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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36382 del 22 settembre 2003
«La concessione o meno delle attenuanti generiche è un giudizio di fatto lasciato alla discrezionalità del giudice, sottratto al controllo di legittimità, e può ben essere motivato implicitamente attraverso l'esame esplicito di tutti i criteri di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1455 del 6 febbraio 1998
«Ai sensi degli artt. 53, 56 e 58 legge 24 novembre 1981, n. 689, la conversione della pena detentiva e la scelta della sanzione sostitutiva sono rimesse al potere discrezionale del giudice del merito, il quale deve valutare i presupposti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 549 del 23 marzo 1994
«In mancanza di elementi macroscopicamente rivelatori di incongruità, per eccesso o per difetto, il giudizio in ordine alla ritenuta congruità della pena patteggiata nei limiti di cui all'art. 27 terzo comma della Costituzione può dirsi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5787 del 9 giugno 1993
«Il giudice non è tenuto a dar conto di tutti gli elementi di cui all'art. 133 c.p. nell'ambito della valutazione della fattispecie criminosa sottoposta al suo esame, al fine del giudizio di valenza tra attenuanti ed aggravanti e della gradazione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11402 del 11 agosto 1990
«La valutazione della sussistenza dei presupposti per l'adozione di una misura sostitutiva è legata agli stessi criteri già previsti dalla legge per la determinazione della pena e cioè non può prescindere da quelli individuati dall'art. 133 c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11920 del 26 marzo 2010
«Nel giudizio volto alla commisurazione della pena e all'applicazione delle circostanze attenuanti generiche può assumere rilievo, in riferimento al parametro della capacità a delinquere, il fatto che l'imputato abbia violato una misura cautelare.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2439 del 4 luglio 1996
«In tema di esigenze cautelari per l'adozione di misure coercitive personali, la prognosi idonea a fondare il giudizio di probabile reiterazione della condotta criminosa risulta correttamente formulata quando il giudice abbia dato rilievo sia alla...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4606 del 4 maggio 1996
«La concessione della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è subordinata unicamente alla valutazione positiva delle circostanze indicate nell'art. 133 c.p., restando precluso ogni altro diverso criterio di giudizio....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 560 del 20 gennaio 1995
«Il giudizio sulla concedibilità del beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è subordinato esclusivamente alla valutazione delle circostanze di cui all'art. 133 c.p., sicché resta precluso ogni altro...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21874 del 28 maggio 2014
«La declaratoria di estinzione del reato per improseguibilità dell'azione penale per intervenuta remissione di querela, ritualmente accettata dal querelato, ha carattere pregiudiziale rispetto alle formule di proscioglimento riferibili ad altre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24330 del 16 giugno 2008
«In tema di prescrizione, ai fini dell'applicabilità della disciplina transitoria di cui all'art. 10, L. 7 dicembre 2005, n. 251, il momento della «pendenza » del giudizio di appello non coincide con quello della presentazione dell'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 32136 del 27 settembre 2002
«In tema di prescrizione, nonostante che l'art. 158 c.p., per il caso di continuazione, faccia decorrere il relativo termine, per ciascun reato, dalla data in cui la continuazione è cessata, deve ritenersi che, qualora sia ravvisabile, al momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29885 del 13 luglio 2015
«Qualora venga disposto un rinvio dell'udienza, in accoglimento di un'istanza difensiva di riunione ad altro processo pendente nello stesso stato e grado dinanzi al medesimo giudice, il corso della prescrizione è sospeso per tutta la durata del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44261 del 30 ottobre 2013
«Il corso della prescrizione non rimane sospeso per la pendenza di altro procedimento penale relativo all'accertamento di un fatto logicamente pregiudiziale, quando si versa fuori dei casi di sospensione del processo penale espressamente previsti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13350 del 28 marzo 2008
