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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14811 del 10 aprile 2015
«Ai fini della configurabilità del reato di rifiuto di fornire le proprie generalità, il presupposto dell'"esercizio delle funzioni", nel cui contesto deve essere formulata la richiesta di dare le indicazioni, non può ritenersi sussistente solo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24714 del 5 giugno 2003
«Di fronte all'inadempienza dell'obbligazione condizionante la sospensione della pena, il giudice deve dare conto, ai fini della eventuale revoca del beneficio, della impossibilità o della estrema difficoltà di adempiere, non potendo disattendere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7933 del 7 luglio 1998
«In tema di invasione di terreni la subordinazione della sospensione condizionale della pena al rilascio del terreno in favore della P.A. è provvedimento legittimo e conforme al dettato dell'art. 165 c.p. La restituzione della res sulla quale è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24642 del 10 giugno 2015
«In caso di sospensione condizionale della pena subordinata all'adempimento di obblighi, il termine entro il quale l'imputato deve provvedere, qualora non sia stato fissato in sentenza, coincide con quello previsto dall'art. 163 cod.pen., ossia con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30504 del 1 agosto 2011
«La protrazione della condotta di un reato permanente (nella specie, associazione a delinquere di stampo mafioso) nell'ambito del quinquennio successivo alla sentenza con la quale sia stato concessa la sospensione condizionale ne determina la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1451 del 20 luglio 1995
«Il fatto giudicato cessa di fungere da causa determinante la decadenza dal beneficio della sospensione condizionale della pena solo quando, esperita la procedura di revoca della sentenza, non azionabile d'ufficio, venga accertato che ne è venuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4863 del 27 novembre 1996
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena, nel caso previsto dall'art. 168, comma 2, c.p., va tenuto conto, onde verificare se vi sia stato o no superamento dei limiti stabiliti dall'art. 163, di tutte le condanne che il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9281 del 26 agosto 1994
«Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 168, comma 1, ha natura dichiarativa e conseguentemente gli effetti sostanziali risalgono di diritto al momento in cui si è verificata la condizione, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6411 del 8 febbraio 2008
«L'estinzione delle pene per decorso del tempo non ha luogo se l'interessato è stato condannato con applicazione della recidiva, pur se i reati su cui si è fondato il riconoscimento della recidiva siano successivamente fatti oggetto di abolitio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2998 del 11 giugno 1999
«Il termine di prescrizione della pena sulla quale sia stato applicato un indulto soggetto a revoca decorre dal momento in cui, verificatasi la decadenza di detto beneficio, la pena può essere concretamente posta in esecuzione; condizione, questa,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 155 del 10 gennaio 1998
«Ai fini del calcolo della prescrizione, in materia di controllo dell'attività urbanistica edilizia, l'art. 44 della L. 28 febbraio 1985 n. 47 prevede una sospensione automatica del processo, finalizzata all'esercizio delle facoltà previste dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1306 del 5 maggio 1992
«Ciò consegue al principio generale secondo cui, ove esistano cause di estinzione della pena, di detrazione del presofferto o, comunque, di caducazione o modificazione del potere dello Stato di curare l'esecuzione della condanna, le quali siano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2432 del 3 luglio 1992
«È legittima la revoca contemporanea di più condoni concessi con distinti provvedimenti di clemenza a seguito di unica condanna successiva alla loro applicazione, allorché il nuovo reato cui quella condanna si riferisce sia stato commesso nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 467 del 27 febbraio 1996
«Nei casi di indulto soggetto a revoca per successiva condanna, la già verificatasi condizione risolutiva rende l'indulto inapplicabile anche nelle ipotesi in cui il beneficio non sia stato ancora formalmente concesso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7184 del 19 febbraio 1998
