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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11420 del 11 marzo 2003
«In virtù del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione (art. 568 c.p.p.), il pubblico ministero non è legittimato a proporre il ricorso immediato per cassazione avverso le ordinanze che dispongono una misura coercitiva, spettando tale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 428 del 31 marzo 1999
«In tema di misure cautelari, non è ammesso il ricorso per cassazione avverso le ordinanze di rigetto della richiesta del P.M., giacché l'art. 311, comma 2, c.p.p. limita tale impugnazione a favore dell'imputato nei confronti delle sole ordinanze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3677 del 16 luglio 1998
«Il ricorso immediato per cassazione, cosiddetto per saltum, avverso i provvedimenti concernenti la revoca, la modificazione o l'estinzione delle misure cautelari non è consentito nel vigente ordinamento processuale, dovendo, nelle predette...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3698 del 23 agosto 1994
«Non è ammesso il ricorso immediato per cassazione avverso il rigetto della richiesta del pubblico ministero di emissione di ordine di custodia cautelare, poiché l'art. 311, comma 2, c.p.p. limita tale impugnazione a favore dell'imputato e nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4379 del 26 novembre 1993
«L'ordinanza in tema di sostituzione della misura cautelare personale (nella specie, di diniego di sostituzione con gli arresti domiciliari della custodia cautelare in carcere) è soggetta ad appello a norma dell'art. 310 c.p.p., e non a ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 31011 del 27 luglio 2009
«Il Procuratore Generale presso la Corte di Appello non è legittimato, salvo che sia stato egli stesso a chiedere l'applicazione della misura cautelare, a proporre ricorso per cassazione avverso le ordinanze emesse dal Tribunale della libertà sui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3968 del 19 novembre 1994
«In materia di impugnazione, l'interesse ad impugnare deve sussistere al momento della proposizione dell'impugnazione e persistere anche al momento della decisione, dovendosi compiere l'apprezzamento dell'interesse medesimo con riferimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2411 del 29 agosto 1994
«Se è vero che il principio secondo cui la revoca (e — a fortiori — pure la cessazione) della misura cautelare personale, intervenuta nel corso del procedimento incidentale di riesame o, comunque, di impugnazione del provvedimento con il quale la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 607 del 10 marzo 1997
«L'art. 311 comma primo c.p.p., riconosce la legittimazione a ricorrere per cassazione contro le decisioni emesse a norma degli artt. 309 e 310 c.p.p. soltanto al pubblico ministero che ha richiesto l'applicazione della misura e a quello presso il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4425 del 8 marzo 1994
«In tema di impugnazione del pubblico ministero, la legittimazione a proporre ricorso per cassazione avverso le decisioni emesse dal tribunale del riesame spetta, oltre al procuratore generale presso la corte distrettuale, esclusivamente al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46124 del 15 dicembre 2008
«In tema di impugnazione delle misure cautelari personali, il ricorso per cassazione è ammissibile soltanto se denuncia la violazione di specifiche norme di legge ovvero la manifesta illogicità della motivazione del provvedimento secondo i canoni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2556 del 30 aprile 1997
«La limitazione alla sola «violazione di legge» del ricorso per saltum previsto dall'art. 311, comma secondo, c.p.p. importa che, potendo rientrare nella nozione di «violazione di legge» la sola «mancanza» della motivazione, cui può equipararsi la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4683 del 20 aprile 1998
«I «motivi nuovi» a sostegno dell'impugnazione, previsti tanto nella disposizione di ordine generale contenuta nell'art. 585, quarto comma, c.p.p., quanto nelle norme concernenti il ricorso per cassazione in materia cautelare (art. 311, quarto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2157 del 2 luglio 1993
«In tema di impugnazioni in materia di misure cautelari personali una volta che si sia esaurito il procedimento incidentale, gli effetti della decisione in questo assunta, e non più soggetta ad impugnazione, permangono nel procedimento principale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 740 del 12 marzo 1993
«In tema di impugnazioni in materia di misure cautelari personali, una volta che si sia esaurito il procedimento incidentale, gli effetti della decisione in questo assunta e non più soggetta ad impugnazione, permangono nel procedimento principale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3654 del 11 dicembre 1995
«L'operatività immediata di un provvedimento col quale il tribunale in sede di riesame annulli l'ordinanza applicativa della misura custodiale e rimetta in libertà l'indagato, deve perdurare sino a quando non intervenga, per effetto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3450 del 5 aprile 1996
«In tema di misure di sicurezza personali la decisione pronunziata al riguardo dal giudice della cognizione, è impugnabile, ai sensi degli artt. 579 e 680 c.p.p., davanti al tribunale di sorveglianza quando la sentenza sia impugnata per la sola...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3976 del 15 dicembre 1992
«In materia di applicazione provvisoria di misure di sicurezza non si determina la decadenza per perdita di efficacia della misura comminata dall'art. 302 c.p.p., qualora non si sia proceduto all'interrogatorio nel termine di cinque giorni previsto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 655 del 17 maggio 1993
«Il presupposto per l'esercizio del diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione non può essere mai costituito dalla statuizione pronunciata in sede di giudizio incidentale, resa rebus sic stantibus, essendo necessaria una decisione emessa...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 924 del 12 dicembre 1994
«In tema di esclusione del diritto ad un'equa riparazione per l'ingiusta detenzione secondo la norma dettata dall'art. 314, comma 1, ultima parte, c.p.p. (dolo o colpa grave dell'istante nell'aver dato causa al provvedimento restrittivo), il...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34535 del 24 settembre 2001
«In tema di giudicato, la mancata rilevazione da parte della Corte di Cassazione, in un precedente giudizio conclusosi con sentenza di annullamento con rinvio, di un vizio procedurale che, se individuato, avrebbe imposto la declaratoria di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19571 del 15 maggio 2001
«In tema di riparazione dell'ingiusta detenzione, la presentazione della domanda nel più lungo termine di due anni introdotto dalla legge n. 479 del 1999 è preclusa dalla mancata deduzione o rilevazione della questione nel precedente giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 1810 del 24 maggio 1995
«Nel procedimento per l'equa riparazione, che riguarda l'attribuzione di una somma di denaro, e segue, dal punto di vista processuale, per la parte non esplicitamente regolamentata, le norme del rito civile, la tutela dell'interesse economico del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34623 del 16 ottobre 2002
«Ai fini della validità del provvedimento che dispone il sequestro conservativo non è richiesta la specificazione della somma il cui pagamento la misura cautelare è destinata a garantire, ben potendo la determinazione del suo ammontare, sia ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«L'amministrazione finanziaria può chiedere il sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p. solo se per la violazione tributaria è aperto un procedimento penale e in esso l'amministrazione stessa si sia costituita parte civile; la competenza a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1930 del 24 giugno 1998
«Deve ritenersi inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale di rigetto della richiesta di sequestro conservativo sui beni dell'imputato se nelle more del procedimento la sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 3 luglio 1995
«È ammissibile il sequestro preventivo di cosa già soggetta a sequestro probatorio, purché sussista un pericolo concreto e attuale della cessazione del vincolo di indisponibilità impresso da quest'ultimo, che renda reale e non solo presunta la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3197 del 4 febbraio 1994
«È legittimo il provvedimento con il quale il giudice autorizza il custode di azioni sottoposte a sequestro conservativo penale ad aderire ad un patto di sindacato di voto. (A sostegno del principio di cui in massima la Cassazione ha osservato, da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile non solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»