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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3022 del 26 marzo 1996
«Con riguardo al criterio di distinzione tra il reato di concussione e quello di corruzione, occorre fare riferimento al programma prospettato dal pubblico ufficiale ed al contenuto dell'assetto di interessi delineato nella richiesta, il tutto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4161 del 19 aprile 1995
«In tema di concussione, qualora sia contestato l'abuso della qualità di pubblico ufficiale, non è necessario ai fini della configurabilità del reato che l'atto intimidatorio rifletta la specifica competenza del soggetto attivo essendo, sufficiente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2813 del 17 marzo 1995
«In tema di concussione, l'art. 317 c.p. per l'abuso «dei poteri» ha inteso far riferimento alle ipotesi di condotte rientranti nella competenza tipica del soggetto (pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio) quali manifestazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2985 del 11 dicembre 1993
«La norma di cui all'art. 317 c.p. non richiede che la datio avvenga prima che il pubblico ufficiale (o l'incaricato di pubblico servizio) esaurisca i suoi poteri, essendo sufficiente ad integrare il reato anche la semplice induzione alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8651 del 23 settembre 1993
«In tema di concussione la promessa dell'utilità può mancare di precisi contorni (perché, ad esempio, il pubblico ufficiale non ha precisato la propria richiesta o il privato non ha una chiara visione delle proprie attuali disponibilità); ciò che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11942 del 14 marzo 2013
«Integra il delitto di concussione la minaccia del pubblico ufficiale affinché un privato, per evitare un danno prospettato, commetta una truffa, promettendo di versare il relativo profitto al pubblico ufficiale medesimo. (Fattispecie nella quale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15742 del 3 aprile 2003
«...perché, nulla disponendo la norma sull'intensità del metus, non è possibile considerare tale solo quello estremo, cui il soggetto passivo finisca comunque per soccombere, senza neppure avere l'animo di chiedere soccorso agli organi dello Stato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3488 del 17 marzo 2000
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, le minacce da parte dell'agente e il conseguente stato di timore del soggetto passivo non sono un elemento determinante ai fini del discrimine con la fattispecie della corruzione, atteso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9389 del 31 agosto 1994
«In tema di tentativo di concussione, è necessario valutare la adeguatezza della condotta attraverso la cosiddetta prognosi postuma, che impone al giudice di collocarsi idealmente nel momento in cui è stata realizzata la condotta per accertare se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«Al fine di stabilire l'esatta qualificazione giuridica tra concussione e corruzione, non è di per sé decisivo l'eventuale vantaggio che deriva al privato dalla accettazione della illecita proposta del pubblico ufficiale: ciò che conta è sempre e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30764 del 23 luglio 2009
«Ai fini della configurabilità del tentativo di concussione, è necessaria l'oggettiva efficacia intimidatoria della condotta, mentre è indifferente il conseguimento del risultato concreto di porre la vittima in stato di soggezione, potendo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9528 del 3 marzo 2009
«...del primo. (Fattispecie relativa all'induzione di cittadine extracomunitarie a prestazioni sessuali, commessa mediante l'abuso della qualità e dei poteri di assistenti della Polizia di Stato in servizio presso l'ufficio stranieri di una Questura).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 429 del 14 marzo 1995
«È legittimo il sequestro preventivo di una somma di danaro quando sussiste un concreto fumus del reato di concussione e fondati indizi di pertinenza al reato della predetta somma, potendo il giudice disporre il sequestro di somme, anche se...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4437 del 10 aprile 1992
«La vittima della concussione verso cui venga esercitata una mera vis compulsiva è ugualmente responsabile del fatto reato cui venga costretto o determinato, non ricorrendo le ipotesi né del costringimento fisico né dello stato di necessità da cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10851 del 17 dicembre 1996
«Atteso il principio secondo il quale l'ufficio del procuratore della Repubblica si incarna in tutti i suoi componenti, senza che occorra, verso i terzi, una delega formale del titolare, è da escludere che costituisca causa di nullità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11737 del 24 agosto 1990