«Ai fini della revoca automatica della liberazione condizionale, è necessario che il nuovo reato che ne è causa venga commesso durante il periodo di libertà, ma non anche la sentenza di condanna per tale reato divenga irrevocabile durante questo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5563 del 4 febbraio 1997
«L'art. 177 c.p. prevede tassativamente i casi in cui può farsi luogo alla revoca della liberazione condizionale, con la conseguenza che non è consentito applicare la disposizione stessa, peraltro di stretta interpretazione trattandosi di istituto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29490 del 22 luglio 2011
«...dell'ordine di espulsione dal territorio dello Stato che, pur non risultando avere alcun altro carico pendente ed avendo svolto dopo la condanna attività lavorativa, non aveva ottemperato all'ordine di allontanamento dal territorio nazionale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3081 del 25 luglio 1991
«La funzione della riabilitazione prevista dall'art. 178 c.p. è quella di estinguere «le pene accessorie ed ogni altro effetto penale della condanna, salvo che la legge disponga altrimenti»; l'eccezione alla regola suddetta è rappresentata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37829 del 17 settembre 2015
«In tema di riabilitazione, deve escludersi che l'inosservanza dell'ordine di demolizione del manufatto abusivo possa costituire, di per sé, un elemento ostativo alla concessione del beneficio, in difetto della valutazione di ulteriori elementi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5470 del 27 febbraio 1999
«In sede di pronuncia su una domanda di riabilitazione, la personalità dell'istante va verificata alla luce di tutto quanto accaduto nel periodo intermedio fra quello del fatto per il quale è pronuncia negativa (sia essa di condanna o di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1274 del 28 maggio 1996
«A norma dell'art. 179 c.p. la riabilitazione può essere concessa quando, in presenza degli altri presupposti di legge, il condannato abbia dato prove effettive e costanti di buona condotta. La condotta da considerarsi è quella successiva alla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1132 del 20 maggio 1992
«Il rigetto della richiesta di riabilitazione non può essere motivato facendo riferimento ad un decreto penale anteriore alle condanne per le quali era stata chiesta la riabilitazione ed a procedimenti penali di cui non è stato accertato l'esito,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 80 del 10 marzo 1992
«In tema di riabilitazione, è priva di motivazione l'ordinanza del tribunale di sorveglianza che rigetta la richiesta dell'interessato indicando riassuntivamente le cause ritenute ostative alla concessione della riabilitazione, senza l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3549 del 23 novembre 1992
«Ai fini della decorrenza del termine per la concessione della riabilitazione, il provvedimento giudiziale applicativo di un provvedimento di clemenza ha natura meramente dichiarativa, per cui gli effetti dell'estinzione del reato retroagiscono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 473 del 17 marzo 1990
«Il termine stabilito dalla legge per poter ottenere la riabilitazione di cui all'art. 179 c.p. relativa ad una condanna in ordine alla quale il condannato sia stato ammesso alla liberazione condizionale, decorre dalla data del provvedimento di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 665 del 10 gennaio 2002
«In tema di riabilitazione, non è ostativo alla concessione del beneficio il mancato adempimento delle obbligazioni civili nascenti da condanna relativa alla violazione della normativa in materia di stupefacenti, sotto il profilo del ristoro delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4721 del 15 novembre 1995
«Ai fini della concessione della riabilitazione in relazione al reato di furto aggravato consumato mediante l'uccisione di un esemplare di fauna selvatica appartenente al patrimonio indisponibile dello Stato (art. 1, L. 27 dicembre 1977, n. 968),...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39498 del 25 ottobre 2007
«È legittima la sostituzione della libertà vigilata con il ricovero in una casa di cura e custodia del condannato che abbia commesso gravi violazioni delle prescrizioni inerenti alla misura di sicurezza non detentiva e abbia manifestato conclamate...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4600 del 30 gennaio 2003
«In tema di libertà vigilata, la ritenuta persistenza, in sede di riesame, ai sensi dell'art. 208 c.p., della pericolosità del soggetto che vi è sottoposto comporta solo il prolungamento della misura di sicurezza, ma non può determinarne...»