-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5692 del 24 maggio 1995
«La ritenuta mensile sullo stipendio o salario del prestatore di lavoro subordinato in regime di diritto privato per il pagamento rateale di un mutuo concessogli dal datore di lavoro, effettuata non a causa di una cessione volontaria del credito di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6381 del 14 luglio 1997
«Alla dichiarazione di illegittimità del provvedimento di assegnazione del lavoratore a mansioni non equivalenti a quelle precedentemente svolte consegue la condanna del datore di lavoro ad adibire nuovamente il dipendente alle precedenti mansioni,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10109 del 19 novembre 1996
«Il principio per cui l'ordine di reintegrazione del lavoratore nel posto di lavoro non è suscettibile di esecuzione in forma specifica può applicarsi anche nel caso di sospensione in via giudiziaria del provvedimento di trasferimento del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9584 del 20 settembre 1990
«L'ordine di reintegrazione del lavoratore nelle specifiche mansioni esercitate prima che fosse dal datore di lavoro illegittimamente destinato ad altro incarico, dequalificante rispetto alla conseguita posizione professionale, non è suscettibile...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9125 del 4 settembre 1990
«Anche quando sia emesso nell'ambito di un procedimento di repressione di condotta antisindacale, l'ordine di reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato — salva la indiretta coazione conseguente all'obbligo di continuare a...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2458 del 13 aprile 1985
«L'ordine di reintegrare nel posto di lavoro il lavoratore illegittimamente licenziato, emesso dal pretore ai sensi del primo comma dell'art. 18 della L. 20 maggio 1970, n. 300 e non adempiuto spontaneamente dal datore di lavoro, è suscettibile di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2816 del 5 febbraio 2011
«La sentenza di condanna del datore di lavoro al pagamento di un determinato numero di mensilità di retribuzione ovvero di quanto dovuto al lavoratore a seguito del riconoscimento dell'illegittimità del licenziamento costituisce valido titolo...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25888 del 28 ottobre 2008
«La Cassa edile, prevista dalla contrattazione collettiva per i dipendenti delle imprese edili, svolge una funzione di mutualità ed assistenza, rientrando tra i suoi compiti non solo il pagamento ai lavoratori delle somme che il datore di lavoro è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3124 del 8 febbraio 2011
«È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso l'ordinanza con cui il tribunale, a norma dell'art. 669 terdecies c.p.c., abbia rigettato il reclamo proposto contro il rigetto ex art. 700 c.p.c. del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38877 del 21 ottobre 2005
«In tema di prevenzione antinfortunistica, poiché le relative norme mirano a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza ed imperizia, la responsabilità del datore di lavoro e, in generale,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38850 del 21 ottobre 2005
«In tema di prevenzione antinfortunistica, poiché le relative norme mirano a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza ed imperizia, un comportamento anomalo del lavoratore può acquisire...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36339 del 6 ottobre 2005
«In tema di prevenzione antinfortunistica, poiché le norme mirano a tutelare il lavoratore anche in ordine ad incidenti che possano derivare da sua negligenza, imprudenza ed imperizia, la responsabilità del datore di lavoro e, in generale, del...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8355 del 13 giugno 1989
«Ne consegue che la circostanza che in occasione di visite ispettive non siano stati mossi rilievi in ordine alla sicurezza di una macchina, o alla regolarità di impianti, non può essere invocata per escludere la responsabilità del datore di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7402 del 24 giugno 2000
«Il datore di lavoro deve ispirare la sua condotta alle acquisizioni della migliore scienza ed esperienza per fare in modo che il lavoratore sia posto nelle condizioni di operare con assoluta sicurezza. Pertanto, non è sufficiente che una macchina...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29378 del 9 luglio 2013
«Il contenuto della querela può essere integrato successivamente alla presentazione dell'atto a condizione che l'istanza di punizione, relativa ai reati commessi in danno del querelante, sufficientemente specificati nei loro elementi costitutivi,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 685 del 3 febbraio 1989
