomia privata fin guisa da escludere la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3925 del 9 giugno 1988
«La norma di cui all'art. 1525 c.c. secondo la quale, salvo patto contrario, il mancato pagamento di una sola rata che non superi l'ottava parte del prezzo non dà luogo alla risoluzione del contratto di compravendita riguarda esclusivamente la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5713 del 12 giugno 1990
«La vendita «su documenti», di cui all'art. 1527 c.c., postula che sia già stato rilasciato il titolo rappresentativo della merce (da parte del depositario o del vettore), e, pertanto, non è configurabile quando il contratto venga concluso prima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21641 del 8 novembre 2005
«Presupposto affinché il diritto sorga è, dunque, un dissenso che necessariamente postula la qualità di socio al momento in cui sia assunta la deliberazione della quale si discute: con la conseguenza che il diritto stesso non compete a chi abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11279 del 28 ottobre 1995
«Nella vendita a misura, in cui la determinazione della estensione dell'immobile non è in funzione della individuazione dell'oggetto del contratto ma criterio di determinazione del prezzo complessivo, il promittente compratore ha diritto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8384 del 13 ottobre 1994
«Poiché il contratto preliminare è regolato non solo dalle sue clausole, quale quella sull'ammontare del prezzo dovuto, ma anche dalle norme integrative della disciplina del contratto, tra le quali quella dell'art. 1538 c.c. (a norma del quale, se...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6771 del 15 giugno 1991
«Nel contratto di permuta l'oggetto, che deve essere determinato (e determinabile) a norma dell'art. 1346 c.c., è costituito dai beni che vengono scambiati e non dall'utilità che le parti conseguono con lo scambio. Tale utilità considerata in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4000 del 15 aprile 1991
«Si configura pertanto un contratto di permuta nel caso di uno scambio di una cosa certa e determinata con un'altra, di cui siano specificamente indicate le caratteristiche e il valore, e che il permutante si obbliga a procurarsi o a consegnare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28479 del 22 dicembre 2005
«Il contratto con cui una parte cede all'altra la proprietà di un'area edificabile, in cambio di un appartamento sito nel fabbricato che sarà realizzato sulla stessa area a cura e con mezzi del cessionario, integra gli estremi del contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5494 del 12 aprile 2001
«Avuto riguardo al contratto atipico improntato alla specie do ut facias (cessione di terreno in cambio della costruzione di un edificio con coevo affidamento all'altro contraente dell'appalto per la costruzione delle unità abitative) qualora,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5322 del 29 maggio 1998
«Il contratto di cessione della proprietà di un'area in cambio di un fabbricato (o di parte di esso) da erigere sull'area medesima a cura e con mezzi del cessionario partecipa della natura giuridica del contratto di permuta di bene presente con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2167 del 12 aprile 1979
«L'azione di riduzione del prezzo, prevista dall'ultimo comma dell'art. 1492 c.c., in tema di vendita, è applicabile, a norma dell'art. 1555 c.c., anche al contratto di permuta, dal momento che devono ritenersi compatibili, con quest'ultimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11196 del 17 luglio 2003
«Il contratto estimatorio (la cui funzione va ravvisata nella promozione della vendita della merce da parte dell' accipiens ) può essere stipulato con gli edicolanti (i quali solamente pongono in vendita le pubblicazioni dell'editore)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3485 del 26 aprile 1990
«Ai fini della distinzione del contratto estimatorio dal mandato; è da considerare elemento caratteristico del primo, ai sensi dell'art. 1556 c.c., l'attribuzione alla parte, che ha ricevuto una o più cose mobili dall'altra, della facoltà di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2454 del 27 aprile 1979
«Nel contratto di somministrazione mentre il somministrante è obbligato ad eseguire diverse e autonome prestazioni, anche se tra loro connesse la cui entità, quando non sia determinata, deve intendersi pattuita in misura corrispondente al normale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10285 del 16 luglio 2002
«Con riguardo al contratto di somministrazione (nella specie, di energia elettrica), l'errore di fatturazione nel quale sia in corso il somministrante nell'indicazione del corrispettivo nella relativa bolletta, attenendo non alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22666 del 27 ottobre 2009
«In tema di procedimento monitorio, nel caso in cui una parte abbia ottenuto un decreto ingiuntivo per il pagamento di una somma, a titolo di corrispettivo in forza di contratto di somministrazione, e la parte ingiunta proponga opposizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9624 del 2 ottobre 1997
«Il contratto di utenza telefonica è inquadrabile nello schema del contratto di somministrazione e pertanto la clausola contrattuale che prevede la facoltà del somministrante di sospendere la fornitura nel caso di ritardato pagamento anche di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2269 del 26 luglio 1974
«In ipotesi di patto di prelazione relativo a prestazioni continuative di trasporto, sono applicabili, in quanto compatibili, le norme relative al contratto di somministrazione, giusta il disposto dell'art. 1570 c.c., e quindi anche la norma...»