«In tema di corruzione, ciò che la norma richiede perché possa affermarsi l'esistenza del presupposto del reato rappresentato dall'atto d'ufficio da compiersi, è che l'atto appartenga alla competenza dell'ufficio cui il pubblico dipendente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5843 del 23 aprile 1990
«...amministrazione, ma debbono essere compiuti in una posizione di sostanziale e totale estraneità rispetto ad interessi privati, al di fuori di influenze diverse da quelle dettate dagli interessi generali dello Stato, cioè della collettività.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13048 del 21 marzo 2013
«Il delitto di corruzione può ritenersi consumato quando fra le parti sia stato raggiunto anche solo un accordo di massima sulla ricompensa da versare in cambio dell'atto o del comportamento del pubblico agente, anche se restino da definire ancora...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16335 del 26 aprile 2011
«In tema di distinzione tra i reati di corruzione e concussione, non è ravvisabile l'ipotesi della concussione cosiddetta "ambientale" qualora il privato si inserisca in un sistema nel quale il mercanteggiamento dei pubblici poteri e la pratica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36551 del 23 settembre 2003
«In tema di distinzione tra i reati di corruzione e concussione, non è ravvisabile l'ipotesi della concussione cosiddetto “ambientale” qualora il privato si inserisca in un sistema nel quale il mercanteggiamento dei pubblici poteri e la pratica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11918 del 21 novembre 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione c.d. «ambientale» (e della sua differenziazione rispetto al reato di corruzione) non è sufficiente l'accertamento di una situazione ambientale in cui sia diffuso il mercanteggiamento dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5114 del 29 aprile 1998
«In tema di distinzione fra corruzione e concussione, nella prima figura criminosa gli agenti trattano pariteticamente e si accordano nel pactum sceleris con convergenti manifestazioni di volontà, mentre nella concussione la par condicio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5579 del 27 maggio 1991
«In materia di reati contro la pubblica amministrazione, dopo la modifica introdotta dalla L. 26 aprile 1990, n. 86, risulta confermata la tradizionale distinzione tra concussione e corruzione: nella prima viene in evidenza lo stato di soggezione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21975 del 22 maggio 2013
«I reati di concussione e di indebita induzione di cui agli artt. 317 e 319 quater c.p. (come rispettivamente sostituito il primo ed inserito il secondo dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012) si distinguono fra loro, in quanto il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11944 del 14 marzo 2013
«La costrizione, che costituisce l'elemento oggettivo del reato di concussione di cui all'art. 317 c.p., così come modificato dall'art. 1, comma 75 della l. n. 190 del 2012, sussiste quando il pubblico ufficiale agisca con modalità ovvero con forme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3149 del 10 ottobre 1992
«È pubblico ufficiale, anche con riferimento all'aggiornata nozione fornita dall'art. 17 della L. 26 aprile 1990, n. 86, la persona assunta da un'amministrazione comunale, con delibera di giunta che fissa funzioni da espletare, strutture di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39290 del 21 ottobre 2008
«Ai fini della configurabilità del delitto di corruzione in atti giudiziari, non tutte le informazioni sugli atti di ufficio assumono carattere segreto o riservato, tali non potendosi ritenere quelle sullo stato dei procedimenti pendenti presso la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 32594 del 24 luglio 2015
«Nel delitto di induzione indebita, previsto dall'art. 319 quater cod. pen., introdotto dalla L. n. 190 del 2012, la condotta si configura come persuasione, suggestione, inganno, pressione morale con più tenue valore condizionante - rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2003
«Il reato previsto dall’art. 319 quater c.p., introdotto dalla legge 6 novembre 2012 n. 190 (induzione indebita, da parte del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, a dare o promettere utilità), richiede, al pari di quello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37402 del 17 ottobre 2011
«Integra il delitto di istigazione alla corruzione la condotta di colui che formuli al pubblico ufficiale una offerta non determinata, rimettendo la quantificazione al destinatario della richiesta. (Fattispecie in cui era stato offerto al pubblico...»