-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6746 del 26 luglio 1996
«Il potere-dovere del giudice di qualificare giuridicamente l'azione e di attribuire il nomen iuris al rapporto giuridico sostanziale dedotto in giudizio, anche in difformità rispetto alle deduzioni delle parti, trova tuttavia un limite nel divieto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12473 del 21 maggio 2013
«Non incorre nel difetto di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, ai sensi dell'art. 112 cod. proc. civ., il giudice che, in presenza di una domanda che deduce l'invalidità di un testamento olografo sia per incapacità del testatore, sia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2558 del 2 febbraio 2009
«In tema di luci e vedute, viola il principio di corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato il giudice di merito che, adito allo scopo di sentir dichiarare l'illegittimità di alcune vedute aperte in una costruzione eretta in sopraelevazione, ne...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15496 del 11 luglio 2007
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato come il principio del tantum devolutum quantum appellatum che importano il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene della vita diverso da quello richiesto (petitum...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23694 del 21 dicembre 2004
«Non sussiste la violazione del principio di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato se il giudice, adito con intimazione di sfratto per finita locazione, mutato il rito per l'opposizione dell'intimato (art. 667 c.p.c.), accoglie la domanda...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10542 del 19 luglio 2002
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato non osta a che il giudice d'appello operi una ricostruzione dei fatti diversa da quella prospettata dalle parti, o renda una qualificazione giuridica autonoma rispetto a quella...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 29849 del 29 dicembre 2011
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che, richiesto di emanare sentenza costitutiva che tenga luogo di vendita immobiliare, integri la descrizione dell'immobile offerta dall'attore con i dati catastali evincibili dal preliminare o da...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14773 del 3 ottobre 2003
«Poiché la violazione dell'art. 112 c.p.c. ricorre quando il giudice di merito, pronunciando oltre i limiti delle domande dalle parti, ovvero su questioni estranee all'oggetto del giudizio e non rilevabili d'ufficio, attribuisce o nega un bene...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7565 del 9 luglio 1991
«Nel caso in cui l'attore abbia formulato le sue domande precisando espressamente di limitarne il contenuto perché ritiene che ulteriori e maggiori pretese non potrebbero essere accolte, il giudizio sulle domande così formulate non può estendersi,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4727 del 30 agosto 1984
«La formula con cui una parte domanda al giudice di condannare la controparte al pagamento di un importo indicato in una determinata somma «o in quella somma maggiore o minore che risulterà di giustizia» non può essere considerata — agli effetti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14581 del 22 giugno 2007
«Le eccezioni in senso lato, ovvero rilevabili anche d'ufficio, qualora coinvolgano un interesse pubblico in campo processuale (quali le eccezioni di giudicato) possono essere rilevate addirittura in ogni stato e grado del processo, ma se sono...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11108 del 15 maggio 2007
«Posto, in generale, il principio secondo cui tutte le ragioni che possono condurre al rigetto della domanda per difetto delle sue condizioni di fondatezza, o per la successiva caducazione del diritto con essa fatto valere, possono essere rilevate...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9159 del 24 giugno 2002
«Il termine entro il quale deve essere effettuato il disconoscimento della scrittura privata ex art. 215 c.p.c., avendo carattere intrinsecamente perentorio non è prorogabile da parte del giudice.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18602 del 5 agosto 2013
«Poiché nel nostro ordinamento le eccezioni in senso stretto, cioè quelle rilevabili soltanto ad istanza di parte, si identificano o in quelle per le quali la legge espressamente riservi il potere di rilevazione alla parte o in quelle in cui il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15375 del 28 giugno 2010
«Il mancato avveramento della condizione sospensiva concreta non un'eccezione in senso proprio, ma una semplice difesa volta a contestare la sussistenza dei fatti costitutivi della domanda, che deve essere esaminata e verificata dal giudice anche...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5131 del 3 marzo 2009