«I limiti di durata della sospensione dei termini della prescrizione del reato, quali previsti per il caso di rinvio del procedimento o del processo dall'art. 159, comma primo, n. 3, c.p., nella formulazione introdotta dall'art. 6 della legge 5...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7242 del 20 febbraio 2004
«La sospensione del corso della prescrizione, quando si connette — in applicazione del comma primo dell'art. 159 c.p. — ad una sospensione del procedimento imposta da una particolare disposizione di Legge, è condizionata dall'esatta applicazione di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24062 del 12 giugno 2008
«In tema di oblazione, ove la richiesta sia stata correttamente proposta (nella specie, insieme all'opposizione al decreto penale ) ed erroneamente rigettata (per inosservanza della disciplina dettata dall'art. 141 disp. att. c.p.p. ), non opera,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9689 del 3 marzo 2004
«Nell'ipotesi in cui l'oblazione diventi ammissibile in corso di giudizio per ius superveniens, è applicabile in via analogica il disposto di cui all'art. 141 comma quattro bis att. c.p.p., che, in caso di modifica dell'originaria imputazione in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31477 del 22 luglio 2013
«In tema di getto pericoloso di cose e di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, l'emissione di rumori e polveri sottili da parte di un impianto industriale, comporta un danno morale risarcibile per i soggetti abitanti nelle zone...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1293 del 4 febbraio 1994
«In tema di reato di getto pericoloso di cose, previsto dall'art. 674 c.p., le esalazioni maleodoranti provenienti da stalle o luoghi similari e promananti da escrementi di animali, costituiscono offesa al benessere dei vicini e grave pregiudizio,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7614 del 2 luglio 1992
«Ai fini della configurabilità della seconda ipotesi della contravvenzione prevista dall'art. 674 c.p.p., anche la regolare autorizzazione amministrativa dell'attività non è da sola sufficiente per escludere il reato quando dall'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34244 del 13 agosto 2003
«L'istituto del cosiddetto «patteggiamento in appello» di cui all'art. 599 c.p.p. non è ammissibile al giudizio speciale disciplinato dagli artt. 444 ss. c.p.p., che per la sua specificità, è caratterizzato da regole del tutto atipiche rispetto a...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4662 del 31 gennaio 2000
«La sospensione condizionale della pena, concessa con sentenza di patteggiamento, può essere revocata qualora successivamente intervenga sentenza di condanna per fatto anteriore ex art. 168, comma 2, c.p., pronunziata a seguito di giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 989 del 22 aprile 1998
«La sentenza di patteggiamento è inidonea a costituire il presupposto per l'operatività della revoca di cui al n. 1 ma non pure del n. 2 dell'art. 168 c.p.: infatti, la revoca, mentre nella prima ipotesi presuppone un giudizio di responsabilità,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5910 del 23 febbraio 1998
«In materia di esecuzione, la procedura di cui all'art. 674 c.p.p. consente la revoca della sospensione condizionale, da parte del giudice dell'esecuzione, solo nelle ipotesi previste dall'art. 168 primo comma n. 1 e n. 2 c.p. e non anche...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9281 del 26 agosto 1994
«Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 168, comma 1, ha natura dichiarativa e conseguentemente gli effetti sostanziali risalgono di diritto al momento in cui si è verificata la condizione, anche...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45338 del 13 novembre 2015
«In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova, qualora la richiesta formulata nel corso dell'udienza preliminare venga rigettata dal g.u.p., l'imputato può impugnare la decisione con ricorso per cassazione ovvero può riproporre la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36687 del 10 settembre 2015
«In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato, quando si procede per reati diversi da quelli nominativamente individuati per effetto del combinato disposto dagli artt. 168 bis, primo comma, c.p., e 550, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5656 del 6 febbraio 2015
«L'ordinanza con la quale il giudice del dibattimento rigetta l'istanza di sospensione del processo per la messa alla prova dell'imputato, ai sensi dell'art. 168 bis cod. pen., non è impugnabile in via autonoma, ma solo congiuntamente alla sentenza...»