«Il regolamento di esecuzione di una legge può essere considerato quale atto amministrativo illegittimo, e quindi può essere disapplicato dal giudice ordinario, quando contenga norme che superino la necessità di dare attuazione alla legge o...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9405 del 5 giugno 2000
«Non integra il reato di interruzione di pubblico servizio (art. 340 c.p.) la condotta del lavoratore che aderisce all'assemblea indetta dal sindacato e previamente comunicata al datore di lavoro il quale nulla obietti in ordine alla legittimazione...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20454 del 15 maggio 2009
«In caso di favoreggiamento, l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è applicabile anche quando lo stato di pericolo - per la libertà o per l'onore - sia stato cagionato volontariamente dall'agente. (Fattispecie in cui, dopo un incidente sul lavoro...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1281 del 2 febbraio 2000
«Non commette il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ex art. 393 c.p. il datore di lavoro il quale prospetti a un dipendente, che aveva sottratto dalla cassa una banconota da lire centomila, che, in mancanza di sue volontarie...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9671 del 22 aprile 2013
«In tema di assegno di mantenimento, la disposizione legislativa di cui all'art. 156 c.c., nel caso in cui eventuali terzi risultino obbligati a versare (anche periodicamente) somme di danaro al coniuge onerato dell'assegno, individua il soggetto...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10116 del 18 maggio 2015
«Ne consegue che il credito vantato dalla collaboratrice domestica per le obbligazioni assunte dalla moglie, da cui promanavano le quotidiane direttive del servizio, rende coobbligato anche il marito, datore della provvista in danaro ordinariamente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15941 del 25 giugno 2013
«Lo stato di carcerazione preventiva (o di custodia cautelare) del lavoratore subordinato non rientra tra le ipotesi, tutelate dalla legge, di impossibilità temporanea della prestazione, quale la malattia e le altre situazioni contemplate dall'art....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20228 del 25 settembre 2014
«Gli scatti d'anzianità non sono soggetti al principio dell'infrazionabilità del periodo di servizio, applicabile solo per l'indennità di anzianità, ma a quello dell'assorbimento poiché l'obbligo del datore di lavoro di corrispondere un elemento...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19923 del 22 settembre 2014
«La corresponsione, in favore del lavoratore subordinato, di una retribuzione maggiore di quella dovutagli in forza della contrattazione collettiva, costituisce trattamento di miglior favore, giustificato anche in considerazione di specifiche...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9119 del 6 maggio 2015
«In tema di assegnazione del lavoratore a mansioni diverse, l'equivalenza alle "ultime effettivamente svolte", di cui all'art. 2103 c.c., costituisce un parametro per valutare quali siano stati i compiti precedentemente adempiuti con sufficiente...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 56 del 8 gennaio 2015
«L'assegnazione del dirigente comunale ad un diverso ufficio, pure dirigenziale, esula dalla problematica del demansionamento, trattandosi, ove vi sia stata manifestazione di volontà punitiva e ritorsiva del datore di lavoro, di "assegnazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13485 del 13 giugno 2014
«Il protrarsi nel tempo di una situazione illegittima, quale il demansionamento del lavoratore accertato dal giudice di merito, non può essere inteso né come acquiescenza del lavoratore alla situazione imposta dal datore (cui compete il potere...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16012 del 11 luglio 2014
«In tema di demansionamento illegittimo, ove venga accertata l'esistenza di un comportamento contrario all'art. 2103 cod. civ., il giudice di merito, oltre a sanzionare l'inadempimento dell'obbligo contrattualmente assunto dal datore di lavoro con...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17870 del 11 agosto 2014
«Per la sussistenza della frequenza e sistematicità di reiterate assegnazioni di un lavoratore allo svolgimento di mansioni superiori, il cui cumulo sia utile all'acquisizione del diritto alla promozione automatica in forza dell'art. 2103 cod....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17768 del 8 settembre 2015
«In caso di distacco del lavoratore presso altro datore di lavoro, mentre quest'ultimo, beneficiario delle prestazioni lavorative, dispone dei poteri funzionali all'inserimento del lavoratore distaccato nella propria struttura aziendale, permangono...»