«In tema di rivendicazione, il giudice di merito è tenuto innanzitutto a verificare l'esistenza, la validità e la rilevanza del titolo dedotto dall'attore a fondamento della pretesa, e ciò a prescindere da qualsiasi eccezione del convenuto,giacchè,...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8225 del 29 aprile 2004
«Nell'esercizio del potere di interpretazione e qualificazione della domanda il giudice di merito, non condizionato dalle espressioni adoperate dalla parte, ha il potere-dovere di accertare e valutare il contenuto sostanziale della pretesa, quale...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20311 del 4 ottobre 2011
«Ad integrare gli estremi del vizio di omessa pronuncia non basta la mancanza di un'espressa statuizione del giudice, ma è necessario che sia stato completamente omesso il provvedimento che si palesa indispensabile alla soluzione del caso concreto:...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5842 del 10 marzo 2010
«La richiesta di rinvio alla Corte di giustizia CE su una questione pregiudiziale di interpretazione del diritto comunitario, in applicazione dell'art. 234 del Trattato CE, non è configurabile come autonoma domanda, rispetto alla quale, nel caso di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1701 del 23 gennaio 2009
«Con la sentenza di condanna generica il giudice può non solo limitarsi ad accertare l'esistenza di un fatto potenzialmente idoneo a produrre un danno, ma anche accertare l'effettivo avveramento del danno, demandando ad un successivo giudizio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19693 del 17 luglio 2008
«Il provvedimento di riunione di cause, che si adegua al principio dell'economia dei giudizi, costituisce espressione del potere ordinatorio del giudice che lo esercita incensurabilmente, e, pertanto, non è suscettibile di impugnazione dinanzi ad...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5246 del 10 marzo 2006
«Il dovere del giudice di pronunciare su tutta la domanda, ai sensi dell'art. 112 c.p.c., va riferito appunto alla domanda, e dunque all'istanza con la quale la parte chiede l'emissione di un provvedimento giurisdizionale in ordine al diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3388 del 18 febbraio 2005
«Poichè il vizio di omessa pronuncia si concreta nel difetto del momento decisorio, per integrare detto vizio occorre che sia stato completamente omesso il provvedimento indispensabile per la soluzione del caso concreto: il che si verifica quando...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16033 del 17 agosto 2004
«Non è configurabile il vizio di omessa pronuncia in relazione ad una domanda che il giudice di appello non sia tenuto a prendere in esame in quanto proposta in violazione del divieto di nuove domande, sancito dagli artt. 345, comma primo, e 437,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3403 del 20 febbraio 2004
«Il vizio di omessa pronuncia — configurabile allorchè manchi completamente il provvedimento del giudice indispensabile per la soluzione del caso concreto — non ricorre nel caso in cui, seppure manchi una specifica argomentazione, la decisione...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4317 del 6 aprile 2000
«Ad integrare gli estremi del vizio di omessa pronuncia non basta la mancanza di una espressa statuizione del giudice, ma è necessario che sia stato completamente omesso il provvedimento che si palesa indispensabile alla soluzione del caso concreto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1358 del 18 febbraio 1999
«La questione di legittimità costituzionale di una norma, in quanto strumentale rispetto alla domanda che postuli l'applicazione della norma medesima, non può formare oggetto di un'autonoma istanza rispetto alla quale, in difetto di esame, sia...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2869 del 11 marzo 1995
«La mancata statuizione delle spese del giudizio integra una vera e propria omissione di carattere concettuale e sostanziale e costituisce un vizio della sentenza, stante la mancanza di qualsiasi decisione da parte del giudice in ordine ad una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3494 del 13 aprile 1996
«Il mancato esame di un'istanza istruttoria può dar luogo al vizio di omessa o insufficiente motivazione solo quando l'istanza attenga a circostanze che, con giudizio di certezza e non di mera probabilità avrebbero potuto indurre ad una decisione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7268 del 11 maggio 2012
«Il rapporto tra le istanze delle parti e la pronuncia del giudice, agli effetti dell'art. 112 c.p.c., può dare luogo a due diversi tipi di vizi: se il giudice omette del tutto di pronunciarsi su una domanda od un'eccezione, ricorrerà un vizio di...»